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Estinzione del giudizio: la Cassazione chiede lumi

Una contribuente salda parzialmente il suo debito fiscale tramite “saldo e stralcio” durante un ricorso in Cassazione. La Corte, notando che la richiesta di estinzione del giudizio non copre tutte le cartelle di pagamento contestate, emette un’ordinanza interlocutoria. Sospende la decisione finale e chiede alle parti chiarimenti sulla questione, mettendo di fatto la causa in attesa.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Estinzione del Giudizio Parziale: La Cassazione Prende Tempo

L’adesione a una definizione agevolata, come il “saldo e stralcio”, può portare all’estinzione del giudizio tributario in corso. Ma cosa accade se la definizione copre solo una parte dei debiti oggetto della controversia? Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha messo in pausa un procedimento proprio per fare luce su questo aspetto, dimostrando la necessità di chiarezza e completezza anche in fase di chiusura del contenzioso.

I Fatti del Caso: Dalle Cartelle Esattoriali alla Cassazione

Una contribuente impugnava un’intimazione di pagamento di oltre 74.000 euro, basata su diverse cartelle esattoriali per crediti di varia natura. La sua opposizione si concentrava in particolare su quattro cartelle di natura tributaria, di cui lamentava la mancata notifica.

Il percorso giudiziario è stato articolato:

1. Primo Grado: La Commissione Tributaria Provinciale respingeva il ricorso della contribuente.
2. Secondo Grado: La Commissione Tributaria Regionale, in parziale riforma, accoglieva l’appello della cittadina, dichiarando prescritti gli interessi e le sanzioni per quasi tutti gli anni contestati, ad eccezione di una cartella.

Contro questa decisione, l’Agente della Riscossione proponeva ricorso per cassazione, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte.

L’Impatto del “Saldo e Stralcio” e l’estinzione del giudizio

Durante il giudizio in Cassazione, si è verificato un evento significativo: la contribuente ha aderito alla procedura di “saldo e stralcio” prevista dalla Legge n. 145/2018 per estinguere i debiti portati da tre delle quattro cartelle oggetto del contendere. Dopo aver completato i pagamenti rateali, ha presentato un’istanza alla Corte chiedendo di dichiarare l’estinzione del giudizio per cessata materia del contendere, con compensazione delle spese legali.

Tuttavia, la richiesta presentava una criticità: non includeva una delle cartelle di pagamento originariamente contestate e ancora parte del ricorso. Questa omissione ha creato un’incertezza procedurale che la Corte ha ritenuto di dover risolvere prima di poter decidere.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, non ha deciso né il merito del ricorso dell’Agente della Riscossione né l’istanza di estinzione della contribuente. La motivazione di questa scelta risiede proprio nell’incompletezza della richiesta di estinzione. Poiché l’adesione alla definizione agevolata e la conseguente richiesta di chiusura del processo non riguardavano la totalità delle cartelle in discussione, la Corte ha ritenuto indispensabile acquisire maggiori informazioni.

Il provvedimento evidenzia che, prima di poter statuire, è necessario che le parti chiariscano la loro posizione sull’oggetto della richiesta di estinzione e, soprattutto, sullo status della cartella rimasta esclusa dalla procedura di “saldo e stralcio”. In sostanza, il giudice non può procedere “al buio” o per parti separate senza avere un quadro completo e definitivo della situazione debitoria e processuale. Per questo motivo, la Corte ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, concedendo alle parti un termine di 90 giorni per fornire i chiarimenti richiesti.

Le Conclusioni: Giudizio Sospeso in Attesa di Chiarimenti

L’ordinanza interlocutoria rappresenta un atto preparatorio alla decisione finale. La conclusione pratica è che il giudizio è sospeso. Questa decisione sottolinea un principio fondamentale del processo: la necessità di certezza e chiarezza. Quando una parte si avvale di strumenti deflattivi del contenzioso come il “saldo e stralcio”, è cruciale che l’ambito di applicazione di tali strumenti sia definito con precisione.

Un’istanza di estinzione parziale introduce una complessità che il giudice deve gestire con cautela per garantire una decisione giusta e coerente. La Corte, rinviando la causa, agisce in modo prudente per assicurarsi che ogni aspetto della controversia sia stato debitamente considerato prima di emettere una pronuncia definitiva sul ricorso o sull’estinzione stessa.

Cosa succede se un contribuente aderisce al “saldo e stralcio” per debiti che sono oggetto di un processo in Cassazione?
La parte può presentare un’istanza alla Corte per chiedere che venga dichiarata l’estinzione del giudizio relativamente ai debiti che sono stati definiti in via agevolata.

Perché la Cassazione non ha dichiarato subito l’estinzione parziale del giudizio?
Perché la richiesta della contribuente non copriva tutte le cartelle di pagamento oggetto del ricorso. La Corte ha quindi ritenuto necessario chiedere chiarimenti alle parti per comprendere l’esatto perimetro della richiesta di estinzione e lo status della cartella rimasta esclusa.

Qual è la decisione presa dalla Corte con questa ordinanza?
La Corte non ha preso una decisione finale, ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria. Con essa, ha rinviato la causa a nuovo ruolo (cioè l’ha sospesa) e ha ordinato alle parti di fornire le informazioni necessarie entro un termine di 90 giorni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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