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IMU piattaforme petrolifere: la Cassazione conferma

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24611/2025, ha confermato la legittimità dell’applicazione dell’IMU sulle piattaforme petrolifere offshore. La Corte ha rigettato il ricorso di una società energetica contro un Comune costiero, stabilendo che le piattaforme, pur situate in mare, beneficiano dei servizi territoriali e rientrano nella nozione di immobile tassabile. La decisione ribadisce un orientamento consolidato, chiarendo che la potestà impositiva comunale si estende al mare territoriale. La tassabilità delle IMU piattaforme petrolifere è quindi confermata per gli anni antecedenti l’introduzione della nuova imposta specifica (IMPi).

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Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

IMU piattaforme petrolifere: la Cassazione ribadisce l’obbligo di pagamento

La questione della tassabilità ai fini dell’Imposta Municipale Propria (IMU) delle strutture offshore ha da tempo animato il dibattito giuridico e fiscale. Con la recente sentenza n. 24611/2025, la Corte di Cassazione è tornata sul tema, consolidando un orientamento ormai chiaro: le IMU piattaforme petrolifere sono dovute. Questa decisione respinge le argomentazioni di una grande società energetica, confermando la pretesa impositiva di un Comune costiero e fornendo chiarimenti cruciali sulla nozione di territorialità e sulla natura di ‘immobile’ di tali manufatti.

I Fatti del Contenzioso

Una nota società operante nel settore energetico ha impugnato un avviso di accertamento emesso da un Comune dell’Emilia-Romagna, relativo al pagamento dell’IMU per l’anno 2015 su alcune piattaforme petrolifere situate nel tratto di mare antistante la costa comunale. La società sosteneva, in sintesi, che il Comune non avesse la potestà impositiva su beni dislocati in mare, al di fuori del territorio terrestre comunale. Inoltre, contestava la stessa qualificazione delle piattaforme come beni immobiliari soggetti ad accatastamento e, di conseguenza, a IMU.

La Commissione Tributaria Regionale aveva già dato ragione al Comune, ma la società ha deciso di portare la questione fino all’ultimo grado di giudizio, proponendo ricorso in Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato integralmente il ricorso della società, condannandola al pagamento delle spese legali. La decisione si fonda su un’analisi approfondita che tocca i principi di sovranità territoriale, la definizione di bene immobile ai fini fiscali e l’interpretazione della normativa succedutasi nel tempo. La Corte ha di fatto confermato la propria giurisprudenza precedente, ritenendo infondate tutte le doglianze della ricorrente.

Le Motivazioni: Perché le Piattaforme Sono Soggette a IMU

La sentenza articola il suo ragionamento su tre pilastri fondamentali che giustificano l’imposizione delle IMU piattaforme petrolifere.

Territorialità e Servizi Comunali

Il primo punto affrontato dalla Corte è quello della competenza territoriale. I giudici hanno chiarito che la potestà amministrativa e fiscale di un Comune costiero non si ferma alla linea di battigia. Al contrario, essa si estende al mare territoriale, dove la sovranità dello Stato convive con le competenze degli enti locali.

Le piattaforme, pur essendo in mare, traggono un vantaggio diretto e indiretto da una rete di servizi e infrastrutture gestite dal Comune, quali:
– Infrastrutture portuali e logistiche per il trasporto di materiali e personale.
– Servizi di sicurezza e protezione civile.
– Strade e altre vie di comunicazione che consentono le operazioni a terra.

Di conseguenza, è giusto che contribuiscano ai costi sostenuti dalla collettività locale attraverso il pagamento dell’imposta.

Natura di “Immobile” e Accatastamento

La Corte ha respinto la tesi secondo cui le piattaforme non sarebbero immobili tassabili. Richiamando la normativa catastale (R.D.L. n. 652/1939), ha ricordato che sono considerati ‘immobili urbani’ anche le “costruzioni stabili di qualunque materiale” e persino “gli edifici sospesi o galleggianti, stabilmente assicurati al suolo”.

Le piattaforme petrolifere rientrano pienamente in questa definizione: sono strutture stabili, ancorate al fondale marino, e costituiscono una ‘unità immobiliare urbana’ in quanto capaci di produrre autonomamente un reddito. Pertanto, devono essere iscritte al catasto (nella categoria D/7, relativa ai fabbricati per esigenze industriali) e sono soggette a IMU come qualsiasi altro immobile a destinazione produttiva.

Irrilevanza della Nuova Normativa ai Fini Retroattivi

Un argomento interessante sollevato dalla ricorrente riguardava l’introduzione, a partire dal 2020, di un’imposta specifica per le piattaforme marine (la cosiddetta IMPi). Secondo la società, questo dimostrerebbe che prima del 2020 non esisteva un presupposto impositivo. La Cassazione ha capovolto questa lettura: la nuova legge, stabilendo che l’IMPi ‘sostituisce ogni altra imposizione immobiliare locale’, non fa che rafforzare e consolidare il principio di tassabilità preesistente. In altre parole, non crea un’imposta dal nulla, ma ne sostituisce una già dovuta, l’IMU appunto.

Conclusioni: Le Implicazioni della Sentenza

La sentenza 24611/2025 chiude il cerchio su una questione di grande rilevanza economica per i Comuni costieri e per le società energetiche. Le conclusioni che se ne possono trarre sono nette:
1. Principio di Contribuzione: Chiunque utilizzi un territorio, anche marittimo, traendone vantaggio dai servizi locali, è tenuto a contribuire ai costi della comunità.
2. Nozione Estesa di Territorio: Il potere fiscale dei Comuni si estende oltre i confini terrestri, includendo il mare territoriale antistante.
3. Certezza del Diritto: La Corte ha confermato un orientamento consolidato, offrendo certezza giuridica agli operatori del settore e alle amministrazioni locali. Le IMU piattaforme petrolifere sono un tributo legittimo, almeno fino al 2019, anno precedente l’entrata in vigore della nuova IMPi.

Le piattaforme petrolifere situate nel mare territoriale sono soggette al pagamento dell’IMU?
Sì. La Corte di Cassazione ha confermato che le piattaforme petrolifere situate nel mare antistante un Comune sono soggette a IMU. Anche se non si trovano fisicamente sul territorio comunale, beneficiano dei servizi e delle infrastrutture che il Comune costiero mette a disposizione.

Un bene può essere tassato ai fini IMU anche se si trova fuori dal territorio comunale terrestre?
Sì. La sentenza chiarisce che il territorio su cui il Comune esercita la propria potestà impositiva si estende anche al mare territoriale antistante. La sovranità dello Stato sul mare territoriale convive con i poteri amministrativi e fiscali degli enti locali, come i Comuni.

L’introduzione di una nuova imposta specifica per le piattaforme (IMPi) dal 2020 esclude la tassazione IMU per gli anni precedenti?
No. Secondo la Corte, la nuova imposta (IMPi) istituita dal 2020 va a ‘sostituire’ l’IMU, non a escluderla per il passato. Anzi, la nuova norma rafforza e consolida il principio della tassabilità di tali strutture, confermando che anche prima del 2020 erano soggette a imposizione immobiliare locale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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