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Notifica cartella esattoriale: basta la raccomandata

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 21553/2024, ha stabilito un importante principio in materia di notifica della cartella esattoriale. Se l’atto viene consegnato al portiere, per perfezionare la notifica è sufficiente l’invio di una semplice lettera raccomandata informativa, senza necessità di produrre l’avviso di ricevimento. La Corte ha inoltre confermato la giurisdizione del giudice tributario per le opposizioni a pignoramenti basate sulla mancata notifica dell’atto prodromico.

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Pubblicato il 9 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica Cartella Esattoriale: la Raccomandata Semplice è Prova Sufficiente

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione fa luce su un aspetto cruciale del contenzioso tributario: le modalità di perfezionamento della notifica cartella esattoriale quando l’atto viene consegnato al portiere dello stabile. Con la decisione in commento, i giudici supremi hanno chiarito che, ai fini della validità della notifica, è sufficiente la spedizione della raccomandata informativa, senza che sia necessario produrre in giudizio il relativo avviso di ricevimento. Questa pronuncia ha implicazioni significative per i contribuenti e gli agenti della riscossione.

I Fatti di Causa: Il Pignoramento e l’Opposizione del Contribuente

Il caso trae origine dall’impugnazione di un atto di pignoramento presso terzi da parte di un contribuente. Quest’ultimo lamentava la mancata notifica della cartella di pagamento presupposta, atto prodromico indispensabile per procedere all’esecuzione forzata. La Commissione Tributaria Provinciale accoglieva il ricorso, e la decisione veniva confermata in appello dalla Commissione Tributaria Regionale.

I giudici di secondo grado, pur affermando la giurisdizione del giudice tributario, ritenevano invalida la notifica della cartella. La notifica era stata effettuata dal messo notificatore tramite consegna al portiere dello stabile, ma l’Agente della Riscossione non aveva prodotto in giudizio la prova dell’avvenuta ricezione della raccomandata informativa, adempimento previsto dalla legge per informare il destinatario dell’avvenuta consegna.

La questione sulla notifica cartella esattoriale: I Motivi del Ricorso in Cassazione

L’Agente della Riscossione ha proposto ricorso per cassazione, basandolo su due motivi principali:

1. Difetto di giurisdizione: La società sosteneva che la controversia dovesse essere decisa dal giudice ordinario e non da quello tributario.
2. Violazione delle norme sulla notificazione: Secondo la ricorrente, la CTR aveva errato nel ritenere nulla la notifica per la mancata produzione dell’avviso di ricevimento della raccomandata informativa, sostenendo di aver comunque provato l’avvenuta spedizione della stessa.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha analizzato distintamente i due motivi di ricorso, giungendo a conclusioni differenti.

Sulla Giurisdizione Tributaria

Il primo motivo è stato rigettato. La Corte ha richiamato i principi consolidati espressi dalle Sezioni Unite, secondo cui l’opposizione a un atto esecutivo (come il pignoramento) che si fonda sull’omessa o invalida notifica dell’atto presupposto (la cartella di pagamento) rientra a pieno titolo nella giurisdizione del giudice tributario. Questo perché, di fatto, l’opposizione non contesta la regolarità formale dell’atto esecutivo in sé, ma la sussistenza stessa del diritto del Fisco a procedere alla riscossione coattiva, mettendo in discussione la pretesa tributaria a monte.

Sulla Validità della Notifica Cartella Esattoriale al Portiere

Il secondo motivo è stato invece accolto. La Cassazione ha chiarito la portata dell’art. 60 del D.P.R. n. 600/1973 e dell’art. 139 del codice di procedura civile. Quando la notifica avviene mediante consegna dell’atto a una persona diversa dal destinatario, come il portiere, la legge impone l’invio di una ‘lettera raccomandata’ per dare notizia al contribuente.

I giudici hanno specificato che la norma parla genericamente di ‘lettera raccomandata’, senza richiedere espressamente che questa sia ‘con avviso di ricevimento’. La richiesta dell’avviso di ricevimento costituisce, pertanto, un ‘adempimento superfluo ed ultroneo’ ai fini del perfezionamento del procedimento notificatorio. Ciò che rileva è la prova dell’avvenuta spedizione della raccomandata, non anche quella della sua ricezione. Di conseguenza, la CTR ha errato nel dichiarare la nullità della notifica solo per la mancata produzione dell’avviso di ricevimento.

Le Conclusioni: Principio di Diritto e Implicazioni Pratiche

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa alla Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado per un nuovo esame. Il principio di diritto stabilito è chiaro: per la validità della notifica di una cartella di pagamento consegnata al portiere, l’Agente della Riscossione deve solo dimostrare di aver spedito la raccomandata informativa. La produzione dell’avviso di ricevimento non è una condizione di validità.

Questa decisione semplifica l’onere probatorio a carico dell’ente riscossore, ma non lascia il contribuente senza tutele. Rimane infatti possibile contestare in giudizio l’effettiva spedizione della raccomandata. Per i contribuenti, è fondamentale essere consapevoli che la prova della notifica può essere fornita anche senza il classico ‘cartoncino rosa’ dell’avviso di ricevimento.

A quale giudice ci si deve rivolgere se si contesta un pignoramento per mancata notifica della cartella di pagamento?
Secondo la Corte di Cassazione, la giurisdizione spetta al giudice tributario, poiché la contestazione riguarda la legittimità della pretesa fiscale alla base dell’atto esecutivo.

Quando una cartella esattoriale viene notificata al portiere dello stabile, è necessario produrre l’avviso di ricevimento della raccomandata informativa per provarne la validità?
No. La Corte ha chiarito che la legge richiede solo la spedizione di una ‘lettera raccomandata’ informativa. La produzione dell’avviso di ricevimento è un adempimento non richiesto dalla norma e quindi non necessario per perfezionare la notifica.

Qual è la prova sufficiente per l’Agente della Riscossione in caso di notifica al portiere?
L’Agente della Riscossione deve dimostrare di aver spedito la lettera raccomandata informativa al destinatario. La prova della spedizione è sufficiente, mentre la prova della ricezione (tramite avviso di ricevimento) è considerata superflua.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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