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Giurisdizione costi fideiussione: decide il giudice tributario

Una società ha richiesto il rimborso dei costi per una garanzia fornita per ottenere un rimborso IVA. La Corte di Cassazione ha stabilito che la controversia su tali costi rientra nella giurisdizione del giudice tributario. La decisione si basa sul fatto che questi costi sono considerati accessori al rapporto fiscale principale, in applicazione del principio di concentrazione della tutela. La sentenza della Corte d’Appello, che aveva identificato la competenza del giudice tributario, è stata quindi confermata.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Giurisdizione Costi Fideiussione: la Cassazione Afferma la Competenza Tributaria

Con l’ordinanza n. 33473 del 2024, la Corte di Cassazione ha messo un punto fermo su una questione cruciale: a quale giudice spetta decidere sulle controversie relative al rimborso dei costi sostenuti per una fideiussione richiesta dall’Amministrazione finanziaria per erogare un rimborso d’imposta. La Corte ha stabilito che la giurisdizione sui costi della fideiussione appartiene al giudice tributario, e non a quello ordinario, consolidando un orientamento basato sul principio di concentrazione della tutela.

I Fatti di Causa

Una società commerciale si era trovata a dover prestare diverse garanzie fideiussorie per ottenere il rimborso di un cospicuo credito IVA, mentre erano in corso alcuni contenziosi fiscali. Una volta che tali contenziosi si sono conclusi favorevolmente per l’azienda, con l’annullamento delle pretese del Fisco, la società ha agito in giudizio contro l’Agenzia delle Entrate per ottenere la restituzione dei costi sostenuti per l’attivazione e il mantenimento di tali garanzie.

Il Tribunale di primo grado aveva accolto la domanda della società. Tuttavia, la Corte d’Appello aveva ribaltato la decisione, dichiarando il difetto di giurisdizione del giudice ordinario. Secondo i giudici di secondo grado, la controversia, avendo ad oggetto costi accessori a un tributo, rientrava nella competenza esclusiva delle Corti di giustizia tributaria. La società ha quindi proposto ricorso in Cassazione, sostenendo l’autonomia del rapporto di garanzia rispetto a quello tributario.

La Questione di Giurisdizione: Giudice Ordinario o Tributario?

Il nodo centrale della controversia era stabilire se la richiesta di rimborso dei costi di una garanzia, imposta come condizione per un rimborso fiscale, dovesse essere trattata come una normale controversia civilistica (di competenza del giudice ordinario) o come una questione accessoria al rapporto tributario (di competenza del giudice tributario).

L’azienda ricorrente sosteneva che l’obbligazione di garanzia fosse autonoma e distinta da quella tributaria, e che quindi la sua disciplina non potesse essere attratta nella giurisdizione speciale. L’Agenzia delle Entrate, al contrario, difendeva la tesi dell’accessorietà, poi confermata dalla Cassazione.

Le motivazioni della Cassazione sulla giurisdizione per i costi della fideiussione

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della società, fornendo una chiara e articolata motivazione. I giudici hanno chiarito che, sebbene il contratto di fideiussione in sé possa avere una sua autonomia, la domanda di rimborso dei costi per la sua attivazione è strettamente collegata alla vicenda tributaria che ne ha reso necessaria la stipula.

Il ragionamento della Corte si fonda sui seguenti pilastri:

1. Collegamento Funzionale: La prestazione della garanzia non è un atto indipendente, ma si inserisce nel procedimento di rimborso del credito d’imposta. La sua funzione è quella di assicurare l’Erario contro il rischio di dover recuperare somme che potrebbero risultare non dovute all’esito del contenzioso. Pertanto, il costo per questa garanzia è un onere direttamente conseguente al rapporto tributario.
2. Principio di Concentrazione della Tutela: La giurisdizione tributaria, come definita dal D.Lgs. 546/1992, è disegnata per accentrare davanti a un unico giudice specializzato tutte le controversie relative ai tributi, compresi gli accessori. Questo include non solo sanzioni e interessi, ma anche ogni altro onere o spesa connessa, come i costi per le cauzioni e le fideiussioni.
3. Precedenti Giurisprudenziali: La Corte ha richiamato sentenze consolidate (tra cui Cass. SS.UU. n. 14499/2010) che hanno già affermato la competenza delle commissioni tributarie a decidere non solo sul rimborso delle imposte, ma anche su accessori come interessi, maggior danno e, appunto, i costi pagati per prestazioni di cauzioni non dovute.

La Cassazione ha operato una distinzione fondamentale: un conto è la controversia sul rapporto di garanzia in sé (ad esempio, tra garante e debitore), che rientra nella giurisdizione ordinaria; un altro conto è la controversia sul rimborso del costo di tale garanzia dal contribuente contro il Fisco, che è accessoria alla pretesa tributaria e quindi di competenza del giudice tributario.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La decisione della Corte di Cassazione ha importanti implicazioni pratiche per i contribuenti e i professionisti. Stabilisce in modo definitivo che qualsiasi pretesa economica derivante dai costi sostenuti per garanzie richieste in ambito fiscale deve essere avanzata dinanzi alle Corti di giustizia tributaria. Questo significa che il contribuente che, dopo aver vinto un contenzioso, intende recuperare tali spese, dovrà avviare un giudizio tributario, rispettandone le specifiche regole processuali e i termini di decadenza. La sentenza rafforza il ruolo del giudice tributario come giudice naturale di tutte le controversie che, direttamente o indirettamente, scaturiscono dal rapporto d’imposta.

A quale giudice spetta decidere sulla richiesta di rimborso dei costi per una garanzia prestata per ottenere un rimborso IVA?
Secondo la Corte di Cassazione, la competenza a decidere su tale richiesta spetta al giudice tributario, in quanto i costi della fideiussione sono considerati accessori alla controversia fiscale principale.

Perché i costi della fideiussione sono considerati accessori al tributo?
Perché la garanzia è prestata all’interno del procedimento di rimborso fiscale ed è funzionale ad assicurare il credito tributario dell’Erario. Di conseguenza, i costi sostenuti dal contribuente sono un onere direttamente collegato al rapporto d’imposta, rientrando nel principio di concentrazione della tutela davanti al giudice tributario.

Il rapporto di garanzia (fideiussione) e la richiesta di rimborso dei suoi costi hanno la stessa giurisdizione?
No. La Corte chiarisce che una controversia sul rapporto di garanzia in sé (ad esempio, tra garante e debitore) rientra nella giurisdizione del giudice ordinario. Invece, la richiesta del contribuente contro il Fisco per il rimborso del costo sostenuto per quella garanzia rientra nella giurisdizione del giudice tributario, poiché tale costo è un accessorio della vicenda fiscale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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