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IMU piattaforme offshore: No alla tassa oltre le 12 miglia

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’IMU sulle piattaforme offshore non è dovuta per gli impianti situati oltre le 12 miglia marine. La sentenza chiarisce che la sovranità dello Stato sulla piattaforma continentale è ‘funzionale’ allo sfruttamento delle risorse e non costituisce ‘territorio dello Stato’, presupposto essenziale per l’applicazione dell’imposta comunale.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

IMU piattaforme offshore: La Cassazione chiarisce i confini della sovranità fiscale

Con una recente e significativa sentenza, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione a lungo dibattuta: la tassabilità ai fini dell’imposta municipale unica (IMU) delle piattaforme per l’estrazione di idrocarburi situate al di là delle acque territoriali. La decisione esclude categoricamente l’applicazione dell’IMU sulle piattaforme offshore che si trovano sulla piattaforma continentale, oltre il limite delle 12 miglia marine dalla costa. Questa pronuncia non solo risolve un contenzioso fiscale, ma offre anche una preziosa lezione sui concetti di sovranità e territorialità nel diritto internazionale e tributario.

Il caso: una disputa fiscale in alto mare

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento emesso da una società di riscossione comunale nei confronti di una grande compagnia energetica. L’oggetto del contendere era il mancato pagamento dell’IMU per l’anno 2018, relativo a diverse piattaforme estrattive collocate nel Mar Adriatico, ma oltre il limite delle 12 miglia marine. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale avevano dato ragione alla compagnia energetica, annullando la pretesa fiscale. La società di riscossione, ritenendo errata tale conclusione, ha portato il caso dinanzi alla Corte di Cassazione.

La questione giuridica e la non applicabilità dell’IMU sulle piattaforme offshore

Il cuore della controversia giuridica ruotava attorno all’interpretazione del presupposto fondamentale dell’IMU: l’ubicazione dell’immobile ‘nel territorio dello Stato’.

La tesi del ricorrente

La società di riscossione sosteneva che, sebbene le piattaforme si trovassero fuori dal mare territoriale, esse insistevano sulla piattaforma continentale italiana. Secondo questa visione, la Convenzione di Montego Bay, riconoscendo all’Italia diritti sovrani esclusivi per l’esplorazione e lo sfruttamento delle risorse naturali della piattaforma continentale, di fatto la qualificava come ‘territorio dello Stato’ per questi scopi. Tale ‘sovranità funzionale’ sarebbe stata sufficiente, secondo il ricorrente, a giustificare l’imposizione fiscale locale.

La difesa del contribuente

Di parere opposto la compagnia energetica, la quale ha sempre sostenuto che la nozione di ‘territorio dello Stato’ ai fini fiscali deve essere interpretata in senso stretto, limitandola alla terraferma e al mare territoriale. I diritti sulla piattaforma continentale, essendo meramente funzionali e limitati, non trasformerebbero quell’area marina in territorio statale a tutti gli effetti, incluso quello impositivo.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando le sentenze dei gradi inferiori. La motivazione della Corte si fonda su un’attenta analisi del diritto internazionale marittimo, in particolare della Convenzione di Montego Bay.

I giudici hanno chiarito la distinzione fondamentale tra:
1. Mare Territoriale (fino a 12 miglia): Qui lo Stato esercita una sovranità piena, quasi identica a quella sulla terraferma. Le piattaforme situate in quest’area sono, infatti, soggette a IMU.
2. Piattaforma Continentale (oltre le 12 miglia): Su quest’area, lo Stato costiero non ha una sovranità piena, ma solo diritti sovrani ‘funzionali’. Questo significa che può esercitare il suo potere esclusivamente ‘allo scopo di esplorarla e sfruttarne le risorse naturali’.

Questa distinzione è cruciale. La sovranità funzionale non estende il territorio dello Stato. Di conseguenza, le piattaforme situate sulla piattaforma continentale sono al di fuori del ‘territorio dello Stato’ richiesto come presupposto per l’applicazione dell’IMU. La Corte ha sottolineato che, sebbene la Convenzione attribuisca allo Stato costiero una ‘giurisdizione esclusiva’ anche in materia fiscale su installazioni e isole artificiali, questa giurisdizione deve essere letta sempre alla luce del suo scopo funzionale. Non è un potere impositivo generale e incondizionato, ma uno strumento per regolare le attività di sfruttamento.

La Corte ha anche respinto l’argomento secondo cui la mancata tassazione costituirebbe un aiuto di Stato illegittimo. Se lo Stato non ha il potere di imporre un tributo per mancanza del presupposto territoriale, non si può logicamente parlare di ‘esenzione’ o ‘agevolazione’. Semplicemente, manca la base giuridica per la tassazione.

Le conclusioni: implicazioni della sentenza

La Corte ha cristallizzato il seguente principio di diritto: l’imposta comunale sugli immobili non si applica agli impianti fissi o galleggianti situati sulla piattaforma continentale, poiché tale area non costituisce ‘territorio dello Stato’. I diritti sovrani e la giurisdizione esclusiva sono esercitabili solo ‘funzionalmente’ allo scopo di esplorare e sfruttare le risorse.

Questa sentenza ha importanti implicazioni pratiche:
Certezza del diritto: Definisce chiaramente i limiti geografici del potere impositivo dei Comuni, evitando pretese fiscali su aree al di fuori della loro giurisdizione territoriale.
Coerenza normativa: La decisione è in linea con l’introduzione, a partire dal 2020, di un’imposta specifica per queste strutture (l’IMPI – Imposta Immobiliare sulle Piattaforme Marine), che implicitamente riconosceva un vuoto normativo precedente.
Rispetto del diritto internazionale: La pronuncia allinea l’interpretazione del diritto tributario interno ai principi consolidati del diritto internazionale del mare.

Le piattaforme offshore situate oltre le 12 miglia marine pagano l’IMU?
No. La Corte di Cassazione ha stabilito che l’IMU non si applica agli impianti situati sulla piattaforma continentale, ovvero oltre il limite delle 12 miglia marine del mare territoriale, perché non sono ubicati nel ‘territorio dello Stato’.

Perché la piattaforma continentale non è considerata ‘territorio dello Stato’ ai fini fiscali?
Perché la sovranità che lo Stato esercita sulla piattaforma continentale non è piena e territoriale, ma è ‘funzionale’. Ciò significa che è limitata esclusivamente allo scopo di esplorare e sfruttare le risorse naturali presenti, senza estendere il territorio statale ai fini dell’applicazione di imposte locali come l’IMU.

La mancata tassazione con IMU di queste piattaforme costituisce un aiuto di Stato?
No. Secondo la Corte, non si può parlare di un’esenzione o di un aiuto di Stato quando manca il presupposto stesso per l’applicazione dell’imposta. Poiché le piattaforme non si trovano nel ‘territorio dello Stato’, lo Stato non ha il potere impositivo ab origine, e quindi la loro non tassazione non costituisce un’agevolazione o un aiuto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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