LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

IMU immobili merce: Cassazione sospende il giudizio

La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha sospeso un giudizio relativo a una richiesta di rimborso dell’IMU per l’anno 2012, presentata da una società di costruzioni per i suoi “immobili merce” invenduti. La decisione di sospendere il procedimento deriva dalla pendenza di una questione di legittimità costituzionale sollevata da un’altra corte sulla stessa normativa, che non prevedeva l’esenzione dall’imposta per tali beni negli anni 2012-2013. Il caso è stato quindi rinviato a nuovo ruolo in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 10 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

IMU Immobili Merce: La Cassazione Sospende il Giudizio in Attesa della Consulta

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha messo in pausa la controversia sull’IMU immobili merce, ovvero la tassa sugli immobili invenduti delle imprese costruttrici. La decisione di sospendere il giudizio, in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale, apre scenari importanti per il settore edilizio e per le casse dei Comuni. Analizziamo insieme i dettagli di questa vicenda e le sue possibili conseguenze.

I Fatti del Caso

Una società di costruzioni si era rivolta alla giustizia per ottenere il rimborso dell’IMU versata nell’anno 2012 per alcuni immobili di sua proprietà. Si trattava di fabbricati realizzati dall’impresa e destinati alla vendita, ma rimasti invenduti. Secondo l’impresa, tali beni, essendo “merce” e non patrimonio, non avrebbero dovuto essere soggetti all’imposta.

La richiesta di rimborso era stata respinta dal Comune e, successivamente, anche la Commissione Tributaria Regionale aveva dato torto alla società. L’impresa ha quindi deciso di portare il caso fino all’ultimo grado di giudizio, ricorrendo in Corte di Cassazione.

La Tesi della Società Ricorrente

Nel suo ricorso, la società ha sollevato una questione di fondamentale importanza: la presunta illegittimità costituzionale delle norme che, per l’anno d’imposta 2012, assoggettavano a IMU gli “immobili-merce”. Secondo la difesa, tassare un bene che rappresenta una rimanenza di magazzino e non produce reddito viola due principi cardine della Costituzione:

1. Principio di capacità contributiva (Art. 53 Cost.): si può essere tassati solo in proporzione alla propria ricchezza effettiva. Un immobile invenduto, per un’impresa costruttrice, è un costo e non una fonte di reddito.
2. Principio di eguaglianza e ragionevolezza (Art. 3 Cost.): trattare allo stesso modo situazioni diverse (un immobile patrimonio che produce rendita e un immobile merce che è un costo) crea una disparità di trattamento ingiustificata.

Le Motivazioni della Sospensione

La Corte di Cassazione non ha deciso il caso nel merito, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria di sospensione. La ragione risiede in un evento cruciale: la Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio, in un caso analogo, ha già sollevato la questione di legittimità costituzionale proprio sulla norma che disciplina l’IMU immobili merce per gli anni 2012-2013.

L’ordinanza di rimessione, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, ha ufficialmente investito la Corte Costituzionale del compito di valutare se la mancanza di un’esenzione per gli immobili invenduti in quel biennio sia compatibile con i principi costituzionali.

Di fronte a questa situazione, la Cassazione ha agito con prudenza. Per garantire l’uniformità del diritto e per evitare possibili sentenze contrastanti, ha ritenuto necessario attendere la decisione della Consulta. Il processo è stato quindi “rinviato a nuovo ruolo”, ovvero messo in attesa fino a quando la Corte Costituzionale non si sarà pronunciata.

Conclusioni: Cosa Significa Questa Decisione?

La sospensione del giudizio da parte della Cassazione ha un impatto significativo. In primo luogo, conferma che i dubbi sulla costituzionalità dell’IMU immobili merce per il periodo 2012-2013 sono seri e condivisi a più livelli della magistratura.

In secondo luogo, congela di fatto tutte le controversie simili pendenti, in attesa della parola definitiva della Corte Costituzionale. La decisione che verrà presa dalla Consulta avrà effetti retroattivi e determinerà l’esito di innumerevoli contenziosi tra imprese ed enti locali, con importanti conseguenze economiche per entrambe le parti. Se la Corte Costituzionale dovesse dichiarare l’illegittimità della norma, si aprirebbe la strada a una valanga di richieste di rimborso da parte delle imprese di costruzione per le imposte versate in quegli anni.

Perché la Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio?
La Corte ha sospeso il giudizio perché un’altra corte (la Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio) ha già sollevato la medesima questione di legittimità costituzionale davanti alla Corte Costituzionale. Per evitare decisioni contrastanti e attendere il verdetto vincolante della Consulta, la Cassazione ha deciso di mettere in pausa il procedimento.

Qual è il problema di costituzionalità relativo all’IMU sugli immobili-merce?
Il problema consiste nel verificare se l’applicazione dell’IMU agli immobili invenduti delle imprese costruttrici per gli anni 2012-2013 violi il principio di capacità contributiva (art. 53 Cost.) e quello di eguaglianza (art. 3 Cost.), dato che tali beni rappresentano per l’impresa un costo (rimanenza di magazzino) e non una fonte di reddito.

Cosa succede ora alla richiesta di rimborso dell’impresa?
La richiesta di rimborso è temporaneamente sospesa. L’esito finale della causa dipenderà interamente dalla decisione che la Corte Costituzionale prenderà riguardo alla legittimità della norma che ha imposto il pagamento dell’IMU sugli immobili-merce nel periodo in questione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati