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Funzionario delegato: firma nulla se nominato dal Sindaco

La Corte di Cassazione ha annullato un avviso di accertamento ICI perché il funzionario delegato alla firma era stato nominato dal Sindaco e non dalla Giunta comunale. La Corte ha ribadito che la norma speciale in materia di ICI prevale sulla legge generale degli enti locali, rendendo l’atto nullo per vizio di incompetenza nella nomina.

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Pubblicato il 17 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Funzionario Delegato: La Nomina della Giunta è Essenziale per l’ICI

La validità di un avviso di accertamento tributario dipende non solo dalla correttezza sostanziale della pretesa, ma anche dal rigoroso rispetto delle norme procedurali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale in materia di ICI (Imposta Comunale sugli Immobili), stabilendo che la nomina del funzionario delegato alla firma degli atti deve provenire dalla Giunta comunale e non dal Sindaco. Una nomina errata comporta la nullità insanabile dell’atto.

I Fatti del Caso

Tre contribuenti impugnavano un avviso di accertamento relativo all’ICI per l’anno 2013, emesso da un Comune siciliano. La Commissione Tributaria Regionale aveva accolto parzialmente il loro appello, annullando solo una parte della pretesa fiscale. Insoddisfatti, i contribuenti ricorrevano in Cassazione, sollevando tre motivi di ricorso. Il punto decisivo, che ha assorbito gli altri, riguardava un vizio formale: la carenza di potere di firma del funzionario che aveva sottoscritto l’avviso.

La Questione Giuridica: Chi Nomina il Funzionario Delegato per l’ICI?

Il cuore della controversia risiedeva nel conflitto tra due normative. Da un lato, il Testo Unico degli Enti Locali (d.lgs. n. 267/2000) attribuisce al Sindaco il potere di conferire gli incarichi dirigenziali. Dall’altro, una norma specifica in materia di ICI (l’art. 11, comma 4, del d.lgs. n. 504/1992) stabilisce espressamente che è la Giunta comunale a dover designare, con apposita delibera, il funzionario delegato responsabile della gestione del tributo, compresa la firma di avvisi e provvedimenti.
I ricorrenti sostenevano che l’avviso era nullo perché firmato da un funzionario nominato con decreto del Sindaco, in violazione della norma speciale sull’ICI.

Le Motivazioni della Cassazione: la Norma Speciale Prevale

La Corte di Cassazione ha accolto il motivo di ricorso, ritenendolo fondato e assorbente rispetto agli altri. Gli Ermellini hanno ribadito il loro orientamento consolidato, basato sul principio giuridico ‘lex posterior generalis non derogat priori speciali’.
Secondo questo principio, una legge successiva di carattere generale (come il Testo Unico Enti Locali) non abroga né modifica una legge precedente che disciplina una materia specifica (come la normativa sull’ICI). La disposizione dell’art. 11 del d.lgs. 504/1992, che riserva alla Giunta comunale la competenza per la designazione del funzionario, costituisce una norma speciale che non è stata intaccata dalla successiva normativa generale sui poteri del Sindaco. La Corte ha sottolineato che il legislatore del Testo Unico, pur avendo abrogato espressamente numerose altre disposizioni del decreto sull’ICI, ha scelto di lasciare in vigore proprio quella relativa alla nomina del funzionario.
Di conseguenza, la nomina effettuata dal Sindaco è illegittima e il funzionario che ha firmato l’atto era privo del potere necessario per farlo.

Le Conclusioni: l’Annullamento dell’Atto e le Implicazioni Pratiche

La conseguenza diretta di questo vizio di incompetenza è la nullità dell’avviso di accertamento. La Corte, non ritenendo necessari ulteriori accertamenti di fatto, ha cassato la sentenza impugnata e, decidendo nel merito, ha accolto l’originario ricorso dei contribuenti, annullando l’atto impositivo.
Questa pronuncia conferma l’importanza del rispetto delle procedure formali nell’azione amministrativa. Per i contribuenti, significa che è sempre opportuno verificare non solo il merito della pretesa fiscale, ma anche la legittimità formale dell’atto, inclusa la competenza dell’organo che ha nominato il firmatario. Per gli Enti Locali, emerge la necessità di attenersi scrupolosamente alla normativa speciale per evitare che i propri atti vengano annullati in sede giudiziaria.

Chi è competente a nominare il funzionario responsabile per la firma degli avvisi di accertamento ICI?
Secondo la sentenza, la competenza esclusiva per la designazione del funzionario responsabile della gestione dell’ICI, inclusa la firma degli avvisi, spetta alla Giunta comunale, come previsto dalla normativa speciale (art. 11, comma 4, d.lgs. 504/1992).

Perché una legge generale successiva come il Testo Unico degli Enti Locali non ha modificato questa competenza?
La Corte ha applicato il principio ‘lex posterior generalis non derogat priori speciali’. Questo significa che una legge successiva di carattere generale non prevale su una legge precedente che regola un ambito specifico. La norma sull’ICI è considerata speciale e, quindi, non è stata abrogata dalla normativa generale successiva.

Qual è la conseguenza di un avviso di accertamento firmato da un funzionario delegato dal Sindaco anziché dalla Giunta comunale?
L’avviso di accertamento è nullo. La nomina effettuata da un organo incompetente (il Sindaco invece della Giunta) determina una carenza di potere nel funzionario firmatario, un vizio che invalida l’intero atto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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