LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Frode carosello IVA: la Cassazione attende le Sezioni Unite

In un caso di presunta frode carosello IVA, l’Agenzia delle Entrate ha contestato a una società l’indebita detrazione dell’imposta. La Commissione Tributaria Regionale ha dato ragione alla società, ma l’Agenzia ha fatto ricorso in Cassazione. La Corte ha sospeso il giudizio, rinviando la causa in attesa di una pronuncia delle Sezioni Unite sull’efficacia della sentenza penale di assoluzione nel processo tributario.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 agosto 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Frode Carosello IVA: La Cassazione Sospende il Giudizio in Attesa delle Sezioni Unite

Nell’ambito del contenzioso tributario, i casi di frode carosello IVA rappresentano una delle sfide più complesse sia per l’Amministrazione Finanziaria che per i contribuenti. Questi meccanismi fraudolenti, basati su operazioni soggettivamente inesistenti, mettono in discussione il diritto alla detrazione dell’IVA. Un’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ha recentemente messo in pausa un giudizio di questo tipo, evidenziando un nodo cruciale: l’efficacia di una sentenza penale di assoluzione nel processo tributario. La Corte ha deciso di attendere il pronunciamento delle Sezioni Unite su una questione che potrebbe ridisegnare i confini tra i due giudizi.

Il Contesto: Detrazione IVA e Accuse di Frode

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento notificato a una società a responsabilità limitata. L’Agenzia delle Entrate contestava l’indebita detrazione dell’IVA relativa all’anno d’imposta 2012, sostenendo che le fatture utilizzate si riferissero a operazioni soggettivamente inesistenti. Secondo l’Ufficio, la società era inconsapevolmente o consapevolmente inserita in una frode carosello IVA, realizzata tramite l’interposizione di società “missing traders” (o “cartiere”).

Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale aveva respinto il ricorso della società. Tuttavia, la Commissione Tributaria Regionale aveva ribaltato la decisione, accogliendo l’appello del contribuente. I giudici di secondo grado avevano ritenuto che l’Amministrazione Finanziaria non avesse fornito prove sufficienti a dimostrare la conoscenza o la conoscibilità della frode da parte della società contribuente.

Contro questa sentenza, l’Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso per cassazione, lamentando l’omesso esame di fatti decisivi che, a suo dire, avrebbero provato il coinvolgimento consapevole della società nella frode.

Il Rinvio per la Questione del Giudicato Penale

Il punto di svolta nel giudizio di Cassazione è stata la richiesta del contribuente di considerare gli effetti di una sentenza penale irrevocabile. Il legale rappresentante della società era stato, infatti, assolto in sede penale per i medesimi fatti con la formula “per non avere commesso il fatto”.

Questo ha sollevato una questione giuridica di fondamentale importanza, già al vaglio delle Sezioni Unite della Cassazione a seguito di un’altra ordinanza: l’articolo 21-bis del D.Lgs. 74/2000, che disciplina l’efficacia del giudicato penale nel processo tributario, si applica solo alle sanzioni o si estende anche all’imposta stessa? In altre parole, un’assoluzione penale piena può annullare non solo le sanzioni tributarie ma anche la pretesa impositiva dell’Erario?

Le Motivazioni della Sospensione nel caso di Frode Carosello IVA

La Corte di Cassazione, con la presente ordinanza interlocutoria, ha deciso di non pronunciarsi sul merito del ricorso dell’Agenzia delle Entrate. I giudici hanno ritenuto opportuno e necessario sospendere il procedimento e disporre un rinvio a nuovo ruolo. La motivazione di tale scelta risiede interamente nella pendenza della questione di massima importanza dinanzi alle Sezioni Unite.

La decisione che verrà presa dalle Sezioni Unite è destinata ad avere un impatto determinante non solo su questo caso specifico, ma su innumerevoli contenziosi in cui il procedimento tributario e quello penale procedono in parallelo. La Corte ha quindi agito con prudenza, evitando di emettere una pronuncia che potesse essere successivamente smentita o superata dalla decisione del suo massimo organo nomofilattico. La scelta è quella di attendere un verdetto chiaro e definitivo che stabilisca una volta per tutte il perimetro di influenza tra giudicato penale e accertamento tributario.

Conclusioni: L’Impatto della Decisione delle Sezioni Unite

La sospensione del giudizio evidenzia un momento di riflessione cruciale nel diritto tributario italiano. L’esito della decisione delle Sezioni Unite sulla portata dell’art. 21-bis del D.Lgs. 74/2000 avrà conseguenze pratiche enormi. Se le Sezioni Unite dovessero stabilire che l’assoluzione penale con formula piena è vincolante anche per l’imposta, si creerebbe un potente strumento di difesa per i contribuenti. Al contrario, se l’efficacia venisse limitata alle sole sanzioni, verrebbe riaffermata una più netta autonomia del processo tributario. Questa ordinanza, pertanto, pur non decidendo il caso, funge da indicatore dell’importanza di armonizzare i principi tra diversi rami dell’ordinamento per garantire certezza del diritto ai cittadini e alle imprese coinvolte in complesse vicende come la frode carosello IVA.

Perché la Corte di Cassazione ha rinviato la decisione sul caso?
La Corte ha rinviato la causa in attesa della pronuncia delle Sezioni Unite su una questione giuridica fondamentale, ovvero l’efficacia di una sentenza penale di assoluzione nel processo tributario, per stabilire se essa influenzi solo le sanzioni o anche l’imposta stessa.

Qual è la questione giuridica principale che le Sezioni Unite devono risolvere?
Le Sezioni Unite devono chiarire se l’articolo 21-bis del d.lgs. n. 74 del 2000, relativo all’efficacia del giudicato penale, si applichi solo alle sanzioni tributarie o si estenda anche all’imposta oggetto dell’accertamento, specialmente in seguito a un’assoluzione penale per i medesimi fatti.

In questo caso, l’assoluzione penale del legale rappresentante ha automaticamente chiuso la controversia tributaria?
No, non automaticamente. La Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio proprio perché l’efficacia di tale assoluzione sul debito d’imposta (e non solo sulle sanzioni) è la questione specifica che deve essere decisa in via preliminare dalle Sezioni Unite.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati