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Merger Leveraged Buy Out: quando è legittimo?

La Corte di Cassazione stabilisce che un’operazione di Merger Leveraged Buy Out non costituisce abuso del diritto se, pur generando un vantaggio fiscale, è inserita in un più ampio progetto di ristrutturazione societaria che determina un reale e significativo ‘change of control’. Nel caso specifico, l’ingresso di un nuovo socio con una quota del 50% e la conseguente riduzione delle quote dei soci originari dal 50% al 25% ciascuno, ha integrato una valida ragione economica extra-fiscale, rendendo l’operazione legittima.

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Pubblicato il 3 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Merger Leveraged Buy Out: La Cassazione Chiarisce i Limiti dell’Abuso del Diritto

Le operazioni di Merger Leveraged Buy Out (MLBO) sono da tempo al centro di un acceso dibattito tra contribuenti e amministrazione finanziaria. Si tratta di strumenti potenti per la riorganizzazione aziendale, ma che possono presentare profili di elusività fiscale. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha fornito un criterio fondamentale per distinguere un’operazione legittima da un abuso del diritto: il ‘change of control’.

I Fatti di Causa: Un’Operazione di Ristrutturazione nel Mirino del Fisco

Il caso riguarda una società operante nel settore energetico, originariamente partecipata in egual misura da due soci, ciascuno con il 50% del capitale. Per favorire l’ingresso di un nuovo e strategico partner industriale, viene architettata un’operazione di MLBO.

Viene costituita una società veicolo (newco), il cui capitale è sottoscritto per il 25% da ciascuno dei due soci originari e per il 50% dal nuovo socio entrante. La newco ottiene un cospicuo finanziamento da un pool di banche e lo utilizza per acquistare il 100% delle quote della società operativa (la ‘target’).

Successivamente, attraverso una fusione inversa, la newco viene incorporata nella società target. L’effetto di questa operazione è il cosiddetto ‘debt push down’: il debito contratto per l’acquisizione e i relativi interessi passivi vengono trasferiti sul bilancio della società operativa, che, essendo redditizia, può dedurli abbattendo il proprio carico fiscale.

La Contestazione dell’Agenzia delle Entrate e la Difesa della Società

L’Agenzia delle Entrate contesta l’operazione, qualificandola come abuso del diritto ai sensi dell’art. 37-bis del d.P.R. 600/1973. Secondo il Fisco, l’unico scopo della complessa struttura era quello di ottenere un indebito risparmio d’imposta, permettendo alla società target di dedurre costi (gli interessi passivi) che altrimenti non avrebbe potuto sostenere.

La società contribuente si difende sostenendo la sussistenza di valide ragioni economiche extra-fiscali. L’operazione era, infatti, finalizzata a consentire l’ingresso del nuovo socio, un operatore di primaria importanza nel settore, e a ottenere le risorse finanziarie necessarie, che le banche erano disposte a concedere solo attraverso la struttura del Merger Leveraged Buy Out, per avere come garanzia diretta il patrimonio e i flussi di cassa della società operativa.

L’Evoluzione della Controversia e il Principio sul Merger Leveraged Buy Out

Durante il contenzioso, la stessa Agenzia delle Entrate, alla luce di un nuovo orientamento di prassi (Circolare n. 6/E del 2016), riconosce parzialmente la legittimità dell’operazione. Ammette che gli MLBO possono avere valide ragioni economiche, soprattutto quando imposti dai finanziatori. Tuttavia, mantiene la contestazione per la quota del 50% corrispondente alla partecipazione dei soci originari, ritenendo che per quella parte non vi fosse un reale cambiamento e persistesse un profilo di artificiosità.

Il Concetto di ‘Change of Control’ come Elemento Decisivo

La questione giunge dinanzi alla Corte di Cassazione, che sposa la tesi della società contribuente e annulla la sentenza d’appello. Il cuore della decisione risiede nell’analisi del mutamento dell’assetto proprietario e di controllo.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha stabilito che per valutare l’abusività di un’operazione di Merger Leveraged Buy Out, non ci si può fermare alla mera constatazione della permanenza di alcuni dei vecchi soci. È invece indispensabile verificare se, all’esito dell’operazione, si sia verificato un mutamento sostanziale e rilevante dell’assetto di controllo (il cosiddetto ‘change of control’).

Nel caso di specie, i giudici hanno osservato che la situazione pre-operazione vedeva un controllo congiunto da parte di due soci al 50%. Post-operazione, i due soci originari detengono solo il 25% ciascuno, mentre un nuovo socio terzo acquisisce il 50% del capitale, diventando il socio di maggioranza relativa. Questo, secondo la Corte, rappresenta un ‘oggettivo mutamento dell’assetto di controllo’, non contraddetto dalla mera continuità soggettiva di alcuni soci.

La presenza di un nuovo socio forte e l’alterazione degli equilibri di potere preesistenti costituiscono quella ‘giustificazione economica apprezzabile’ che esclude l’intento puramente elusivo. L’operazione non è circolare, ma apre la compagine a un soggetto terzo, realizzando un obiettivo di ristrutturazione aziendale genuino.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

La sentenza fissa un principio di diritto di fondamentale importanza: un’operazione di Merger Leveraged Buy Out è legittima e non costituisce abuso del diritto quando è inserita in un più ampio progetto di ristrutturazione societaria volto all’ingresso di nuovi soci, qualora risulti modificato in maniera rilevante l’assetto di controllo preesistente. La permanenza dei soci originari con quote ridotte non è, di per sé, un indice di abusività, se il controllo effettivo della società viene alterato in modo significativo. Questo principio offre maggiore certezza giuridica alle imprese che intendono utilizzare strumenti finanziari complessi per realizzare valide strategie di crescita e riorganizzazione.

Un’operazione di Merger Leveraged Buy Out (MLBO) è sempre considerata un abuso del diritto?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che un’operazione di MLBO può non avere quale elemento predominante lo scopo di eludere il fisco se trova giustificazione in un più ampio progetto di ristrutturazione societaria volto all’ingresso di nuovi soci.

La permanenza dei vecchi soci nella compagine sociale dopo un MLBO rende l’operazione automaticamente abusiva?
No. Secondo la sentenza, l’operazione è legittima qualora, nonostante la permanenza dei soci originari, l’assetto di controllo preesistente risulti comunque modificato in maniera rilevante, ad esempio con la cessazione del loro controllo esclusivo o congiunto.

Cosa si intende per ‘change of control’ rilevante ai fini della legittimità fiscale di un MLBO?
Si intende un mutamento oggettivo e sostanziale dell’assetto di controllo. Nel caso esaminato, il passaggio da un controllo congiunto di due soci al 50% ciascuno a una situazione in cui gli stessi soci detengono il 25% ciascuno e un nuovo socio entra con il 50% del capitale sociale è stato considerato un mutamento rilevante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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