LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giudicato penale assolutorio: la Cassazione alle SS.UU.

Un professionista contesta un avviso di accertamento fiscale basato su redditi non dichiarati, sostenendo di avere la residenza fiscale all’estero. Durante il ricorso in Cassazione, entra in vigore una nuova legge che conferisce efficacia vincolante alla sentenza penale di assoluzione nel processo tributario. A causa di interpretazioni contrastanti su questa nuova norma, la Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha sospeso il giudizio e ha rimesso la questione al vaglio delle Sezioni Unite per ottenere un verdetto definitivo sull’applicazione del giudicato penale assolutorio.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 3 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Efficacia del Giudicato Penale Assolutorio nel Processo Tributario: la Cassazione Interpella le Sezioni Unite

L’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione n. 13589/2025 affronta una questione cruciale: quale peso ha una sentenza di assoluzione penale in un contenzioso fiscale? A seguito di una recente modifica legislativa, il tema del giudicato penale assolutorio è diventato centrale, tanto da spingere la Suprema Corte a rimettere la questione alle Sezioni Unite per un chiarimento definitivo.

I Fatti di Causa

La vicenda ha origine da un avviso di accertamento notificato a un dottore commercialista per l’anno d’imposta 2009. L’Agenzia delle Entrate contestava compensi non fatturati e non dichiarati per un importo considerevole, scaturiti da indagini della Guardia di Finanza sui conti correnti del professionista.

Il contribuente ha impugnato l’atto, sostenendo di aver trasferito la propria residenza in Svizzera e che, pertanto, i redditi non erano tassabili in Italia. Il ricorso è stato respinto in primo grado (CTP di Como), ma parzialmente accolto in appello (CTR della Lombardia), che ha ridotto l’importo della pretesa fiscale pur confermando la permanenza del contribuente sul territorio italiano per una parte del periodo.

Contro la sentenza di secondo grado, sia il contribuente che l’Agenzia delle Entrate hanno proposto ricorso per Cassazione.

L’Impatto del Giudicato Penale Assolutorio

Il punto di svolta del processo è rappresentato dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 87 del 2024, che ha introdotto l’art. 21-bis nel D.Lgs. n. 74/2000. Questa nuova norma stabilisce che la sentenza penale irrevocabile di assoluzione, pronunciata perché “il fatto non sussiste” o “l’imputato non lo ha commesso”, ha efficacia di giudicato nel processo tributario per i medesimi fatti.

Nel corso del giudizio di Cassazione, il contribuente ha depositato una sentenza penale, divenuta irrevocabile, che lo assolveva proprio dalle accuse che avevano dato origine all’accertamento fiscale. Si è posta quindi la questione dell’immediata applicabilità di questo ius superveniens (diritto sopravvenuto) al caso pendente.

I Motivi del Ricorso e il Contesto Normativo

Il ricorso principale del contribuente si basava su tre motivi:
1. Violazione di legge sulla residenza fiscale: errata valutazione delle prove, inclusa l’iscrizione all’AIRE e le risultanze del processo penale.
2. Violazione sulle presunzioni bancarie: acritica accettazione della tesi dell’Ufficio senza considerare le prove fornite dal contribuente sulla non imponibilità delle operazioni.
3. Illegittimità dell’avviso: sottoscrizione dell’atto da parte di un funzionario privo di qualifica dirigenziale.

L’Agenzia delle Entrate, con ricorso incidentale, lamentava invece la motivazione apparente della sentenza d’appello nella parte in cui rideterminava il credito erariale.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

La Suprema Corte non ha deciso nel merito la controversia. Ha invece rilevato l’esistenza di un contrasto giurisprudenziale all’interno della stessa Corte riguardo all’interpretazione e all’applicazione del nuovo art. 21-bis.

Le incertezze riguardano principalmente due aspetti:
1. L’ambito di applicazione: se l’efficacia del giudicato penale copra solo gli aspetti strettamente penalistici o si estenda anche al presupposto impositivo in sé.
2. La tipologia di assoluzione: se anche le assoluzioni pronunciate con la formula prevista dal secondo comma dell’art. 530 c.p.p. (assoluzione per insufficienza di prove) rientrino nella previsione della nuova norma.

Dato che la risoluzione di questi dubbi interpretativi è fondamentale per garantire l’uniformità del diritto e la certezza giuridica, la Quinta Sezione della Corte ha ritenuto opportuno e necessario rimettere gli atti al Primo Presidente per l’assegnazione alle Sezioni Unite.

Le Conclusioni: Rinvio alle Sezioni Unite

Con questa ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio, disponendo il rinvio della causa a nuovo ruolo in attesa della pronuncia delle Sezioni Unite. La decisione che verrà presa dalle Sezioni Unite avrà un impatto determinante non solo su questo specifico caso, ma su tutti i contenziosi tributari in cui è presente un giudicato penale assolutorio. Si tratta di un momento di grande importanza per definire i confini e le interazioni tra il processo penale e quello tributario, stabilendo un principio di diritto vincolante per il futuro.

Una sentenza di assoluzione in un processo penale ha automaticamente effetto in un processo tributario?
Secondo la nuova normativa (art. 21 bis, d.lgs. 74/2000 introdotto dal d.lgs. 87/2024), una sentenza penale irrevocabile di assoluzione perché ‘il fatto non sussiste’ o ‘l’imputato non lo ha commesso’ ha efficacia di giudicato nel processo tributario. Tuttavia, l’esatta portata e le condizioni di applicabilità di questa norma sono attualmente oggetto di un contrasto interpretativo che ha richiesto l’intervento delle Sezioni Unite.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha riscontrato l’esistenza di due diversi orientamenti interpretativi all’interno delle sue sezioni riguardo all’applicabilità e all’estensione del nuovo principio sul giudicato penale assolutorio. Per risolvere questo contrasto e assicurare un’interpretazione uniforme della legge, ha ritenuto necessario rimettere la questione al suo organo più autorevole, le Sezioni Unite.

Cosa succede ora al processo?
Il processo è sospeso e la causa è stata rinviata ‘a nuovo ruolo’. L’esito finale dipenderà dalla decisione che verrà presa dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la quale stabilirà un principio di diritto vincolante per questo e per tutti gli altri casi simili.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati