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Note di variazione IVA: quando sono inammissibili?

Una società ha emesso delle note di variazione IVA per stornare delle fatture, sostenendo la risoluzione del contratto sottostante. L’Agenzia delle Entrate ha contestato l’operazione. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso della società inammissibile, confermando la decisione dei giudici di merito. La Corte ha stabilito che non è possibile chiedere un riesame delle prove in sede di legittimità: se il contribuente non dimostra con prove concrete i presupposti per emettere le note di variazione IVA, queste sono considerate illegittime.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Note di Variazione IVA: La Prova della Risoluzione Contrattuale è Fondamentale

Le note di variazione IVA sono uno strumento essenziale per le imprese, consentendo di correggere operazioni già fatturate e recuperare l’imposta versata. Tuttavia, il loro utilizzo è subordinato a presupposti precisi, la cui prova spetta al contribuente. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ha ribadito questo principio, chiarendo che non è possibile contestare la valutazione delle prove operata dal giudice di merito in sede di legittimità. Analizziamo insieme questo importante caso.

I Fatti di Causa

Una società operante nel settore dei servizi aveva emesso delle fatture per prestazioni professionali. Successivamente, provvedeva a stornare integralmente tali fatture tramite l’emissione di corrispondenti note di variazione IVA, sostenendo che il rapporto contrattuale sottostante si fosse risolto.

L’Agenzia delle Entrate, a seguito di un controllo, contestava l’operazione, ritenendo illegittima l’emissione delle note di variazione e recuperando l’IVA che era stata stornata. Secondo l’Amministrazione Finanziaria, la società non aveva fornito una prova adeguata dell’avvenuta risoluzione contrattuale, presupposto indispensabile per poter emettere le note di credito.

Il caso approdava dinanzi alle Commissioni Tributarie. Mentre in primo grado la società otteneva ragione, la Commissione Tributaria Regionale ribaltava la decisione, accogliendo le tesi dell’Ufficio. La società decideva quindi di presentare ricorso per cassazione.

La Decisione della Corte sulle note di variazione IVA

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso del contribuente inammissibile. La società lamentava la violazione dell’art. 26 del d.P.R. 633/1972, sostenendo che la risoluzione contrattuale fosse un presupposto sufficiente per l’emissione delle note di credito e che tale circostanza fosse stata provata nel corso del giudizio.

La Suprema Corte, tuttavia, ha respinto questa impostazione, evidenziando come la doglianza, pur essendo formalmente presentata come una violazione di legge, mirasse in realtà a ottenere un nuovo giudizio sui fatti, non consentito in sede di legittimità.

Le Motivazioni

Il fulcro della decisione risiede nella netta distinzione tra il giudizio di merito e il giudizio di legittimità. I giudici di appello avevano già concluso che la società non avesse fornito prove sufficienti a dimostrare le cause giustificative delle note di variazione, ovvero “la mancata effettuazione, anche solo parziale, delle prestazioni fatturate” a seguito della presunta risoluzione.

La Corte di Cassazione ha chiarito che il suo compito non è quello di rivalutare le prove e decidere se la risoluzione contrattuale sia effettivamente avvenuta. Questo compito spetta esclusivamente ai giudici di primo e secondo grado. Il ricorso in Cassazione è consentito solo per contestare errori nell’applicazione delle norme di diritto, non per ridiscutere l’accertamento dei fatti.

Cercare di dimostrare in Cassazione che la prestazione non è stata resa a causa di una risoluzione contrattuale, quando il giudice d’appello ha già stabilito che tale prova non è stata fornita, si traduce in una “surrettizia trasformazione del giudizio di legittimità in un nuovo, non consentito, terzo grado di merito”.

Conclusioni

L’ordinanza offre due importanti spunti pratici per le imprese:

1. Onere della Prova: Chi emette una nota di variazione IVA deve essere in grado di dimostrare in modo inequivocabile i presupposti di fatto che la giustificano (es. risoluzione del contratto, mancato pagamento, sconti). È fondamentale conservare documentazione scritta e probante, come accordi di risoluzione firmati dalle parti, che non lascino spazio a dubbi interpretativi.
2. Limiti del Ricorso in Cassazione: Non è possibile utilizzare il ricorso in Cassazione come un’ulteriore opportunità per correggere carenze probatorie emerse nei gradi di merito. La strategia difensiva e la produzione di tutte le prove necessarie devono essere completate e definite entro il giudizio di appello. La Suprema Corte non può sostituirsi al giudice di merito nell’apprezzamento dei fatti.

È possibile emettere una nota di variazione IVA se un contratto viene risolto?
Sì, la risoluzione contrattuale è uno dei presupposti previsti dalla legge. Tuttavia, è onere del contribuente che emette la nota di variazione fornire la prova certa e inequivocabile che tale risoluzione sia effettivamente avvenuta.

Cosa succede se il contribuente non riesce a provare i fatti che giustificano l’emissione di una nota di variazione?
Se il contribuente non prova i presupposti fattuali, come la risoluzione del contratto, la nota di variazione è considerata illegittima. Di conseguenza, l’amministrazione finanziaria può recuperare l’IVA originariamente stornata, applicando le relative sanzioni.

Si può chiedere alla Corte di Cassazione di riesaminare le prove se il giudice d’appello le ha valutate in modo sfavorevole?
No. La Corte di Cassazione svolge un giudizio di legittimità, cioè controlla la corretta applicazione delle norme di legge. Non può riesaminare le prove o sostituire la propria valutazione dei fatti a quella del giudice di merito. Un ricorso che mira a questo scopo è considerato inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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