Ordinanza di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 32066 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 5 Num. 32066 Anno 2024
Presidente: COGNOME RAGIONE_SOCIALE
Relatore: COGNOME
Data pubblicazione: 12/12/2024
ORDINANZA
sul ricorso n. 25583-2017 R.G. proposto da:
CONSORZIO PER RAGIONE_SOCIALE, in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in Roma, presso lo studio dell’Avvocato NOME COGNOME rappresentato e difeso dall’Avvocato NOME COGNOME giusta procura speciale in calce al ricorso;
-ricorrente-
contro
, in persona del legale rappresentante pro
-intimata-
RAGIONE_SOCIALE tempore;
avverso la sentenza n. 1618/2017 della COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE del LAZIO, depositata il 27/03/2017; udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non partecipata del 25/9/2024 dal Consigliere Relatore Dott.ssa NOME COGNOME.
RILEVATO CHE
il RAGIONE_SOCIALE Pontino propone ricorso, affidato a cinque motivi, per la cassazione della sentenza indicata in epigrafe, con cui la Commissione tributaria regionale del Lazio aveva respinto l’appello avverso la sentenza n. 49/2015 della Commissione tributaria provinciale di Latina con cui era stato respinto il ricorso proposto dal Consorzio avverso cartella esattoriale emessa da Equitalia RAGIONE_SOCIALE.RAGIONE_SOCIALE;
la Concessionaria è rimasta intimata.
CONSIDERATO CHE
1.1. va preliminarmente evidenziato che parte ricorrente ha depositato, in data 30/7/2024, memoria difensiva dando atto: di avere aderito, in data 30/1/2019, alla definizione agevolata c.d. «rottamazione Ter», di cui all’art. 3, comma 1, D.L. n. 119/2018, documentando di aver assunto « l’impegno a rinunciare ai giudizi pendenti aventi a oggetto i carichi ai quali si riferisce …(la)… dichiarazione»; che l’Agenzia delle Entrate -Riscossione aveva accolto l’istanza, comunicando alla parte contribuente il residuo debito quantificato in Euro 551.249,344, comprensivo della cartella di cui sopra (come da documentazione prodotta in allegato alla memoria); di aver effettuato pagamenti sulla base del piano rateale indicato da ADER nella suddetta comunicazione;
1.2. è stata dunque richiesta l’estinzione del giudizio per essersi avvalso, il Consorzio, della definizione agevolata dianzi illustrata;
1.3. questa Corte ha già condivisibilmente affermato, con riferimento alla procedura cd. rottamazioneter , che, «in tema di definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione ex art. 3 del d.l. n. 119 del 2018, conv., con modif., in l. n. 136 del 2018 (cd. “rottamazione ter”), il comma 6 della norma delinea una fattispecie di
estinzione del processo che non postula il pagamento dell’intero ammontare dovuto in ragione del piano rateale concordato, presupponendo ex lege esclusivamente che si sia perfezionata la procedura amministrativa di rottamazione -in virtù della dichiarazione del contribuente di volersi avvalere della procedura rinunciando ai giudizi in corso, seguita dalla comunicazione dell’Agenzia su numero, ammontare delle rate e relative scadenze -e che siano documentati in giudizio i soli pagamenti già effettuati con riferimento alla procedura di definizione prescelta» (Cass. n. 20626 del 2024);
1.4. sulla scorta di quanto sin qui illustrato, va pertanto dichiarata l’estinzione del giudizio;
le spese del giudizio rimangono a carico delle parti che le hanno anticipate (d.l.gs. n. 546/1992, art. 46, comma 3);
la declaratoria di estinzione esclude l’applicabilità dell’art. 13, comma 1 quater , del d.P.R. n. 115 del 2002, che consegue alle sole declaratorie di infondatezza nel merito ovvero di inammissibilità o improcedibilità dell’impugnazione (Cass. n. 25485 del 2018).
P.Q.M.
La Corte dichiara l’estinzione del giudizio; pone le spese di lite a carico di chi le ha anticipate.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio, tenutasi in modalità