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Notifica accertamento società: a chi va consegnato?

Una società e il suo socio impugnano due avvisi di accertamento. La società lamenta un vizio di notifica, poiché l’atto non è stato consegnato al legale rappresentante in carica nell’anno d’imposta oggetto di verifica. La Corte di Cassazione respinge il ricorso, affermando che la notifica accertamento società è valida se effettuata presso la sede sociale e nelle mani del legale rappresentante ‘pro tempore’, ovvero quello in carica al momento della notifica stessa. Di conseguenza, il ricorso del socio, legato a quello della società, viene dichiarato inammissibile.

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Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica Accertamento Società: A Chi Va Consegnato l’Atto? La Cassazione Fa Chiarezza

La corretta notifica degli atti fiscali è un presupposto fondamentale per la validità della pretesa del Fisco. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale per ogni impresa: a chi deve essere consegnato un avviso di accertamento per essere considerato valido? La risposta, come vedremo, si basa su un principio di attualità e responsabilità. Il caso in esame chiarisce che per la validità della notifica accertamento società, l’atto deve essere consegnato al legale rappresentante in carica al momento della consegna, non a quello in carica nell’anno d’imposta contestato.

I Fatti del Caso: Un Accertamento Contro Società e Socio

La vicenda riguarda una società a responsabilità limitata, operante nel settore della ristorazione, e uno dei suoi soci. L’Agenzia delle Entrate aveva emesso due distinti avvisi di accertamento per l’anno d’imposta 2006:
1. Uno nei confronti della società, per maggiori ricavi non dichiarati, ricostruiti sulla base del consumo di materie prime (farina per pizze).
2. Uno nei confronti del socio, titolare del 50% delle quote, per il maggior reddito da partecipazione derivante dalla presunta distribuzione di quegli utili extra-contabili.

Sia la società che il socio avevano impugnato gli atti, ma i loro ricorsi erano stati respinti sia in primo che in secondo grado. In Cassazione, la società ha sostenuto un vizio di procedura fondamentale: l’avviso di accertamento era stato notificato nel 2011 al legale rappresentante allora in carica, mentre, secondo la tesi difensiva, avrebbe dovuto essere notificato alla persona che ricopriva tale carica nel 2006, anno oggetto della verifica fiscale.

La Questione Giuridica: Validità della Notifica Accertamento Società

Il cuore della controversia verteva sulla corretta individuazione del destinatario della notifica di un atto impositivo rivolto a una persona giuridica. La domanda è semplice ma le sue implicazioni sono enormi: la notifica è valida se effettuata al legale rappresentante pro tempore (cioè quello in carica al momento della notifica) o è necessario ricercare e notificare l’atto a colui che rivestiva tale carica all’epoca dei fatti contestati? La difesa della società puntava a invalidare l’intero accertamento sostenendo la seconda tesi.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della società e ha dichiarato inammissibile quello del socio. I giudici hanno stabilito, con motivazioni chiare, che la procedura di notifica seguita dall’Agenzia delle Entrate era stata pienamente corretta. La notifica effettuata presso la sede della società e consegnata nelle mani del legale rappresentante in carica al momento della consegna è da considerarsi perfettamente valida.

Le Motivazioni: Il Principio di Attualità nella Notifica

La Corte ha fondato la sua decisione su principi consolidati in materia di notificazioni alle persone giuridiche. Il riferimento normativo chiave è l’art. 145 del Codice di procedura civile. Secondo i giudici:

* Il Destinatario Corretto: La notifica a una società si perfeziona con la consegna dell’atto al soggetto che riveste la carica di legale rappresentante al momento in cui la notifica viene eseguita. È irrilevante chi ricoprisse tale ruolo nell’anno d’imposta a cui si riferisce l’accertamento.
* Luogo della Notifica: L’atto è stato correttamente notificato presso la sede della società, luogo deputato a ricevere le comunicazioni ufficiali.
* Onere del Contribuente: Spetta alla società garantire la propria reperibilità e la corretta ricezione degli atti presso la propria sede legale. L’Amministrazione Finanziaria non ha l’onere di ricostruire l’organigramma storico della società per individuare un rappresentante legale ormai cessato dalla carica.

In sostanza, la Corte applica un principio di attualità: ciò che conta è la situazione di fatto e di diritto esistente nel momento in cui l’atto giuridico (la notifica) viene posto in essere. Di conseguenza, tutte le doglianze della società relative alla mancata notifica al precedente amministratore sono state respinte. Poiché il ricorso principale della società è stato rigettato nel merito, anche il ricorso del socio è stato dichiarato inammissibile per carenza di interesse. La sua posizione dipendeva infatti dall’esito della causa della società, e una volta confermato l’accertamento a carico di quest’ultima, la sua impugnazione ha perso di fondamento.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per le Aziende

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per la gestione aziendale: la rappresentanza legale è una funzione attuale. La notifica accertamento società è un atto che produce i suoi effetti nel presente. Le imprese devono quindi essere consapevoli che la validità di una notifica dipende dalla situazione al momento della consegna. È essenziale mantenere aggiornati i dati presso il Registro delle Imprese e assicurare che presso la sede legale ci sia sempre una persona legittimata a ricevere atti importanti. Affidarsi a cavilli procedurali legati a figure del passato si rivela una strategia difensiva inefficace, come dimostra chiaramente questa pronuncia.

A chi deve essere notificato un avviso di accertamento destinato a una società?
L’avviso di accertamento deve essere notificato al legale rappresentante in carica al momento della notifica stessa (‘pro tempore’), presso la sede legale (o effettiva) della società.

È valida la notifica di un accertamento fiscale se il legale rappresentante è diverso da quello in carica nell’anno d’imposta contestato?
Sì, la notifica è perfettamente valida. Secondo la Corte, ciò che rileva è la carica di rappresentanza al momento della consegna dell’atto, non chi la ricopriva all’epoca dei fatti contestati.

Cosa succede all’impugnazione del socio se il ricorso della società a cui è legata viene rigettato?
L’impugnazione del socio, basata sulla pregiudizialità rispetto alla posizione della società, viene dichiarata inammissibile per carenza di interesse, poiché la conferma dell’accertamento societario rende consequenziale anche quello a carico del socio per i maggiori utili presunti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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