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Morte difensore: rinvio udienza e nuovo avvocato

La Corte di Cassazione ha disposto il rinvio di un’udienza a causa della morte del difensore della società ricorrente. La decisione, presa per garantire il diritto di difesa, ha considerato anche il sopravvenuto fallimento della società, ordinando la comunicazione del provvedimento sia alla parte che alla curatela fallimentare. Il principio applicato è che, sebbene la morte del difensore non interrompa automaticamente il processo in Cassazione, la Corte può posticipare l’udienza per consentire la nomina di un nuovo legale.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Morte difensore: la Cassazione tutela il diritto di difesa

Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale a tutela del diritto di difesa: in caso di morte del difensore unico, sebbene il processo non si interrompa automaticamente, il giudice ha il potere di rinviare l’udienza. Questa decisione garantisce alla parte il tempo necessario per nominare un nuovo avvocato e preparare adeguatamente la propria difesa, anche quando subentrano complicazioni come il fallimento della società coinvolta.

I Fatti di Causa

Una società operante nel settore delle telecomunicazioni aveva impugnato un avviso di accertamento relativo all’anno d’imposta 2007. Dopo aver perso nei primi due gradi di giudizio presso le Commissioni Tributarie, la società ha presentato ricorso in Cassazione. Tuttavia, prima dell’udienza di discussione, sono intervenuti due eventi significativi: il decesso dell’unico avvocato difensore della società e la dichiarazione di fallimento della stessa.

La Decisione della Corte

La Corte di Cassazione, venuta a conoscenza del decesso del legale e del fallimento della società ricorrente, ha emesso un’ordinanza interlocutoria. Con tale provvedimento, i giudici hanno deciso di non procedere con la discussione della causa e di disporre il rinvio a nuovo ruolo. Inoltre, hanno ordinato alla cancelleria di comunicare l’ordinanza non solo alla società, ma anche alla sua curatela fallimentare. Lo scopo è duplice: permettere la nomina di un nuovo difensore e assicurare che anche gli organi della procedura fallimentare siano informati e possano agire nell’interesse dei creditori.

Le Motivazioni dietro la Morte del Difensore e il Rinvio

La Corte ha basato la sua decisione su un orientamento giurisprudenziale consolidato (richiamando la sentenza Cass. n. 7751/2020). I giudici hanno chiarito che la morte del difensore, avvenuta dopo il deposito del ricorso ma prima dell’udienza, costituisce un evento non dipendente dalla volontà della parte. Sebbene in Cassazione questo evento non causi un’interruzione automatica del processo, la Corte ha il potere discrezionale di differire l’udienza per salvaguardare il diritto di difesa. Questo potere viene esercitato per dare alla parte un congruo tempo per trovare e nominare un nuovo avvocato. La Corte ha inoltre rilevato che la società ricorrente era stata dichiarata fallita, un’informazione emersa da un’altra causa discussa nella stessa udienza. Di conseguenza, per garantire la piena tutela di tutti gli interessi coinvolti, inclusi quelli dei creditori rappresentati dalla curatela, si è reso necessario informare ufficialmente anche quest’ultima.

Le Conclusioni

L’ordinanza in esame è un chiaro esempio di come il sistema giudiziario bilanci le rigide regole procedurali con il principio supremo del diritto alla difesa. La decisione di rinviare la causa dimostra un approccio pragmatico e giusto, riconoscendo che eventi imprevisti e gravi come la morte del difensore possono compromettere la capacità di una parte di difendersi efficacemente. Estendendo la comunicazione alla curatela fallimentare, la Corte assicura inoltre che la gestione della lite prosegua in modo corretto anche nel contesto di una procedura concorsuale, tutelando così l’integrità del patrimonio fallimentare.

Cosa succede se l’unico avvocato di una parte muore prima dell’udienza in Cassazione?
Il processo non si interrompe automaticamente. Tuttavia, la Corte ha il potere di rinviare l’udienza per consentire alla parte di nominare un nuovo legale, garantendo così il suo diritto di difesa.

Perché la Corte ha rinviato il caso invece di decidere?
La Corte ha rinviato il caso perché ha ritenuto che la morte del difensore fosse un evento imprevisto e non dipendente dalla volontà della parte. Per consentire alla società ricorrente di individuare un nuovo avvocato e preparare una difesa adeguata, ha disposto il rinvio a una data successiva.

Perché è stato ordinato di comunicare il provvedimento anche alla curatela del fallimento?
Poiché la società ricorrente era stata dichiarata fallita, la Corte ha ordinato la comunicazione anche alla curatela per assicurare che gli organi della procedura fallimentare fossero a conoscenza della situazione processuale e potessero prendere le decisioni necessarie per tutelare gli interessi dei creditori.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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