Estinzione Giudizio Tributario: Quando l’Accordo Supera la Sentenza
L’estinzione del giudizio tributario rappresenta una delle modalità con cui una controversia tra contribuente e Fisco può concludersi. Invece di attendere una sentenza che determini un vincitore e un vinto, le parti possono decidere di porre fine al contenzioso attraverso un accordo. L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di come un accordo conciliativo, raggiunto durante un procedimento in Cassazione, porti alla chiusura definitiva della lite.
I Fatti di Causa
La vicenda trae origine da un avviso di accertamento per IVA relativo all’anno d’imposta 2008, emesso dall’Amministrazione Finanziaria nei confronti di una società internazionale di servizi turistici. L’accertamento mirava a recuperare un’imposta che, secondo il Fisco, era stata indebitamente detratta e rimborsata alla società.
Il percorso giudiziario è stato complesso:
1. In primo grado, la Commissione Tributaria Provinciale aveva dato ragione alla società, accogliendone il ricorso.
2. Successivamente, a seguito di un rinvio dalla Corte di Cassazione, la Commissione Tributaria Regionale aveva ribaltato la decisione, accogliendo l’appello dell’Amministrazione Finanziaria.
Contro quest’ultima sentenza, la società aveva presentato un ulteriore ricorso per cassazione, dando il via al procedimento che si è concluso con l’ordinanza in analisi.
Estinzione del Giudizio Tributario: La Scelta dell’Accordo
Il punto di svolta del caso non è una complessa interpretazione normativa, ma un atto di volontà delle parti. Mentre il giudizio era pendente dinanzi alla Corte di Cassazione, la società contribuente e l’Amministrazione Finanziaria hanno stipulato un accordo conciliativo. Questo strumento permette di definire la controversia in modo consensuale, chiudendo ogni pendenza.
La Corte, presa visione della documentazione che attestava l’avvenuto accordo, non ha potuto fare altro che prenderne atto. La volontà delle parti di porre fine alla lite prevale sulla necessità di una pronuncia giurisdizionale sul merito della questione.
Le Motivazioni della Corte
Le motivazioni della Suprema Corte sono estremamente concise e dirette. I giudici hanno rilevato preliminarmente che le parti avevano stipulato un accordo conciliativo. La prova di tale accordo è stata prodotta in giudizio e considerata sufficiente per determinare la cessazione della materia del contendere.
Di conseguenza, la Corte ha dichiarato l’estinzione del presente giudizio. Questa decisione si fonda sul principio per cui, una volta venuto meno l’interesse delle parti a una decisione, il processo non ha più ragione di proseguire. La Corte ha inoltre disposto la compensazione delle spese di lite, una prassi comune in caso di conciliazione, con cui ogni parte si fa carico dei propri costi legali.
Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche
L’ordinanza evidenzia un aspetto fondamentale del contenzioso tributario: la via della conciliazione è sempre percorribile, anche nelle fasi più avanzate del giudizio, come quello di Cassazione. Per i contribuenti e per l’Amministrazione stessa, l’accordo rappresenta spesso la soluzione più efficiente per evitare i tempi, i costi e le incertezze di un lungo processo.
La decisione di dichiarare l’estinzione del giudizio tributario non entra nel merito della pretesa fiscale originaria, ma sancisce la fine della disputa in virtù dell’intesa raggiunta. Per le imprese, ciò significa poter chiudere definitivamente un capitolo incerto, pianificando le proprie risorse senza l’alea di una sentenza sfavorevole. Si tratta di una dimostrazione pratica di come la risoluzione negoziata delle controversie sia uno strumento efficace e strategico nella gestione del contenzioso fiscale.
Cosa significa ‘estinzione del giudizio’?
Significa che il processo si conclude ufficialmente senza una sentenza che decida chi ha ragione o torto nel merito della questione. In questo caso, è avvenuta perché le parti hanno risolto la loro disputa con un accordo.
Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato estinto il giudizio?
La Corte ha dichiarato l’estinzione perché la società contribuente e l’Amministrazione Finanziaria hanno presentato la documentazione che provava la stipula di un accordo conciliativo, facendo così cessare la materia del contendere.
Cosa comporta la ‘compensazione delle spese’?
Comporta che ogni parte coinvolta nel processo (la società e l’Amministrazione Finanziaria) deve pagare le proprie spese legali. Nessuna delle due è stata condannata a rimborsare i costi sostenuti dalla controparte.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 29913 Anno 2025
Civile Ord. Sez. 5 Num. 29913 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data pubblicazione: 12/11/2025
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 13138/2022 R.G. proposto da :
RAGIONE_SOCIALE AUSTRALIA, elettivamente domiciliata in INDIRIZZO, presso lo studio dell’avvocato COGNOME NOME (CODICE_FISCALECODICE_FISCALE , che la rappresenta e difende
-ricorrente-
contro
RAGIONE_SOCIALE, elettivamente domiciliata in INDIRIZZO, presso l’AVVOCATURA RAGIONE_SOCIALE DELLO STATO (P_IVAP_IVA, che la rappresenta e difende
-controricorrente-
avverso SENTENZA di COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE LAZIO n. 5024/09/21 depositata il 09/11/2021.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 30/10/2025 dal Consigliere NOME COGNOME.
FATTI DI CAUSA
Con la sentenza n. 5024/09/21 del 09/11/2021, la Commissione tributaria regionale del Lazio (di seguito CTR), adita in
sede di rinvio a seguito di Cass. n. 6429 del 06/03/2020, accoglieva l’appello principale proposto dall’RAGIONE_SOCIALE (di seguito RAGIONE_SOCIALE) e respingeva l’appello incidentale proposto da RAGIONE_SOCIALE (di seguito RAGIONE_SOCIALE) avverso la sentenza n. 37/01/13 della Commissione tributaria provinciale di Roma (di seguito CTP), che aveva accolto il ricorso di RAGIONE_SOCIALE (di seguito RAGIONE_SOCIALE) nei confronti di un avviso di accertamento per IVA relativa all’anno d’imposta 2008.
1.1. Come emerge dalla sentenza impugnata, l’avviso di accertamento era stato emesso al fine di recuperare l’imposta indebitamente detratta e rimborsata alla società contribuente.
RAGIONE_SOCIALE impugnava la sentenza della CTR con ricorso per cassazione, affidato ad un unico motivo.
NOME resisteva con controricorso.
Con decreto del 05/04/2025 questa Corte depositava proposta di definizione anticipata della controversia, opposta dal contribuente con istanza del 18/05/2025.
RAGIONI DELLA DECISIONE
Va preliminarmente rilevato che le parti hanno stipulato un accordo conciliativo, come si evince dalla documentazione prodotta, sicché va senz’altro dichiarata l’estinzione del presente giudizio, con compensazione RAGIONE_SOCIALE spese.
P.Q.M.
La Corte dichiara estinto il giudizio e compensate tra le parti le spese di lite.
Così deciso in Roma, il 30/10/2025.
Il Presidente NOME COGNOME