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Notifica cartella esattoriale nulla: la Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27299/2025, ha annullato un preavviso di fermo amministrativo a causa di vizi procedurali. La Corte ha stabilito che una notifica cartella esattoriale nulla si verifica quando, in caso di irreperibilità assoluta, l’agente notificatore omette di documentare le ricerche effettuate. Inoltre, ha chiarito che i giudici di merito devono distinguere correttamente tra irreperibilità assoluta e relativa, applicando le rispettive procedure. La sentenza impugnata è stata cassata con rinvio per un nuovo esame.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica Cartella Esattoriale Nulla: La Cassazione Fissa i Paletti

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 27299 del 2025) ha riaffermato l’importanza del rigore formale nelle procedure di notificazione degli atti tributari. La vicenda ha portato all’annullamento di un preavviso di fermo amministrativo, evidenziando come una notifica cartella esattoriale nulla possa invalidare l’intera procedura di riscossione. Questa decisione offre spunti cruciali per i contribuenti che si trovano ad affrontare atti esecutivi basati su presupposti notificati in modo irregolare.

I fatti del caso: Fermo amministrativo e notifiche contestate

Una contribuente si vedeva recapitare un preavviso di fermo amministrativo sulla propria autovettura, fondato su quattro cartelle di pagamento. La contribuente decideva di impugnare il preavviso, contestando la validità della notifica delle tre cartelle di pagamento principali.

Nei primi due gradi di giudizio, le sue ragioni non venivano accolte. I giudici tributari regionali avevano confermato la legittimità dell’operato dell’amministrazione finanziaria, ritenendo le cartelle regolarmente notificate. La contribuente, non arrendendosi, decideva di ricorrere in Cassazione, lamentando diversi vizi nella sentenza d’appello, tra cui l’errata applicazione delle norme sulla notificazione.

La decisione della Corte sulla notifica cartella esattoriale nulla

La Corte di Cassazione ha accolto i motivi di ricorso relativi ai vizi di notifica, ribaltando l’esito dei precedenti giudizi. L’analisi della Corte si è concentrata su due distinti profili procedurali, entrambi cruciali per la validità della notifica.

Analisi della notifica per irreperibilità assoluta

Per una delle cartelle, la notifica era avvenuta secondo il rito dell’irreperibilità assoluta (art. 60, lett. e), d.P.R. 600/1973). La Corte ha specificato che, in questi casi, il messo notificatore non può limitarsi a una generica attestazione. È necessario, invece, che egli indichi specificamente le ricerche effettuate, in primis quelle anagrafiche, per accertare che il destinatario si sia effettivamente trasferito in un luogo sconosciuto. La mancanza di tale documentazione, che impedisce qualsiasi controllo sull’operato del notificatore, rende la notifica cartella esattoriale nulla. Nel caso di specie, l’agente si era limitato a sottoscrivere un modello prestampato, una pratica giudicata insufficiente e invalidante.

L’errore sulla notifica per irreperibilità relativa

Per le altre due cartelle, i giudici di merito avevano erroneamente applicato le regole dell’irreperibilità assoluta, mentre dalle relate di notifica emergeva chiaramente una situazione di irreperibilità relativa (art. 139 e 140 c.p.c.). Questa si verifica quando il destinatario è temporaneamente assente. In tal caso, la procedura richiede adempimenti specifici, come l’invio della raccomandata informativa (il cosiddetto C.A.D.), che perfeziona la notifica. La Corte ha censurato la sentenza impugnata per aver completamente omesso di verificare il corretto espletamento di questa procedura, trattando erroneamente i casi come se fossero di irreperibilità assoluta.

Legittimazione Passiva dell’Agenzia delle Entrate: Un Punto Cruciale

Un altro punto fondamentale accolto dalla Cassazione riguarda la legittimazione passiva dell’Agenzia delle Entrate. I giudici di merito l’avevano esclusa, ma la Suprema Corte ha ribadito che, quando la controversia riguarda la validità della pretesa tributaria sottostante (come nel caso di una notifica nulla), l’ente creditore (l’Agenzia delle Entrate) è sempre un legittimato passivo, insieme all’agente della riscossione.

Le motivazioni

Le motivazioni della Corte si fondano sul principio di garanzia del diritto di difesa del contribuente, tutelato a livello costituzionale. Una notifica eseguita senza il rispetto scrupoloso delle forme previste dalla legge è inidonea a portare l’atto a conoscenza del destinatario, precludendogli la possibilità di difendersi tempestivamente. Per l’irreperibilità assoluta, la Corte sottolinea che l’omissione delle ricerche documentate trasforma la procedura in un mero formalismo, privo di sostanza. Per l’irreperibilità relativa, la confusione procedurale da parte del giudice di merito ha impedito una corretta valutazione della validità della notifica. Infine, sulla legittimazione passiva, la Corte riafferma il principio secondo cui il contribuente può agire indifferentemente contro l’ente impositore o l’agente della riscossione quando contesta il diritto stesso di procedere alla riscossione.

Le conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di giustizia tributaria della Campania per un nuovo esame. Il nuovo giudice dovrà attenersi ai principi stabiliti: verificare che, per la notifica in irreperibilità assoluta, siano state documentate le ricerche, e per quelle in irreperibilità relativa, sia stata correttamente seguita la procedura prevista, inclusa la prova dell’invio della raccomandata informativa. Questa ordinanza rappresenta un importante monito per gli agenti della riscossione e un rafforzamento delle tutele per i contribuenti di fronte ad atti esecutivi.

Quando è nulla una notifica di cartella esattoriale per irreperibilità assoluta?
Secondo la Corte di Cassazione, la notifica è nulla se il messo notificatore si limita a sottoscrivere un modello prestampato attestante l’irreperibilità, senza indicare e documentare le ricerche specifiche (in particolare quelle anagrafiche) che ha effettuato per accertare l’effettivo trasferimento del destinatario in luogo sconosciuto.

Qual è la differenza tra notifica per irreperibilità assoluta e relativa?
L’irreperibilità assoluta si ha quando il destinatario si è trasferito in un luogo sconosciuto e le ricerche per trovarlo non hanno dato esito. La notifica si perfeziona con il deposito dell’atto nella casa comunale. L’irreperibilità relativa, invece, si verifica quando il destinatario è solo temporaneamente assente al momento della consegna; in questo caso, la procedura è più complessa e richiede, tra l’altro, l’invio di una raccomandata informativa per avvisare del deposito dell’atto.

L’Agenzia delle Entrate può essere citata in giudizio per una cartella di pagamento non notificata?
Sì. La Corte ha confermato che l’Agenzia delle Entrate, in qualità di ente creditore titolare della pretesa tributaria, ha sempre la legittimazione passiva nelle controversie che riguardano la validità degli atti presupposti alla riscossione, come una cartella di pagamento viziata da nullità della notifica.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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