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Notifica cartella esattoriale: sì alla raccomandata

Una contribuente aveva vinto un appello perché il giudice di secondo grado aveva ritenuto invalida la notifica della cartella esattoriale tramite raccomandata da parte dell’Agente della Riscossione. La Corte di Cassazione ha ribaltato questa decisione, stabilendo che tale modalità di notifica è pienamente legittima e prevista dalla legge, annullando la sentenza e rinviando il caso per un nuovo esame.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica Cartella Esattoriale: la Cassazione Conferma la Validità della Raccomandata

Con l’Ordinanza n. 5098 del 2024, la Corte di Cassazione è intervenuta su un tema cruciale per i rapporti tra fisco e cittadini: le modalità di notifica della cartella esattoriale. La Suprema Corte ha ribadito un principio consolidato, chiarendo che l’Agente della Riscossione può legittimamente notificare le cartelle di pagamento tramite l’invio diretto di una raccomandata con avviso di ricevimento, senza necessità di ricorrere a un messo notificatore. Questa pronuncia annulla una decisione di merito che aveva erroneamente dichiarato nulla una notifica effettuata con questa modalità.

Il Contesto del Caso: Dalla Commissione Tributaria alla Cassazione

La vicenda ha origine dall’impugnazione, da parte di una contribuente, di un sollecito di pagamento e delle relative cartelle per tributi (Irpef e Tarsu) non versati. Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) aveva respinto il ricorso della contribuente. Successivamente, la Commissione Tributaria Regionale (CTR) aveva accolto l’appello della contribuente, basando la propria decisione su un’interpretazione restrittiva della legge. Secondo la CTR, la notifica diretta a mezzo raccomandata era una facoltà riservata esclusivamente all’ente impositore (come l’Agenzia delle Entrate) e non all’Agente della Riscossione, che avrebbe dovuto utilizzare altre forme di notifica.

Le ragioni del Ricorso in Cassazione

L’Agente della Riscossione ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della CTR, articolandolo su tre motivi principali:
1. Mancanza di motivazione: si lamentava che la sentenza d’appello fosse priva di una motivazione adeguata.
2. Omesso esame di un fatto decisivo: si contestava che i giudici non avessero considerato le relate di notifica, che avrebbero dimostrato una procedura diversa da quella contestata.
3. Violazione di legge (Error juris): il punto centrale del ricorso, con cui si sosteneva che la CTR avesse erroneamente interpretato l’art. 26 del d.P.R. n. 602/1973, negando all’Agente della Riscossione la possibilità di effettuare la notifica diretta.

Dal canto suo, la contribuente ha risposto con un controricorso e un ricorso incidentale, sollevando ulteriori questioni sulla validità delle notifiche.

La Decisione della Cassazione sulla notifica cartella esattoriale

La Corte di Cassazione ha esaminato con priorità il terzo motivo del ricorso principale, ritenendolo fondato e decisivo per la risoluzione della controversia.

L’interpretazione corretta dell’Art. 26 d.P.R. 602/1973

I giudici supremi hanno riaffermato un orientamento giurisprudenziale ormai costante: l’articolo 26 del d.P.R. n. 602/1973 prevede due modalità di notifica alternative e di pari validità. La prima, più tradizionale, avviene tramite ufficiali della riscossione o altri soggetti abilitati. La seconda, introdotta per semplificare e velocizzare le procedure, consiste nell’invio diretto di una lettera raccomandata con avviso di ricevimento da parte del concessionario (l’Agente della Riscossione).

Questa seconda opzione è integralmente affidata all’Agente della Riscossione e all’ufficiale postale, e la notifica si perfeziona con la ricezione della raccomandata da parte del destinatario, come attestato dall’avviso di ricevimento. Pertanto, la decisione della CTR, che aveva negato questa possibilità, è stata considerata un palese errore di diritto.

L’Inammissibilità del Ricorso Incidentale della Contribuente

La Corte ha dichiarato inammissibili i motivi del ricorso incidentale della contribuente. Le questioni sollevate erano state, di fatto, “assorbite” dalla decisione della CTR, che si era concentrata unicamente sulla presunta illegittimità della modalità di notifica. Essendo la contribuente risultata totalmente vittoriosa in appello, non aveva titolo per proporre un ricorso incidentale. Le sue eccezioni potranno, tuttavia, essere riproposte davanti al giudice del rinvio, a cui la causa è stata rimandata.

le motivazioni

La motivazione centrale della Corte di Cassazione risiede nella corretta interpretazione dell’art. 26 del d.P.R. n. 602 del 1973. La Corte ha chiarito che questa norma offre all’Agente della Riscossione una modalità di notifica semplificata, alternativa a quella tradizionale. La scelta di consentire l’invio diretto tramite raccomandata A/R risponde a esigenze di efficienza e celerità dell’azione amministrativa. Ritenere che tale facoltà sia riservata solo all’ente impositore costituirebbe un’interpretazione errata e contraria alla lettera e allo spirito della legge. La sentenza impugnata è stata quindi cassata per error juris, ovvero per aver applicato la norma in modo non corretto. L’accoglimento di questo motivo ha reso superfluo l’esame degli altri (assorbimento), portando all’annullamento della decisione e alla necessità di un nuovo giudizio.

le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Agente della Riscossione, annullando la sentenza della Commissione Tributaria Regionale e rinviando la causa allo stesso organo, in diversa composizione, per un nuovo esame. Questa ordinanza rafforza il principio secondo cui la notifica della cartella esattoriale tramite raccomandata A/R inviata direttamente dall’Agente della Riscossione è una procedura pienamente valida e legittima. Per i contribuenti, ciò significa che non è possibile contestare una cartella basandosi unicamente su questa modalità di notifica, ma è necessario verificare eventuali vizi sostanziali o procedurali specifici dell’atto ricevuto.

L’Agente della Riscossione può notificare una cartella esattoriale tramite una semplice raccomandata con avviso di ricevimento?
Sì. La Corte di Cassazione ha confermato che l’invio diretto di una lettera raccomandata con avviso di ricevimento è una modalità di notifica valida e alternativa a quella effettuata tramite ufficiali giudiziari o messi notificatori, come previsto dall’art. 26 del d.P.R. n. 602/1973.

Perché la sentenza della Commissione Tributaria Regionale è stata annullata?
La sentenza è stata annullata perché i giudici regionali avevano commesso un errore di diritto (error juris), ritenendo erroneamente che la notifica diretta tramite raccomandata fosse una prerogativa esclusiva dell’ente impositore e non dell’Agente della Riscossione.

Cosa succede quando una parte vince in appello ma alcune delle sue eccezioni vengono “assorbite” dalla decisione?
Se la sentenza d’appello viene annullata in Cassazione, la parte (in questo caso, la contribuente) non può far valere le questioni assorbite tramite un ricorso incidentale. Deve invece riproporre tali questioni davanti al giudice del rinvio, al quale la Cassazione ha rimandato la causa per un nuovo esame.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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