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Estinzione del giudizio: la guida completa

Una società di gestione del risparmio aveva impugnato un avviso di accertamento tributario. Dopo aver perso nei primi due gradi di giudizio, ha proposto ricorso in Cassazione. Durante il procedimento, le parti hanno presentato un’istanza congiunta chiedendo l’estinzione del giudizio. La richiesta era motivata dal fatto che la società contribuente aveva pagato integralmente il debito tributario e le spese legali, rinunciando all’impugnazione. La Corte di Cassazione, accogliendo l’istanza, ha dichiarato estinto il giudizio e compensato integralmente le spese di lite tra le parti.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Estinzione del Giudizio Tributario: Cosa Succede Quando le Parti Trovano un Accordo?

L’estinzione del giudizio rappresenta una delle modalità con cui un contenzioso può concludersi. A differenza di una sentenza, che risolve la disputa nel merito, l’estinzione avviene quando sorgono eventi che fanno venir meno la necessità di una pronuncia del giudice. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come ciò possa accadere nel contesto di una controversia tributaria, evidenziando il ruolo della volontà delle parti nel porre fine alla lite.

I Fatti del Caso

Una società di gestione del risparmio aveva ricevuto un avviso di accertamento per la TASI relativa all’anno 2014 da parte di un Comune. La società aveva impugnato l’atto, ma il suo ricorso era stato rigettato sia in primo grado sia in appello dalla Commissione Tributaria Regionale.

Non arrendendosi, la società ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. Tuttavia, durante il corso del giudizio di legittimità, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo: le parti hanno raggiunto un accordo. La società contribuente ha provveduto al pagamento integrale di quanto richiesto dall’ente locale, comprese le spese processuali dei gradi precedenti, e ha formalmente rinunciato al ricorso pendente.

La Decisione della Corte e l’Estinzione del Giudizio

Di fronte all’istanza congiunta presentata da entrambe le parti, la Corte di Cassazione non ha potuto fare altro che prenderne atto. L’istanza, che integrava una rinuncia al ricorso da parte della società e un’accettazione da parte del Comune, ha determinato la cessazione della materia del contendere.

La Corte ha quindi dichiarato l’estinzione del giudizio. Questa decisione ha chiuso definitivamente il contenzioso senza entrare nel merito delle questioni giuridiche sollevate nel ricorso. La Corte ha inoltre disposto l’integrale compensazione delle spese di lite del giudizio di Cassazione, stabilendo che ciascuna parte dovesse sostenere i propri costi. Infine, ha precisato che nulla era dovuto per il contributo unificato, data la sopravvenuta causa di estinzione.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte si fonda sull’articolo 391 del codice di procedura civile. Questa norma disciplina proprio i casi di rinuncia al ricorso in Cassazione. La presentazione di un’istanza congiunta, in cui una parte rinuncia e l’altra accetta, manifesta in modo inequivocabile la volontà di porre fine alla controversia.

Il pagamento integrale della pretesa tributaria e delle spese ha rimosso l’oggetto stesso del contendere. Non avendo più alcun interesse a una pronuncia giurisdizionale, la prosecuzione del processo sarebbe stata inutile. La Corte, pertanto, applicando la legge, ha formalizzato la conclusione del procedimento attraverso la declaratoria di estinzione.

Le Conclusioni

Questo caso dimostra come la risoluzione di una controversia non debba necessariamente passare per una sentenza. L’accordo tra le parti è uno strumento fondamentale che può portare all’estinzione del giudizio in qualsiasi fase e grado. Per il contribuente, può rappresentare una via per chiudere una pendenza, magari evitando l’incertezza e i costi di un ulteriore grado di giudizio. Per l’ente impositore, garantisce l’incasso del tributo in tempi certi. La decisione della Cassazione, infine, sancisce il principio di economia processuale, evitando di impegnare risorse giurisdizionali per una lite che le stesse parti non hanno più interesse a coltivare.

Cosa significa ‘estinzione del giudizio’ in un processo tributario?
Significa che il processo si chiude ufficialmente senza una decisione nel merito, perché è venuto meno il motivo del contendere. Questo accade, ad esempio, quando le parti raggiungono un accordo.

Perché il giudizio è stato dichiarato estinto in questo specifico caso?
Il giudizio è stato estinto perché la società contribuente ha pagato l’intero importo del tributo e le spese legali dei gradi precedenti, rinunciando poi al ricorso in Cassazione. Il Comune, a sua volta, ha accettato la rinuncia.

Cosa ha deciso la Corte riguardo alle spese legali del giudizio di Cassazione?
La Corte ha deciso di compensare integralmente le spese. Questo significa che ogni parte ha dovuto sostenere i propri costi legali per il giudizio di Cassazione, senza che una dovesse rimborsare l’altra.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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