LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Esenzione TOSAP: parcheggi in concessione e Cassazione

La Corte di Cassazione ha stabilito che una società che gestisce un’area di parcheggio a pagamento, annessa a un complesso sportivo datole in concessione da un Comune, è tenuta al pagamento della TOSAP. Secondo la Corte, l’esenzione TOSAP non si applica perché l’attività ha un fine di lucro e sottrae l’area all’uso pubblico generalizzato. Né la struttura del contratto come ‘project financing’ né la futura devoluzione gratuita degli impianti al Comune giustificano un’esenzione, in quanto la gestione del parcheggio rappresenta una tipica attività d’impresa.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 6 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione TOSAP per parcheggi in concessione: quando non si applica?

La gestione di aree pubbliche date in concessione a soggetti privati è una prassi comune, ma solleva spesso questioni fiscali complesse. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato il tema dell’esenzione TOSAP per una società che gestiva un parcheggio a pagamento annesso a un centro sportivo polifunzionale, chiarendo i limiti di tale agevolazione. La decisione sottolinea come il fine di lucro e la sottrazione dell’area all’uso collettivo siano elementi determinanti per l’applicazione della tassa.

I Fatti di Causa

Una società, concessionaria della gestione di un complesso sportivo comunale, riceveva un avviso di accertamento per il pagamento della TOSAP (Tassa per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche) relativo all’occupazione di un’area esterna adibita a parcheggio. La società impugnava l’atto, sostenendo di non essere tenuta al pagamento. Sia la Commissione Tributaria Provinciale che quella Regionale respingevano il ricorso, affermando che l’occupazione dell’area per finalità private ed economiche, con accesso a pagamento, sottraeva il bene all’uso pubblico e costituiva il presupposto per l’applicazione della tassa. La società decideva quindi di ricorrere in Cassazione, basando la sua difesa su diversi motivi, tra cui la presunta cessazione della materia del contendere e la violazione delle norme che prevedono specifiche ipotesi di esenzione.

I Motivi del Ricorso e l’Applicazione dell’Esenzione TOSAP

La società ricorrente ha invocato principalmente due cause di esenzione TOSAP previste dal D.Lgs. 507/1993:

1. Natura dell’accordo (art. 49, lett. a): La convenzione stipulata con il Comune era un project financing per la ristrutturazione e gestione del complesso. Secondo la società, le opere erano realizzate per conto del Comune, giustificando un’esenzione.
2. Devoluzione gratuita degli impianti (art. 49, lett. e): Il contratto prevedeva la restituzione gratuita dell’intero impianto al Comune alla fine della concessione.

La Corte ha rigettato entrambi gli argomenti, fornendo chiarimenti fondamentali sull’interpretazione delle norme tributarie in materia.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha confermato la decisione dei giudici di merito, rigettando il ricorso della società. Le motivazioni si basano su principi consolidati:

* Il presupposto della TOSAP: Il tributo è dovuto non solo quando si limita l’uso collettivo del suolo pubblico, ma anche in caso di un’utilizzazione particolare e vantaggiosa per il concessionario. La gestione di un parcheggio a pagamento, riservato ai clienti e finalizzato a generare un utile economico, costituisce una tipica attività d’impresa. Questo fine lucrativo è il cuore del presupposto impositivo e differenzia l’occupazione da un servizio pubblico indifferenziato.
Irrilevanza del Project Financing: La struttura contrattuale del project financing* non è, di per sé, una causa di esenzione. La tassa è dovuta per l’occupazione materiale dell’area a scopi economici, a prescindere dalle modalità finanziarie con cui è stata realizzata l’opera.
Limiti dell’esenzione per devoluzione gratuita: L’esenzione prevista dall’art. 49, lett. e) del D.Lgs. 507/1993 è specifica. Si applica quando il concessionario realizza nuovi impianti* adibiti a servizio pubblico che verranno poi trasferiti gratuitamente all’ente. Nel caso di specie, l’oggetto dell’imposizione era l’area esterna adibita a parcheggio, che non è stata ritenuta un “impianto adibito a servizio pubblico” ai fini della norma. Inoltre, la società si limitava a restituire un bene già di proprietà del Comune, seppur manutenuto e ristrutturato.

La Corte ha ribadito che il canone di concessione e la TOSAP sono due concetti distinti: il primo è il corrispettivo per l’uso speciale del bene, la seconda è una tassa dovuta per la sottrazione del bene all’uso pubblico.

Le Conclusioni

L’ordinanza della Cassazione offre un importante vademecum per gli operatori privati che gestiscono beni pubblici in concessione. La decisione chiarisce che l’esenzione TOSAP è un’eccezione che va interpretata restrittivamente. Qualsiasi attività svolta su suolo pubblico che, pur essendo inserita in un contesto di pubblica utilità, è gestita con criteri imprenditoriali e a scopo di lucro, integra il presupposto per l’applicazione della tassa. Le società concessionarie devono quindi valutare attentamente la natura della loro attività: se questa comporta una sottrazione dell’area all’uso collettivo e genera un vantaggio economico privato, il pagamento della TOSAP è, di norma, dovuto.

La gestione di un parcheggio a pagamento su un’area pubblica data in concessione è soggetta a TOSAP?
Sì, secondo la Corte di Cassazione. L’attività è considerata un’occupazione per finalità economiche private, che sottrae l’area all’uso pubblico generalizzato, integrando così il presupposto impositivo della tassa.

Un contratto di ‘project financing’ con un ente pubblico garantisce automaticamente l’esenzione dalla TOSAP?
No. La Corte ha chiarito che la forma contrattuale, come il ‘project financing’, non è di per sé sufficiente a giustificare un’esenzione fiscale. Ciò che rileva è la natura dell’occupazione, che in questo caso era finalizzata a un utile economico.

L’obbligo di restituire gratuitamente l’impianto al Comune a fine concessione esenta dal pagamento della TOSAP?
Non necessariamente. L’esenzione per devoluzione gratuita (art. 49, lett. e, D.Lgs. 507/1993) si applica a condizioni specifiche, come la realizzazione di nuovi impianti adibiti a servizio pubblico. Nel caso esaminato, l’area parcheggio non è stata considerata tale e la società si limitava a restituire un bene già di proprietà comunale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati