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Merger Leveraged Buy Out: quando è legittimo?

La Corte di Cassazione ha stabilito la legittimità di un’operazione di merger leveraged buy out (MLBO) precedentemente contestata dall’Agenzia delle Entrate come abuso del diritto. Il caso riguardava una società energetica acquisita tramite una newco indebitata, poi fusa nella società target. La Corte ha chiarito che l’operazione non è elusiva se produce un effettivo ‘change of control’, ovvero un mutamento sostanziale nell’assetto di controllo, anche qualora i soci originari rimangano nella compagine. La presenza di un nuovo socio con una quota maggioritaria (50%) è stata considerata una valida ragione economica che giustifica la struttura dell’operazione, escludendone la natura puramente fiscale.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Merger Leveraged Buy Out: La Cassazione Chiarisce i Limiti dell’Abuso del Diritto

Un’operazione di merger leveraged buy out (MLBO) rappresenta uno strumento complesso ma diffuso per la riorganizzazione aziendale. Tuttavia, il suo utilizzo ha spesso generato contenziosi con l’amministrazione finanziaria per presunto abuso del diritto. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti cruciali, stabilendo che la legittimità di tali operazioni dipende dalla presenza di un effettivo cambiamento nell’assetto di controllo, il cosiddetto ‘change of control’.

I Fatti di Causa: Un’Operazione di Riorganizzazione Societaria

Il caso analizzato dalla Suprema Corte riguarda una società operante nel settore energetico. Originariamente, il suo capitale era detenuto da due soci, ciascuno con il 50% delle quote. Nel 2007, è stata realizzata una complessa operazione di riorganizzazione che prevedeva:

1. La costituzione di una nuova società (la newco), il cui capitale era partecipato dai due soci originari (al 25% ciascuno) e da un nuovo socio industriale, un importante gruppo del settore energetico (al 50%).
2. L’acquisizione da parte della newco dell’intero capitale della società originaria (target), finanziata attraverso un cospicuo prestito bancario.
3. Una fusione inversa, con l’incorporazione della newco (controllante) nella società target (controllata).

L’Agenzia delle Entrate aveva contestato l’operazione, ritenendola un abuso del diritto ai sensi dell’art. 37-bis del d.P.R. 600/1973. Secondo l’Ufficio, lo schema era stato architettato al solo scopo di trasferire l’indebitamento sulla società operativa (debt push down), permettendole di dedurre gli interessi passivi e ottenere così un indebito risparmio fiscale.

L’Evoluzione del Contenzioso e l’Autotutela Parziale

Inizialmente, le commissioni tributarie avevano dato ragione all’Agenzia. Tuttavia, durante il giudizio, l’Ufficio stesso ha parzialmente annullato l’accertamento in autotutela. Riconoscendo le nuove linee guida (Circolare n. 6/E del 2016), ha ammesso la legittimità dell’operazione per la quota parte del nuovo socio (50%), ma ha mantenuto la contestazione per le quote detenute dai soci preesistenti, ritenendo che per quella parte non vi fosse un reale cambio di controllo.

L’Analisi della Corte e la Legittimità del merger leveraged buy out

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, ribaltando la visione dell’Agenzia. I giudici hanno affermato un principio di diritto fondamentale: un’operazione di merger leveraged buy out non costituisce abuso del diritto quando è inserita in un più ampio progetto di ristrutturazione societaria finalizzato all’ingresso di nuovi soci.

L’elemento discriminante non è la mera permanenza dei vecchi soci nella compagine sociale, ma la verifica di un effettivo e rilevante mutamento dell’assetto di controllo preesistente (il change of control). Nel caso di specie, la situazione di controllo è passata da una gestione congiunta dei due soci originari (50% a testa) a una nuova struttura in cui questi detengono complessivamente il 50% (25% ciascuno) mentre un nuovo soggetto terzo detiene il restante 50%, rappresentando l’azionista di maggioranza relativa. Questo cambiamento è stato ritenuto sufficientemente sostanziale da giustificare l’operazione per valide ragioni economiche, superando la presunzione di elusività.

Le Motivazioni della Decisione

La Suprema Corte ha motivato la sua decisione sottolineando che la struttura di un MLBO è tipizzata dall’art. 2501-bis del codice civile e spesso richiesta dagli stessi istituti finanziatori per garantire il rientro del debito. La finalità extra-fiscale, come l’ingresso di un partner strategico per ottenere nuove risorse finanziarie e know-how, è una giustificazione economica apprezzabile.
La sentenza chiarisce che il ‘change of control’ non richiede necessariamente la totale uscita dei soci precedenti. Anche una modifica sostanziale degli equilibri di potere, come quella avvenuta nel caso in esame, è sufficiente a dimostrare che l’operazione non è ‘circolare’ o meramente fiscale. I due soci originari hanno perso il controllo esclusivo congiunto, dovendo ora convivere con un nuovo socio titolare della quota di maggioranza relativa. Questa modifica nell’assetto di governance è la prova che l’operazione aveva uno scopo economico reale e non marginale.

Conclusioni

Questa sentenza offre importanti indicazioni per le imprese che intendono effettuare operazioni di riorganizzazione tramite merger leveraged buy out. Le conclusioni principali sono:

* Validità Economica: L’operazione è legittima se supportata da valide ragioni economiche, come l’apertura del capitale a nuovi investitori strategici.
* Centralità del ‘Change of Control’: L’elemento decisivo per escludere l’abuso del diritto è la dimostrazione di un effettivo e sostanziale cambiamento nella struttura di controllo della società target.
* Irrilevanza della Permanenza dei Vecchi Soci: La semplice presenza dei soci originari nella nuova compagine sociale non è, di per sé, un indice di elusività, a patto che il loro potere di controllo risulti significativamente modificato.

Un’operazione di merger leveraged buy out è sempre considerata un abuso del diritto?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che non lo è se trova giustificazione in un più ampio progetto di ristrutturazione societaria volto all’ingresso di nuovi soci e se determina un reale cambiamento nell’assetto di controllo.

La presenza dei vecchi soci nella compagine sociale dopo un MLBO rende l’operazione automaticamente elusiva?
No. Secondo la sentenza, ciò che conta è che si verifichi una modifica rilevante nell’assetto di controllo preesistente (il cosiddetto ‘change of control’), anche se i soci precedenti permangono nella società.

Qual è l’elemento chiave per dimostrare la legittimità fiscale di un merger leveraged buy out?
L’elemento chiave è dimostrare che l’operazione ha prodotto un effettivo e sostanziale ‘change of control’, ossia un mutamento nell’assetto proprietario e di potere, e che sia stata posta in essere per valide ragioni economiche, non al solo scopo di ottenere un vantaggio fiscale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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