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Estinzione del giudizio: l’accordo conciliativo

Una società impugnava un avviso di accertamento per fatture inesistenti. Dopo una sentenza di secondo grado sfavorevole, ricorreva in Cassazione. Le parti hanno poi raggiunto un accordo conciliativo, portando la Corte a dichiarare l’estinzione del giudizio e a compensare le spese legali.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Estinzione del Giudizio Tributario: Il Potere dell’Accordo Conciliativo

L’ordinanza in esame offre uno spunto fondamentale sull’importanza degli strumenti deflattivi del contenzioso, in particolare sull’accordo conciliativo nel processo tributario. Attraverso questo caso, vediamo come la volontà delle parti possa portare all’estinzione del giudizio anche in sede di legittimità, chiudendo definitivamente una controversia fiscale complessa. Analizziamo insieme i passaggi che hanno portato la Corte di Cassazione a questa decisione.

I Fatti di Causa: Dalla Contestazione alla Cassazione

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia delle Entrate nei confronti di una società a responsabilità limitata. L’amministrazione finanziaria contestava l’utilizzo di fatture per operazioni ritenute oggettivamente inesistenti, con il conseguente recupero di costi indebitamente dedotti e di IVA indebitamente detratta per l’anno d’imposta 2016.

La società contribuente impugnava l’atto impositivo dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale, che accoglieva parzialmente il ricorso. Insoddisfatta, l’Agenzia delle Entrate proponeva appello, mentre la società resisteva con appello incidentale. La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, tuttavia, riformava la prima decisione, respingendo l’appello principale della società e accogliendo quello dell’Agenzia. Di fronte a questa sentenza sfavorevole, la società decideva di ricorrere per Cassazione.

L’Estinzione del Giudizio: La Decisione della Cassazione

Il colpo di scena avviene proprio durante la pendenza del giudizio di legittimità. Le parti, infatti, addivenivano alla stipula di un accordo conciliativo ai sensi dell’articolo 48 del D.Lgs. 546/1992, depositandolo formalmente nel procedimento. Questo atto ha cambiato radicalmente le sorti del processo.

La Rilevanza dell’Accordo tra le Parti

La Corte di Cassazione, presa visione dell’accordo, non è entrata nel merito dei motivi di ricorso. La presenza di un’intesa conciliativa, che risolve la lite alla radice, rende superfluo qualsiasi esame sulla fondatezza delle pretese originarie. L’obiettivo del processo, ovvero comporre il conflitto, è stato raggiunto dalle parti stesse in via extragiudiziale. Di conseguenza, il Collegio ha applicato il principio secondo cui l’accordo depositato determina la cessazione della materia del contendere.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte è tanto sintetica quanto chiara. Il presupposto fondamentale della decisione è il deposito dell’accordo conciliativo, avvenuto in data 16/09/2025. Questo evento, previsto e disciplinato dalla normativa tributaria, ha l’effetto di porre fine alla controversia. La Corte ha semplicemente preso atto della volontà congiunta delle parti di non proseguire la lite, riconoscendo la piena validità ed efficacia dell’accordo. La pronuncia, quindi, non si basa su una valutazione giuridica del caso, ma sulla constatazione di un fatto processuale che impone la chiusura del procedimento.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche sull’Estinzione del Giudizio

L’ordinanza ribadisce un principio cruciale: la conciliazione è uno strumento potente a disposizione del contribuente e dell’Amministrazione finanziaria, utilizzabile in ogni stato e grado del giudizio. La decisione di dichiarare l’estinzione del giudizio con compensazione delle spese legali dimostra come il legislatore e la giurisprudenza favoriscano le soluzioni concordate, che permettono di ridurre i tempi della giustizia e di definire le pendenze in modo certo. Per le imprese, ciò significa poter chiudere contenziosi onerosi e incerti, raggiungendo una soluzione negoziata con il Fisco. Per l’Erario, significa incassare le somme concordate senza attendere gli esiti di lunghi e complessi iter processuali.

Cosa succede a un processo tributario se le parti raggiungono un accordo?
Il processo si conclude con una dichiarazione di estinzione del giudizio, come stabilito dalla Corte nell’ordinanza analizzata. L’accordo tra le parti prevale sulla necessità di una decisione nel merito della controversia.

In cosa consiste l’accordo conciliativo menzionato nell’ordinanza?
È un patto, previsto dall’art. 48 del D.Lgs. 546/1992, con cui il contribuente e l’Agenzia delle Entrate risolvono la loro lite fiscale. Una volta depositato in giudizio, come avvenuto in questo caso, ne determina l’estinzione.

Chi paga le spese legali in caso di estinzione del giudizio per accordo?
Nel caso specifico, la Corte di Cassazione ha deciso per la “compensazione delle spese”. Ciò significa che ogni parte si fa carico dei propri costi legali, senza che nessuna debba rimborsare l’altra.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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