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Esenzione IMU sisma: quando è esclusa l’agevolazione

Una società ha richiesto l’esenzione IMU sisma per il proprio immobile, sostenendo un’inagibilità parziale a seguito del terremoto del 2012. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, confermando le decisioni dei gradi precedenti. La Corte ha chiarito che l’agevolazione fiscale richiede la distruzione dell’edificio o, in alternativa, una formale ordinanza sindacale di sgombero che ne attesti l’inagibilità totale o parziale. In assenza di tale provvedimento e di una prova certa del nesso causale tra sisma e inagibilità, l’esenzione non può essere concessa.

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Pubblicato il 4 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU Sisma: Inagibilità Parziale Non Basta Senza Ordinanza di Sgombero

L’esenzione IMU sisma è una misura di sostegno fondamentale per i proprietari di immobili danneggiati da eventi calamitosi. Tuttavia, il diritto a tale agevolazione non è automatico e dipende da presupposti ben precisi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito i confini applicativi della norma, specificando che la semplice inagibilità parziale di un immobile non è sufficiente se non accompagnata da un formale provvedimento di sgombero emesso dall’autorità comunale.

I Fatti del Caso

Una società proprietaria di un immobile industriale, situato in uno dei comuni colpiti dal sisma del 2012 in Emilia-Romagna, ha impugnato un avviso di accertamento IMU per l’annualità 2012. La società sosteneva di avere diritto all’esenzione prevista dalla normativa emergenziale (d.l. n. 74/2012), a causa dei danni subiti dalla struttura.

In particolare, una consulenza tecnica d’ufficio (CTU) aveva rilevato l’inagibilità di una parte del complesso immobiliare (Blocco 1), attribuendola però alla “cattiva tenuta del controsoffitto” pur in un contesto di danni sismici. Un’altra parte dell’edificio (Blocco 2) presentava danni da terremoto, ma non tali da comprometterne l’agibilità. Nonostante ciò, la società riteneva che l’inagibilità parziale dovesse giustificare l’esenzione per l’intero immobile.

La Decisione nei Gradi di Merito

Sia la Commissione Tributaria di primo grado che la Commissione Tributaria Regionale dell’Emilia-Romagna avevano respinto le pretese della società. I giudici di merito hanno concluso che non sussistevano i presupposti di legge per l’applicazione dell’esenzione. La norma, infatti, non prevede una generalizzata esenzione per tutti gli immobili nei comuni colpiti, ma la riserva ai soli fabbricati distrutti o oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale, emesse entro un termine specifico (30 novembre 2012). Inoltre, la CTU aveva escluso la sussistenza di un nesso di causalità diretto tra il sisma e l’inagibilità conclamata, requisito fondamentale per beneficiare dello sgravio fiscale.

L’Ordinanza della Cassazione e la corretta applicazione dell’esenzione IMU sisma

La società ha quindi proposto ricorso per cassazione, denunciando un’errata applicazione della legge. La Suprema Corte, tuttavia, ha dichiarato i motivi di ricorso inammissibili, confermando la decisione impugnata e condannando la ricorrente al pagamento delle spese legali.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha sviluppato il suo ragionamento su due pilastri fondamentali.

In primo luogo, ha sottolineato la natura eccezionale della norma sull’esenzione IMU sisma. Tale “ratio” normativa è volta a compensare la totale inutilizzabilità di un immobile distrutto o sgomberato. Di conseguenza, è logicamente inconcepibile che un contribuente possa beneficiare di un vantaggio fiscale pur mantenendo il godimento, totale o parziale, del fabbricato. L’esenzione presuppone una “inutilizzazione di fatto” che, nel caso di specie, non era stata provata.

In secondo luogo, i giudici hanno evidenziato una carenza probatoria decisiva: l’assenza di un’ordinanza sindacale di sgombero. La legge richiede espressamente questo atto formale come titolo per l’esenzione in caso di inagibilità. La ricorrente non ha mai menzionato l’esistenza di tale provvedimento, alludendo genericamente a una “chiusura del blocco inagibile” da parte dei Vigili del Fuoco, atto che non può sostituire l’ordinanza del sindaco.

La Corte ha inoltre qualificato il ricorso come un tentativo di riesaminare nel merito gli accertamenti di fatto compiuti dal giudice precedente, attività preclusa nel giudizio di legittimità. La valutazione della CTU, secondo cui l’inagibilità non era direttamente e unicamente causata dal sisma, era un accertamento di fatto insindacabile in Cassazione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza consolida un principio chiave in materia di agevolazioni fiscali post-calamità: i requisiti previsti dalla legge devono essere interpretati in modo rigoroso. Per ottenere l’esenzione IMU a seguito di un sisma, non basta dimostrare un danno o un’inagibilità parziale. È indispensabile che sussista una delle due condizioni alternative previste dalla norma: la distruzione completa dell’immobile oppure l’emissione di una formale ordinanza sindacale di sgombero per inagibilità. In assenza di questi presupposti formali e sostanziali, il diritto all’esenzione non sorge, e l’imposta resta dovuta.

È sufficiente un danno parziale a un immobile per ottenere l’esenzione IMU prevista per le zone terremotate?
No. Secondo la Corte di Cassazione, la semplice inagibilità parziale non è sufficiente. L’esenzione è concessa solo se l’immobile è distrutto oppure se è stato oggetto di una formale ordinanza sindacale di sgombero a causa di inagibilità totale o parziale.

L’esenzione IMU sisma si applica se non c’è una formale ordinanza di sgombero del Sindaco?
No. La sentenza chiarisce che l’ordinanza sindacale di sgombero è un requisito formale indispensabile per ottenere l’esenzione quando l’immobile non è completamente distrutto. Un semplice verbale dei Vigili del Fuoco o altre comunicazioni non sono sufficienti a sostituirla.

Cosa deve dimostrare il contribuente per beneficiare dell’esenzione IMU per inagibilità post-sisma?
Il contribuente deve dimostrare l’esistenza di una delle due condizioni previste dalla legge: la distruzione dell’immobile o l’emissione di un’ordinanza sindacale di sgombero per inagibilità entro i termini stabiliti dalla normativa. Inoltre, deve essere provato il nesso di causalità tra l’evento sismico e l’inagibilità che ha portato all’emissione dell’ordinanza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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