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Notifica accertamento soci: la Cassazione decide

L’Agenzia Fiscale emetteva un avviso di accertamento a una società già cancellata dal registro delle imprese, notificandolo a un ex socio. I giudici di merito ritenevano l’atto illegittimo. La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, affermando la validità della notifica accertamento soci. Dopo l’estinzione della società, i soci ne diventano successori e sono i destinatari legittimi degli atti impositivi, anche se intestati alla società. L’esatta quantificazione della responsabilità del singolo socio è una questione da affrontare nella successiva fase esecutiva.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Notifica Accertamento Soci: Legittima anche dopo la Cancellazione della Società

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 35151/2024, ha fornito un chiarimento fondamentale in materia fiscale, stabilendo la piena legittimità della notifica accertamento soci anche quando la società contribuente è già stata cancellata dal registro delle imprese. Questa pronuncia ribadisce il principio secondo cui l’estinzione della società non estingue i suoi debiti, che si trasferiscono invece ai soci in un particolare fenomeno di successione.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine da un avviso di accertamento per IRES, IRAP e IVA relativo all’anno d’imposta 2012, emesso dall’Agenzia delle Entrate per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’atto era diretto a una S.r.l. in liquidazione, ma veniva emesso e notificato a un ex socio dopo che la società era già stata cancellata dal registro delle imprese (nel 2014).

L’ex socio impugnava l’atto e la Commissione Tributaria Provinciale accoglieva il suo ricorso. Successivamente, anche la Commissione Tributaria Regionale della Sicilia respingeva l’appello dell’Agenzia, confermando l’illegittimità dell’avviso. Secondo i giudici di merito, l’atto era viziato perché:
1. Intestato a una società giuridicamente inesistente al momento dell’emissione.
2. Notificato al socio senza specificare le ragioni del suo debito personale, legate a quanto eventualmente percepito in fase di liquidazione.

L’Agenzia delle Entrate, ritenendo errata tale interpretazione, proponeva ricorso per Cassazione.

La Questione della Notifica Accertamento Soci di un Ente Estinto

Il fulcro della controversia era stabilire se un avviso di accertamento, emesso dopo l’estinzione di una società, potesse essere validamente notificato ai suoi ex soci. La Corte di Cassazione ha risposto affermativamente, accogliendo il ricorso dell’Agenzia e cassando la sentenza impugnata con rinvio.

Le Motivazioni della Decisione

La Suprema Corte ha basato la sua decisione sul principio, ormai consolidato, del “fenomeno successorio sui generis” che si verifica con la cancellazione di una società dal registro delle imprese. Ai sensi dell’art. 2495 c.c., l’estinzione dell’ente comporta che i soci succedano nelle posizioni giuridiche, sia attive che passive, che facevano capo alla società.

Di conseguenza:

1. Successione Ex Lege: I soci diventano successori legali dell’ente estinto. Pertanto, l’avviso di accertamento, sebbene intestato alla società, viene correttamente notificato ai soci in quanto sono loro a rappresentare, da quel momento, il soggetto passivo del debito tributario.

2. Doppia Legittimazione dei Soci: I giudici hanno chiarito che i soci non sono solo passivamente legittimati a ricevere la notifica, ma sono anche attivamente legittimati ad agire in giudizio per contestare la pretesa fiscale, tutelando così i propri diritti.

3. Distinzione tra Fase di Accertamento e Fase Esecutiva: La Corte ha sottolineato un punto cruciale. La contestazione della Commissione Tributaria Regionale, relativa alla mancata indicazione nell’avviso delle ragioni specifiche del debito del socio (cioè, nei limiti di quanto riscosso in base al bilancio finale di liquidazione), è stata ritenuta infondata. Questa questione, infatti, non attiene alla validità dell’accertamento, ma alla successiva fase di esecuzione forzata. Sarà solo in sede esecutiva che si dovrà verificare l’effettiva responsabilità del singolo socio e i limiti del suo obbligo di pagamento.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

L’ordinanza della Corte di Cassazione stabilisce con chiarezza che la cancellazione di una società non rappresenta uno scudo contro le pretese fiscali. Gli ex soci devono essere consapevoli che possono essere chiamati a rispondere dei debiti tributari della società estinta.

La notifica accertamento soci è un atto pienamente legittimo, che apre la strada alla riscossione. I soci che ricevono tale notifica devono attivarsi per contestare l’accertamento nel merito, senza poter eccepire la mera estinzione della società o la mancata specificazione della loro quota di responsabilità nell’atto stesso, poiché quest’ultimo è un argomento da far valere in un secondo momento, qualora l’Agenzia Fiscale avvii la riscossione coattiva.

È legittimo notificare a un ex socio un avviso di accertamento intestato a una società già cancellata dal registro delle imprese?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione è corretto, perché a seguito dell’estinzione della società si verifica un fenomeno successorio in cui i soci subentrano nei rapporti debitori, diventando i legittimi destinatari della notifica.

L’avviso di accertamento notificato al socio deve specificare le ragioni del suo debito personale, ad esempio in base a quanto ricevuto dalla liquidazione?
No. La Corte ha chiarito che l’indicazione delle ragioni di credito vantate nei confronti del singolo socio è una questione che riguarda la successiva fase esecutiva e non la validità dell’avviso di accertamento.

Cosa succede, dal punto di vista dei debiti, dopo la cancellazione di una società?
Si verifica un “fenomeno successorio sui generis”: i soci succedono alla società nelle posizioni debitorie (e creditorie) pendenti. Diventano quindi responsabili per i debiti sociali, sebbene, in fase esecutiva, la loro responsabilità possa essere limitata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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