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Impugnazione estratto di ruolo: Cassazione in attesa

In un caso riguardante l’impugnazione di un estratto di ruolo per tasse sui rifiuti, la Corte di Cassazione ha sospeso il procedimento. La Corte attende una decisione delle Sezioni Unite per risolvere un conflitto giurisprudenziale su una nuova legge che limita l’ammissibilità di tali ricorsi, legandola alla prova di un concreto ‘interesse ad agire’ da parte del contribuente.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Impugnazione Estratto di Ruolo: la Cassazione Sospende il Giudizio

L’impugnazione estratto di ruolo rappresenta uno strumento fondamentale per il contribuente che intende contestare una pretesa tributaria di cui è venuto a conoscenza non tramite la notifica della cartella di pagamento, ma attraverso questo documento riepilogativo. Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ha messo in luce un’importante questione procedurale, decidendo di sospendere il giudizio in attesa di un chiarimento da parte delle Sezioni Unite. Analizziamo i dettagli di questa vicenda.

I Fatti di Causa

La controversia ha origine dall’azione legale intrapresa dall’erede di una contribuente. L’erede aveva impugnato alcuni estratti di ruolo relativi a cartelle di pagamento per la tassa sui rifiuti (TARSU/TIA) per diverse annualità, emesse da una società di riscossione per conto di un Comune.

Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale aveva dato ragione al contribuente. Tuttavia, in seguito all’appello del Comune e della società di riscossione, la Commissione Tributaria Regionale aveva ribaltato la decisione, respingendo le ragioni dell’erede. Quest’ultimo ha quindi presentato ricorso alla Corte di Cassazione.

Il Conflitto Giurisprudenziale sull’Impugnazione Estratto di Ruolo

Il cuore della questione risiede nell’applicazione di una nuova norma (ius superveniens), ovvero l’art. 12, comma 4-bis, del d.P.R. n. 602/1973. Questa disposizione, introdotta nel 2021, ha limitato la possibilità di impugnare l’estratto di ruolo, subordinandola alla dimostrazione da parte del contribuente di un concreto e attuale ‘interesse ad agire’, come ad esempio il rischio di subire un pignoramento.

Questa norma ha generato un conflitto interpretativo all’interno della stessa Corte di Cassazione:

1. Un primo orientamento sostiene che il giudice debba sempre verificare d’ufficio la sussistenza dell’interesse ad agire, anche se la questione non è stata sollevata nei gradi di giudizio precedenti.
2. Un secondo orientamento, al contrario, ritiene che se i giudici di merito hanno già deciso la causa nel suo contenuto senza contestare l’ammissibilità del ricorso, e le parti non hanno sollevato censure specifiche, si forma un ‘giudicato interno’ sulla questione. In questo caso, il giudice dell’impugnazione non potrebbe più dichiarare l’inammissibilità del ricorso originario, specialmente se la controversia prosegue solo per la ripartizione delle spese legali.

Le Motivazioni della Sospensione

Di fronte a questo palese contrasto giurisprudenziale, e considerando che la questione è già stata rimessa alle Sezioni Unite per una decisione definitiva, il Collegio ha ritenuto imprescindibile sospendere il presente giudizio.

La Corte ha emesso un’ordinanza interlocutoria, con la quale ha disposto il ‘rinvio della causa a nuovo ruolo’. Questa scelta procedurale è motivata dalla necessità di attendere la pronuncia delle Sezioni Unite. La decisione che verrà presa da quest’ultime, infatti, avrà un’incidenza diretta e inevitabile sull’esito del ricorso in esame, poiché fornirà il principio di diritto che dovrà essere applicato per risolvere la controversia sull’ammissibilità dell’impugnazione estratto di ruolo.

Conclusioni

La decisione della Corte di Cassazione evidenzia un momento di importante riflessione nel diritto processuale tributario. La scelta di attendere il verdetto delle Sezioni Unite è un atto di prudenza e coerenza giuridica, finalizzato a garantire l’uniformità dell’interpretazione del diritto su tutto il territorio nazionale. Per i contribuenti e i professionisti del settore, questa ordinanza conferma che la questione dell’interesse ad agire nell’impugnazione dell’estratto di ruolo è un tema cruciale e in evoluzione, il cui esito finale influenzerà profondamente le strategie difensive future.

Perché la Corte di Cassazione non ha emesso una decisione finale sul caso?
La Corte ha sospeso il giudizio perché ha rilevato un conflitto interpretativo tra le sue stesse sezioni riguardo all’applicazione di una nuova legge sull’impugnazione dell’estratto di ruolo. Ha quindi deciso di attendere la pronuncia delle Sezioni Unite, l’organo incaricato di risolvere tali conflitti, per garantire una decisione coerente e uniforme.

Qual è la questione giuridica centrale che ha causato la sospensione del processo?
La questione centrale riguarda l’applicabilità dell’art. 12, comma 4-bis, del d.P.R. n. 602/1973, una nuova norma che richiede al contribuente di dimostrare un ‘interesse ad agire’ specifico per poter impugnare un estratto di ruolo. Il dibattito è se questa condizione di ammissibilità possa essere rilevata d’ufficio dal giudice in ogni stato del processo o se si formi un giudicato interno sulla questione se non contestata nei gradi precedenti.

Cosa significa ‘rinvio a nuovo ruolo’ per le parti coinvolte nel processo?
Significa che il processo è temporaneamente sospeso e non verrà trattato fino a quando non sarà intervenuta la decisione delle Sezioni Unite sulla questione specificata. Una volta che le Sezioni Unite avranno emesso la loro sentenza, la causa verrà reinserita nel calendario delle udienze per essere decisa applicando il principio di diritto stabilito.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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