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Giudizio di ottemperanza: i requisiti di accesso

Un contribuente, dopo aver ottenuto una sentenza favorevole per il pagamento delle spese legali, avviava un giudizio di ottemperanza contro un ente impositore inadempiente. La Commissione Tributaria dichiarava il ricorso inammissibile per mancata preventiva messa in mora. La Corte di Cassazione, investita della questione, rileva un contrasto giurisprudenziale interno sui requisiti necessari per avviare tale azione dopo le riforme del 2015. Data l’incertezza e l’importanza della questione, la Corte ha rimesso la causa a una pubblica udienza per una decisione nomofilattica, senza decidere nel merito.

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Pubblicato il 24 agosto 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Cos’è il giudizio di ottemperanza nel processo tributario?
È un procedimento speciale che consente a un contribuente di ottenere l’esecuzione forzata di una sentenza favorevole quando l’Amministrazione finanziaria non vi adempie spontaneamente.

Perché il ricorso del contribuente è stato inizialmente dichiarato inammissibile?
La Commissione Tributaria Provinciale ha ritenuto il ricorso inammissibile perché il contribuente non aveva provveduto alla preventiva messa in mora dell’ente debitore tramite un ufficiale giudiziario, un adempimento formale considerato un presupposto necessario per poter agire.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione in questa ordinanza?
La Corte di Cassazione non ha deciso il merito della causa, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha rinviato il caso a una pubblica udienza. Questa decisione è stata presa a causa di un forte contrasto giurisprudenziale interno sui requisiti necessari per avviare il giudizio di ottemperanza, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione univoca.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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