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Esenzione IMU terreni agricoli: la dichiarazione serve?

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, ha rinviato alla pubblica udienza la decisione sulla necessità della dichiarazione IMU per ottenere l’esenzione sui terreni agricoli. Il caso riguarda alcuni coltivatori diretti ai quali un Comune aveva negato l’agevolazione per l’anno 2016 a causa della mancata presentazione della dichiarazione. La Corte ha ritenuto la questione di particolare importanza e meritevole di un approfondimento per garantire un’interpretazione uniforme della legge, data l’evoluzione giurisprudenziale che tende ad attenuare l’obbligo dichiarativo quando l’ente impositore è già a conoscenza dei fatti.

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Pubblicato il 7 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU Terreni Agricoli: La Dichiarazione è Sempre Obbligatoria?

La questione dell’esenzione IMU terreni agricoli per i coltivatori diretti torna al centro del dibattito giurisprudenziale. Un’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione ha rimesso alla pubblica udienza la decisione su un punto cruciale: per beneficiare dell’agevolazione fiscale, è sempre indispensabile presentare una specifica dichiarazione al Comune, anche quando quest’ultimo è già a conoscenza dei presupposti? Questa decisione segnala l’importanza del tema e la necessità di un chiarimento definitivo.

I Fatti di Causa

La controversia nasce da sei avvisi di accertamento con cui un Comune richiedeva il pagamento dell’IMU per l’anno di imposta 2016 a un gruppo di contribuenti, comproprietari di alcuni terreni. I contribuenti sostenevano di avere diritto all’esenzione in quanto coltivatori diretti che possedevano e conducevano direttamente i fondi. Ritenevano quindi di non dover versare l’imposta richiesta dall’ente locale.

La Decisione della Commissione Tributaria Regionale

In secondo grado, la Commissione Tributaria Regionale aveva dato torto ai contribuenti. Secondo i giudici regionali, l’esenzione era subordinata alla presentazione di una dichiarazione che attestasse le ragioni dell’agevolazione. La corte riteneva tale adempimento necessario perché la conduzione diretta del terreno è un dato fattuale noto solo al contribuente e non necessariamente al Comune, e per sua natura può variare nel tempo. In assenza di tale dichiarazione, l’agevolazione non poteva essere concessa.

I Motivi del Ricorso e la questione dell’Esenzione IMU terreni agricoli

Contro la decisione regionale, i contribuenti hanno proposto ricorso in Cassazione, basandolo su due motivi principali:
1. Violazione di legge: Hanno sostenuto che la normativa di riferimento (Legge n. 208/2015) non prevede alcun obbligo dichiarativo a pena di decadenza per i terreni coltivati direttamente dal possessore.
2. Omessa pronuncia: Hanno lamentato che i giudici d’appello non avevano considerato un loro specifico motivo di gravame, ovvero che il Comune era già a conoscenza della loro condizione di coltivatori diretti, avendo essi già beneficiato in passato di riduzioni sull’imposta ICI per gli stessi motivi.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte non ha deciso la controversia nel merito ma ha emesso un’ordinanza interlocutoria, riconoscendo la rilevanza decisoria della questione. I giudici hanno evidenziato come la giurisprudenza stia attraversando un’evoluzione verso un'”attenuazione” dell’obbligo dichiarativo, specialmente quando l’amministrazione comunale è già a conoscenza dei fatti che danno diritto all’agevolazione.

Il Collegio ha ritenuto che la questione sull’obbligatorietà della dichiarazione per l’esenzione IMU terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti assuma un’indubbia “valenza nomofilattica”, cioè la sua risoluzione è fondamentale per garantire un’applicazione uniforme della legge sull’intero territorio nazionale. La natura del presupposto (essere coltivatore diretto iscritto nella previdenza agricola) e la sua presunta notorietà al Comune rendono il dibattito complesso e meritevole di un esame approfondito.

Le Conclusioni

In conclusione, la Corte di Cassazione ha deciso di rinviare la causa a una nuova udienza, questa volta pubblica, per una trattazione più approfondita. Questa scelta sottolinea l’incertezza normativa e la necessità di stabilire un principio di diritto chiaro e definitivo. La futura sentenza sarà di fondamentale importanza per migliaia di agricoltori e per le amministrazioni comunali, poiché chiarirà una volta per tutte i confini dell’obbligo dichiarativo in materia di esenzioni IMU.

Per ottenere l’esenzione IMU sui terreni agricoli, è sempre necessario presentare una dichiarazione?
La Corte di Cassazione non ha ancora fornito una risposta definitiva. Con questa ordinanza, ha riconosciuto l’esistenza di un importante dibattito giuridico sulla questione e ha rinviato il caso a una pubblica udienza per una decisione finale.

Qual era l’argomento principale dei contribuenti?
I contribuenti sostenevano che la normativa di riferimento non impone un obbligo di dichiarazione per l’esenzione sui terreni da loro direttamente coltivati. Inoltre, affermavano che il Comune era già a conoscenza della loro qualifica di coltivatori diretti, avendo essi goduto di agevolazioni simili negli anni precedenti.

Cosa significa che la Corte ha emesso un’ordinanza interlocutoria?
Significa che il giudizio non è concluso. La Corte ha ritenuto la questione così importante e incerta da non poterla decidere con una procedura semplificata. Ha quindi sospeso la decisione per permettere un esame più approfondito in una pubblica udienza, al termine della quale verrà emessa la sentenza definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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