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Merger Leveraged Buy Out: non è abuso del diritto

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16567/2025, ha stabilito un importante principio in materia di Merger Leveraged Buy Out (MLBO). Un’operazione di acquisizione societaria con indebitamento, seguita da fusione, non costituisce abuso del diritto se, nonostante la permanenza dei vecchi soci, si verifica una modifica sostanziale dell’assetto di controllo (c.d. ‘change of control’). Nel caso di specie, l’ingresso di un nuovo socio con il 50% del capitale, a fronte dei vecchi soci che hanno ridotto la loro quota dal 50% al 25% ciascuno, è stato ritenuto un mutamento rilevante che giustifica l’operazione e la conseguente deducibilità degli interessi passivi.

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Pubblicato il 4 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Merger Leveraged Buy Out: la Cassazione chiarisce quando non è abuso del diritto

Un’operazione di Merger Leveraged Buy Out (MLBO) è uno strumento potente ma spesso finito sotto la lente del Fisco. La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 16567/2025 offre un chiarimento fondamentale, stabilendo che tale operazione non è abusiva se produce un reale e significativo cambiamento nell’assetto di controllo della società, anche se i soci originari restano nella compagine sociale. Analizziamo questa importante decisione.

I Fatti di Causa: una complessa operazione di riorganizzazione

Il caso ha origine da una verifica fiscale nei confronti di una società operante nel settore energetico. L’Amministrazione Finanziaria contestava un’operazione di riorganizzazione societaria avvenuta secondo lo schema del MLBO.

Inizialmente, la società target era controllata da due soci, ciascuno con il 50% delle quote. Per favorire l’ingresso di un nuovo e strategico partner industriale, è stata costituita una società veicolo (newco). Questa newco era partecipata dai due soci originari (con il 25% ciascuno) e dal nuovo socio (con il 50%).

La newco ha poi ottenuto un ingente finanziamento da un pool di banche per acquistare il 100% delle quote della società target. Successivamente, la newco è stata fusa per incorporazione nella società target (fusione inversa). L’effetto finale è stato che il debito contratto per l’acquisizione è stato trasferito sul bilancio della società target, la quale ha iniziato a dedurre i relativi interessi passivi, riducendo il proprio carico fiscale.

La posizione del Fisco e l’accusa di abuso

Secondo l’Agenzia delle Entrate, l’intera architettura dell’operazione era artificiosa e finalizzata esclusivamente a ottenere un indebito vantaggio fiscale: la deducibilità di costi (gli interessi passivi) che altrimenti non sarebbero stati deducibili. L’Amministrazione sosteneva che l’ingresso del nuovo socio si sarebbe potuto realizzare con una semplice cessione di quote, senza ricorrere a un complesso MLBO.

Successivamente, in pendenza di giudizio e alla luce di nuovi orientamenti di prassi, l’Agenzia ha parzialmente annullato il proprio accertamento. Ha riconosciuto la validità dell’operazione per la quota del 50% acquisita dal nuovo socio, ma ha mantenuto la contestazione per la restante parte del 50% detenuta dai soci originari, sostenendo che per loro non vi fosse stato un reale cambio di controllo.

Il Principio di Diritto sul Merger Leveraged Buy Out

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, ribaltando la prospettiva. Il punto cruciale della decisione risiede nell’interpretazione del concetto di ‘change of control’ (cambio di controllo).

Per la Suprema Corte, non è sufficiente guardare alla mera continuità della presenza dei soci originari. È necessario valutare se la struttura di controllo complessiva sia stata modificata in maniera sostanziale. Nel caso specifico, si è passati da un controllo congiunto ed paritetico (50% e 50%) dei due soci originari a un assetto completamente diverso: un nuovo socio di maggioranza relativa con il 50% e i due soci storici ridotti a soci di minoranza con il 25% ciascuno. Questo, secondo la Corte, costituisce un mutamento dell’assetto di controllo oggettivo e rilevante.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha stabilito che un’operazione di Merger Leveraged Buy Out può essere giustificata da valide ragioni economiche extra-fiscali. Tra queste, la necessità di ottenere un finanziamento bancario, che spesso viene concesso solo a fronte di garanzie dirette sugli asset e sui flussi di cassa della società target, obiettivo raggiungibile proprio attraverso la fusione. L’operazione, quindi, non era solo uno stratagemma fiscale, ma lo strumento necessario per realizzare un più ampio progetto di ristrutturazione societaria e industriale, ovvero l’ingresso di un partner strategico.

Il ‘change of control’ non va inteso in senso formalistico, ma sostanziale. La cessazione del controllo esclusivo dei precedenti soci e la creazione di un nuovo equilibrio di potere, con l’ingresso di un soggetto terzo che detiene la quota di maggioranza relativa, è la prova che l’operazione ha una sua logica economica e imprenditoriale. L’abuso del diritto è escluso perché lo scopo di eludere il fisco non è l’elemento ‘predominante ed assorbente’ dell’operazione.

Conclusioni

Questa sentenza rappresenta un punto di riferimento per le operazioni di finanza straordinaria. Fornisce maggiore certezza giuridica alle imprese che intendono utilizzare lo schema del MLBO per finalità di crescita e riorganizzazione. Il messaggio è chiaro: se l’operazione è supportata da solide ragioni di business e produce un effettivo e dimostrabile cambiamento nella governance e nel controllo societario, non può essere considerata abusiva. La valutazione del Fisco deve andare oltre la forma e analizzare la sostanza economica e strategica delle scelte imprenditoriali.

Un’operazione di Merger Leveraged Buy Out è sempre considerata abusiva dal Fisco?
No. La Corte di Cassazione ha chiarito che non è abusiva se trova giustificazione in un progetto di ristrutturazione societaria, come l’ingresso di nuovi soci, e non ha come scopo predominante quello di eludere il fisco.

La presenza dei vecchi soci nella compagine sociale dopo un’operazione di MLBO la rende automaticamente elusiva?
No. La sentenza specifica che la permanenza dei soci preesistenti non rende l’operazione abusiva, a condizione che l’assetto di controllo della società target risulti modificato in maniera rilevante (il cosiddetto ‘change of control’).

Cosa si intende per ‘change of control’ rilevante in un MLBO?
Si intende una modifica sostanziale della struttura di controllo. Nel caso esaminato, il passaggio da un controllo congiunto di due soci al 50% ciascuno a una situazione in cui un nuovo socio detiene il 50% e i vecchi soci il 25% ciascuno, è stato considerato un mutamento rilevante che esclude l’abuso del diritto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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