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Garanzia doganale: obblighi di notifica e decadenza

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che la garanzia doganale viene meno se le autorità non rispettano i precisi obblighi di notifica verso il fideiussore. Nel caso esaminato, un istituto finanziario è stato liberato dall’obbligo di pagare un ingente debito doganale poiché una delle due comunicazioni obbligatorie previste dalla normativa europea non era stata effettuata, determinando la decadenza del diritto dell’Agenzia Doganale di rivalersi sul garante.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Garanzia Doganale e Transito: La Notifica Mancata Libera il Garante

Nel complesso mondo del diritto doganale, il rispetto delle procedure non è una mera formalità, ma un requisito sostanziale che può determinare le sorti di ingenti obbligazioni tributarie. Una recente sentenza della Corte di Cassazione illumina l’importanza cruciale degli obblighi di comunicazione nei confronti di chi presta una garanzia doganale, stabilendo un principio fondamentale: la mancata notifica secondo le regole europee libera il fideiussore dai suoi impegni. Analizziamo come si è giunti a questa importante conclusione.

I Fatti del Caso: Un Transito Finito Male

La vicenda trae origine da una serie di avvisi di pagamento emessi dall’Agenzia Doganale nei confronti di una società di trasporti e del suo garante, un istituto finanziario tedesco. La pretesa, superiore a 1,2 milioni di euro, riguardava accise, IVA, interessi e sanzioni per merci che, secondo l’ufficio doganale, non avrebbero mai lasciato il territorio dell’Unione Europea pur essendo destinate al Marocco.

Le merci erano vincolate al regime di transito comunitario, una procedura che consente la circolazione in sospensione d’imposta sotto vigilanza doganale. L’istituto finanziario aveva prestato una garanzia doganale per assicurare l’adempimento degli obblighi connessi a tale regime. Quando l’Agenzia ha contestato la mancata esportazione, ha richiesto il pagamento del debito sia all’operatore principale sia al suo garante.

L’istituto finanziario si è opposto, sostenendo, tra le varie eccezioni, di non aver mai ricevuto le notifiche obbligatorie previste dalla normativa europea in caso di mancato ‘appuramento’ (cioè la chiusura regolare) dell’operazione di transito.

La Decisione della Cassazione sulla Garanzia Doganale

Dopo due gradi di giudizio sfavorevoli al garante, la Corte di Cassazione ha ribaltato il verdetto, accogliendo il motivo di ricorso relativo alla violazione delle norme procedurali. La Corte si è concentrata sull’interpretazione dell’articolo 85 del Regolamento Delegato (UE) 2015/2446, che disciplina specificamente gli obblighi di notifica al fideiussore.

L’Importanza Cruciale dell’Art. 85 del Regolamento Delegato

Questa norma stabilisce un sistema di doppia notifica per tutelare la posizione del garante:
1. Prima notifica: L’autorità doganale di partenza (in questo caso, quella tedesca) deve informare il fideiussore del mancato appuramento del regime entro nove mesi dalla data prevista per la presentazione delle merci a destinazione.
2. Seconda notifica: L’autorità doganale competente per la riscossione (quella italiana) deve notificare al fideiussore che potrebbe essere tenuto al pagamento entro tre anni dalla data di accettazione della dichiarazione di transito.

Il terzo paragrafo dello stesso articolo è inequivocabile: «Il fideiussore è dispensato dai suoi obblighi se una delle notifiche [...] non è stata effettuata entro i termini previsti.».

La Prova della Notifica e la Liberazione dalla Garanzia Doganale

Nel caso di specie, mentre la seconda notifica da parte dell’autorità italiana era stata effettuata nei termini, non vi era alcuna prova che la prima, fondamentale notifica da parte dell’ufficio di partenza fosse mai stata inviata. La Cassazione ha ritenuto questo elemento decisivo.

Le Motivazioni: La Tutela del Garante e la Decadenza

La Corte ha sottolineato che il tenore della norma europea è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni. La legge prevede la necessità di entrambe le notifiche per mantenere valida la garanzia doganale. La decadenza della fideiussione è la conseguenza diretta e automatica della mancata esecuzione anche di una sola delle due comunicazioni.

Questa previsione non è un mero formalismo. Essa risponde a una precisa esigenza di tutela del garante, consentendogli di essere informato tempestivamente delle irregolarità per poter, eventualmente, agire a sua volta nei confronti del debitore principale o adottare le misure necessarie a propria difesa. La mancata informazione da parte dell’ufficio doganale di partenza ha, di fatto, compromesso questa possibilità.

Pertanto, l’eccezione di decadenza sollevata dall’istituto finanziario è stata giudicata fondata, poiché la prova dell’adempimento di entrambi gli obblighi di notifica incombe sull’amministrazione doganale. Mancando la prova della prima notifica, il garante doveva essere considerato liberato dai suoi obblighi.

Le Conclusioni: Implicazioni per Operatori e Fideiussori

La sentenza rafforza un principio di certezza del diritto e di rigore procedurale. Per le autorità doganali, essa rappresenta un monito a seguire scrupolosamente le procedure di notifica previste dalla normativa europea, pena la perdita della possibilità di escutere la garanzia doganale.

Per i fideiussori (banche, assicurazioni e altri intermediari finanziari), questa decisione conferma l’esistenza di precise tutele legali. Diventa essenziale monitorare attentamente il rispetto dei termini di notifica, poiché la loro violazione può comportare la completa estinzione dell’obbligazione di garanzia. In sintesi, la diligenza procedurale si conferma un pilastro fondamentale dell’intero sistema doganale.

Cosa succede se l’autorità doganale non notifica al fideiussore il mancato appuramento di un transito entro i termini?
Secondo la Corte di Cassazione, che applica la normativa europea, il fideiussore è dispensato e quindi liberato dai suoi obblighi di garanzia. Si verifica una decadenza del diritto dell’amministrazione di agire contro il garante.

Quante notifiche deve ricevere il garante per un’operazione di transito irregolare e da chi?
Il garante deve ricevere due notifiche distinte: una prima notifica dall’autorità doganale di partenza entro nove mesi, e una seconda notifica dall’autorità doganale competente per la riscossione entro tre anni.

La mancanza di una sola delle due notifiche previste dalla legge è sufficiente a liberare il garante?
Sì. La sentenza chiarisce che il testo della norma è inequivocabile: è sufficiente che anche solo una delle due notifiche non sia stata effettuata entro i termini previsti per dispensare il fideiussore dai suoi obblighi.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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