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IVA oneri di sistema: la Cassazione esamina il rimborso

Una società sanitaria ha richiesto il rimborso dell’IVA versata sugli oneri generali di sistema (OGSE) presenti nelle bollette elettriche. Dopo una vittoria in appello, l’Amministrazione Finanziaria ha presentato ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, riconoscendo la complessità e l’importanza della questione, ha rinviato il caso a una pubblica udienza per decidere se gli oneri siano soggetti a IVA e se il consumatore finale abbia diritto a chiederne direttamente il rimborso al fisco.

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Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

IVA Oneri di Sistema: La Cassazione Rimette la Decisione alla Pubblica Udienza

La questione relativa all’applicazione dell’IVA oneri di sistema sulle bollette dell’energia elettrica arriva nuovamente all’attenzione della Corte di Cassazione. Con un’ordinanza interlocutoria, la Suprema Corte ha deciso di non pronunciarsi immediatamente, ma di rinviare il caso a una pubblica udienza per un esame più approfondito. La decisione sottolinea la complessità e l’importanza nazionale di una controversia che tocca milioni di cittadini e imprese, chiamati a versare l’imposta su una componente significativa della loro spesa energetica.

I Fatti di Causa: Dalla Richiesta di Rimborso al Ricorso in Cassazione

Una nota società sanitaria, ritenendo non dovuta l’IVA applicata sugli oneri generali di sistema (OGSE) per l’anno 2019, presentava un’istanza di rimborso all’Amministrazione Finanziaria per un importo superiore a 63.000 Euro. L’Amministrazione rigettava la richiesta, dando il via a un contenzioso tributario.

In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale dava ragione all’erario, respingendo il ricorso della società. Tuttavia, la Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado ribaltava la decisione, accoglieva l’appello della contribuente e disponeva il rimborso dell’IVA versata. Di fronte a questa sentenza, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto ricorso per Cassazione, basandolo su due motivi principali.

Le Questioni Giuridiche e la Posizione delle Parti sul tema IVA oneri di sistema

Il dibattito davanti alla Suprema Corte si concentra su due nodi giuridici fondamentali.

Il primo motivo sollevato dall’Amministrazione Finanziaria riguarda la presunta carenza di legittimazione ad agire del consumatore finale. Secondo la tesi erariale, il rapporto tributario sull’IVA intercorre esclusivamente tra lo Stato e il fornitore di energia (il soggetto passivo d’imposta). Il cliente finale, che paga l’imposta tramite rivalsa, non avrebbe il diritto di chiederne il rimborso direttamente all’Amministrazione, ma dovrebbe, semmai, agire nei confronti del proprio fornitore.

In via subordinata, il secondo motivo contesta la natura giuridica degli oneri di sistema. L’Amministrazione sostiene che la Corte d’Appello abbia erroneamente considerato gli OGSE come slegati dal contratto di fornitura. Al contrario, essi costituirebbero parte integrante del corrispettivo per il servizio energetico e, come tali, dovrebbero essere inclusi nella base imponibile IVA, ai sensi dell’art. 13 del D.P.R. 633/1972.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

La Corte di Cassazione, con la sua ordinanza interlocutoria, ha preso atto della rilevanza delle questioni sollevate. Invece di decidere la controversia in camera di consiglio, ha riconosciuto che il caso presenta una “rilevante portata nomofilattica”. Questo significa che la decisione avrà un impatto significativo sull’interpretazione uniforme della legge in tutto il territorio nazionale.

La Corte ha evidenziato come la soluzione della controversia richieda un’attenta ricostruzione dell’esatta natura giuridica degli oneri di sistema e dei corollari che ne derivano. Stabilire se questi oneri abbiano natura tributaria o siano parte del corrispettivo del servizio è un passaggio cruciale che determina non solo la loro assoggettabilità a IVA, ma anche chi sia legittimato a chiederne l’eventuale rimborso. Data la complessità e le implicazioni di vasta portata, la Corte ha ritenuto indispensabile un dibattito più approfondito, tipico della pubblica udienza.

Conclusioni: Un Rinvio Strategico per una Questione Complessa

La decisione della Cassazione di rinviare il caso non è una semplice mossa procedurale, ma un segnale chiaro dell’importanza attribuita alla questione dell’IVA oneri di sistema. La parola definitiva non è ancora stata pronunciata, ma il rinvio alla pubblica udienza prepara il terreno per una sentenza che potrebbe creare un precedente fondamentale per il sistema tributario e per i diritti dei consumatori. L’esito finale chiarirà una volta per tutte se milioni di utenti abbiano pagato indebitamente l’IVA su una parte cospicua delle loro bollette e se avranno o meno la possibilità di richiederne la restituzione direttamente allo Stato.

Chi può chiedere il rimborso dell’IVA pagata sugli oneri di sistema in bolletta?
Questa è una delle questioni centrali del caso. Secondo l’Amministrazione Finanziaria, solo il fornitore di energia (soggetto passivo d’imposta) può interfacciarsi con il fisco per questioni relative all’IVA. Il consumatore finale, che paga l’imposta in fattura, non avrebbe la ‘legittimazione ad agire’ per un rimborso diretto. La Corte di Cassazione dovrà decidere se questa interpretazione è corretta.

Gli oneri generali di sistema (OGSE) sono legalmente soggetti a IVA?
La risposta a questa domanda dipende dalla loro natura giuridica, che la Corte è chiamata a definire. Se sono considerati parte del corrispettivo per la fornitura di energia elettrica, allora sono correttamente inclusi nella base imponibile IVA. Se, al contrario, venissero qualificati come oneri di natura tributaria o comunque estranei alla fornitura, non dovrebbero essere soggetti a IVA.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha ritenuto che la questione avesse una ‘rilevante portata nomofilattica’, cioè che la sua decisione avrà un impatto fondamentale sull’interpretazione uniforme della legge a livello nazionale. Data la complessità nel definire la natura giuridica degli oneri di sistema e le importanti conseguenze che ne derivano, ha optato per un rinvio a una pubblica udienza per un esame più approfondito e un dibattito completo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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