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Notifica art. 140 c.p.c.: quando è valida la notifica?

Un contribuente ha impugnato un avviso di pagamento sostenendo di non aver mai ricevuto la cartella esattoriale presupposta. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che la notifica art. 140 c.p.c. è valida anche in assenza dell’affissione dell’avviso alla porta del destinatario, a condizione che quest’ultimo abbia ricevuto la raccomandata informativa del deposito dell’atto. Tale ricezione, infatti, sana la nullità per raggiungimento dello scopo, garantendo la piena conoscenza dell’atto.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica art. 140 c.p.c.: Valida Anche Senza Affissione alla Porta se la Raccomandata è Ricevuta

La corretta esecuzione delle notifiche è un pilastro fondamentale del nostro sistema giuridico, poiché garantisce il diritto di difesa del cittadino. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale in materia di notifica art. 140 c.p.c., chiarendo le condizioni che rendono valida la procedura anche in presenza di un’omissione formale. Il caso analizzato offre spunti essenziali per comprendere il principio della sanatoria per raggiungimento dello scopo.

I Fatti di Causa: Dalla Cartella Presupposta al Ricorso

Un avvocato si vedeva notificare un’intimazione di pagamento per una somma di oltre 4.000 euro a titolo di tributi vari. A sostegno della sua opposizione, il professionista lamentava di non aver mai ricevuto la notifica della cartella esattoriale originaria, atto presupposto e indispensabile per la legittimità della successiva intimazione. Secondo il ricorrente, la mancata ricezione della cartella rendeva nullo l’intero procedimento di riscossione.

La Decisione nei Gradi di Merito

Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale respingevano il ricorso del contribuente. I giudici di merito ritenevano che la notifica della cartella esattoriale fosse stata regolarmente eseguita ai sensi dell’art. 140 del Codice di Procedura Civile. In particolare, era stato accertato che, a seguito della temporanea irreperibilità del destinatario, l’atto era stato depositato presso la casa comunale e che la relativa comunicazione, inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento, era stata regolarmente consegnata presso l’indirizzo del professionista.

Il Ricorso in Cassazione e la questione sulla notifica art. 140 c.p.c.

Il contribuente decideva di portare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, basando il suo ricorso su un unico motivo: la violazione delle norme sulla notificazione. Egli sosteneva che la procedura seguita era viziata perché mancava un adempimento essenziale previsto dall’art. 140 c.p.c.: l’affissione dell’avviso di deposito alla porta dell’abitazione. A suo dire, questa omissione avrebbe inficiato irrimediabilmente la validità dell’intera notifica art. 140 c.p.c.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, ritenendolo infondato. Gli Ermellini hanno richiamato un orientamento giurisprudenziale ormai consolidato in materia. Il principio chiave è quello della sanatoria della nullità per raggiungimento dello scopo, sancito dagli articoli 156 e 160 del Codice di Procedura Civile. Secondo la Corte, la finalità della complessa procedura di notifica prevista dall’art. 140 c.p.c. è quella di assicurare che il destinatario venga a conoscenza, in modo effettivo e completo, dell’atto a lui indirizzato. L’omissione dell’affissione dell’avviso alla porta costituisce certamente una nullità, ma questa viene sanata se la procedura raggiunge comunque il suo obiettivo. Nel caso di specie, la prova del raggiungimento dello scopo è data dalla ricezione della lettera raccomandata che informa il destinatario dell’avvenuto deposito dell’atto presso la casa comunale. Poiché i giudici di merito avevano accertato in fatto che tale raccomandata era stata regolarmente ricevuta da una persona addetta alla casa del destinatario, l’eventuale vizio derivante dalla mancata affissione doveva considerarsi sanato. La ricezione della raccomandata informativa, infatti, mette il destinatario nelle condizioni di avere piena conoscenza dell’atto e di poter esercitare il proprio diritto di difesa.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame conferma che, nel bilanciamento tra formalismo procedurale e garanzia sostanziale del diritto di difesa, prevale quest’ultima. Una notifica art. 140 c.p.c. non è automaticamente nulla per la sola omissione dell’affissione dell’avviso alla porta. Se viene provato che il destinatario ha ricevuto la raccomandata informativa, la notifica è da considerarsi valida ed efficace, poiché ha raggiunto il suo scopo essenziale: portare l’atto a conoscenza del suo destinatario. Questa decisione ribadisce l’importanza della prova della ricezione della raccomandata come momento cruciale che perfeziona e, se necessario, sana l’intera procedura notificatoria.

Una notifica ex art. 140 c.p.c. è nulla se manca l’affissione dell’avviso di deposito alla porta del destinatario?
Sì, l’omissione dell’affissione costituisce una nullità della notificazione. Tuttavia, questo vizio può essere sanato.

Cosa sana la nullità derivante dalla mancata affissione dell’avviso alla porta?
La nullità viene sanata dalla ricezione della lettera raccomandata con cui si dà notizia al destinatario dell’avvenuto deposito dell’atto presso la casa comunale. La ricezione della raccomandata dimostra che l’atto ha raggiunto il suo scopo, ovvero quello di portare l’atto a conoscenza del destinatario.

Quando si perfeziona la notifica ai sensi dell’art. 140 c.p.c. in caso di vizio sanato?
La notifica si perfeziona nel momento in cui la raccomandata informativa viene ricevuta dal destinatario o da persona abilitata, poiché in quel momento si realizza la piena conoscenza dell’atto e si garantisce il diritto di difesa.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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