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Improcedibilità del ricorso: Cassazione su deposito

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’improcedibilità del ricorso di un contribuente contro un avviso di accertamento. La decisione si fonda su una ragione puramente procedurale: il mancato deposito della copia della sentenza impugnata, un adempimento richiesto a pena di improcedibilità. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese legali.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Improcedibilità del Ricorso: L’Importanza del Deposito della Sentenza Impugnata

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale del processo civile: la mancata osservanza degli adempimenti procedurali può portare a conseguenze drastiche, come l’improcedibilità del ricorso. Questo caso evidenzia come un errore formale, quale il mancato deposito della sentenza che si intende contestare, possa precludere l’esame nel merito delle proprie ragioni, con conseguente condanna alle spese.

I Fatti di Causa

Un contribuente aveva ricevuto un avviso di accertamento relativo all’anno d’imposta 2010 e aveva deciso di impugnarlo. Il suo ricorso era stato però respinto sia dalla Commissione Tributaria Provinciale (CTP) sia, in secondo grado, dalla Commissione Tributaria Regionale (CTR). Non dandosi per vinto, il contribuente ha proposto ricorso per cassazione, affidando le sue speranze a cinque diversi motivi di contestazione.
Le Amministrazioni finanziarie resistevano in giudizio presentando un controricorso.

L’Ordinanza della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, senza entrare nel merito dei motivi sollevati dal contribuente, ha posto fine alla controversia con una decisione netta e basata su un rilievo pregiudiziale. I Giudici hanno dichiarato l’improcedibilità del ricorso. Questa decisione non valuta se le ragioni del contribuente fossero fondate o meno, ma si ferma a un gradino prima, constatando l’impossibilità di procedere con l’esame della causa a causa di una grave omissione processuale.

Le Motivazioni: L’Improcedibilità del Ricorso per Mancato Deposito

Il cuore della decisione risiede nell’applicazione rigorosa dell’articolo 369 del codice di procedura civile. Questa norma stabilisce che, insieme al ricorso, la parte che impugna una sentenza deve depositare, a pena di improcedibilità, una copia autentica della sentenza stessa. Nel caso di specie, la Corte ha rilevato che il ricorrente non aveva depositato la copia della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, né tale documento risultava depositato dall’altra parte o comunque presente nel fascicolo processuale.
I giudici hanno richiamato un consolidato orientamento giurisprudenziale (citando Cass. 10648/2017) secondo cui tale adempimento è un presupposto essenziale per consentire alla Corte di esaminare la fondatezza del ricorso. In assenza del provvedimento impugnato, il giudizio non può proseguire. Di conseguenza, l’appello è stato dichiarato improcedibile, con l’inevitabile aggravio delle spese processuali a carico del ricorrente soccombente.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza serve come un potente monito sull’importanza della diligenza processuale. L’esito del giudizio non dipende solo dalla solidità delle argomentazioni giuridiche, ma anche dal meticoloso rispetto delle regole procedurali. Il mancato deposito di un documento essenziale come la sentenza impugnata costituisce un errore fatale che vanifica l’intera azione legale.
Per il contribuente, la conseguenza è stata non solo la conferma della decisione a lui sfavorevole, ma anche la condanna al pagamento di 900,00 euro per le spese legali in favore delle controparti. Inoltre, la Corte ha dato atto della sussistenza dei presupposti per il versamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato, raddoppiando di fatto il costo iniziale del giudizio.

Perché il ricorso del contribuente è stato dichiarato improcedibile?
Il ricorso è stato dichiarato improcedibile perché il ricorrente non ha depositato una copia della sentenza impugnata, un adempimento obbligatorio previsto dalla legge per poter procedere all’esame del caso.

Quale norma di legge disciplina questo obbligo?
L’obbligo di depositare la sentenza impugnata è sancito dall’articolo 369 del Codice di Procedura Civile.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato a pagare le spese processuali liquidate in € 900,00 in favore delle controparti e si è stabilito che sussistono i presupposti per il pagamento di un ulteriore importo a titolo di contributo unificato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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