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Esenzione IMU immobili merce: dichiarazione obbligatoria

La Corte di Cassazione ha stabilito che l’esenzione IMU per gli immobili merce è subordinata alla presentazione di un’apposita dichiarazione, a pena di decadenza. L’ordinanza chiarisce che la normativa del 2019 non ha abrogato l’obbligo previsto da una legge del 2013, rendendo la dichiarazione un presupposto indispensabile e non un mero adempimento formale. Di conseguenza, è stato accolto il ricorso dell’ente impositore e respinta la pretesa della società costruttrice che aveva omesso la dichiarazione.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU Immobili Merce: La Cassazione Conferma l’Obbligo di Dichiarazione

L’esenzione IMU immobili merce è un tema di grande interesse per le imprese costruttrici, ma è subordinata a precisi adempimenti formali. Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: senza la presentazione dell’apposita dichiarazione IMU, il beneficio fiscale non può essere concesso. Questa decisione chiarisce che le modifiche legislative introdotte nel 2019 non hanno eliminato questo requisito, che rimane un presupposto essenziale a pena di decadenza.

I Fatti di Causa: La Contesa sull’IMU

Una società di costruzioni si era vista recapitare alcuni avvisi di accertamento da parte di un Comune per il mancato pagamento dell’IMU relativa a diverse unità immobiliari invendute, i cosiddetti “immobili merce”. L’impresa sosteneva di avere diritto all’esenzione prevista dalla legge. In prima istanza, la Commissione Tributaria Provinciale aveva accolto solo parzialmente il ricorso, respingendo la pretesa di esenzione proprio a causa della mancata presentazione della dichiarazione richiesta dalla normativa.

La Decisione della Commissione Tributaria Regionale

In secondo grado, la Commissione Tributaria Regionale (CTR) aveva ribaltato la decisione, accogliendo il gravame della società. Secondo la CTR, la legge n. 160 del 2019, nel riformare la disciplina dell’IMU, avrebbe eliminato la necessità di presentare la dichiarazione “a pena di decadenza” per beneficiare dell’esenzione. La CTR aveva inoltre valorizzato il fatto che la società avesse comunicato la fine dei lavori e presentato dichiarazioni integrative, ritenendo questi atti sufficienti a manifestare la volontà di usufruire del beneficio.

Il Ricorso in Cassazione per l’esenzione IMU immobili merce

L’Ente impositore, non condividendo la lettura della CTR, ha proposto ricorso per cassazione, lamentando la violazione e falsa applicazione delle norme che regolano l’esenzione IMU immobili merce (in particolare l’art. 2, comma 5-bis, del d.l. n. 102 del 2013 e l’art. 1, comma 769, della legge n. 160 del 2019). Il punto centrale del ricorso era se l’omissione della dichiarazione costituisse un semplice adempimento formale superabile o un presupposto indispensabile per l’accesso al beneficio fiscale.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Comune, fornendo un’interpretazione chiara e rigorosa della normativa. I giudici hanno affermato che la presentazione della dichiarazione è una condizione necessaria per ottenere l’esenzione, un obbligo previsto a pena di decadenza.

I punti chiave della motivazione sono i seguenti:
1. Nessuna Abrogazione Tacita: La legge n. 160/2019 non ha abrogato, neanche implicitamente, la norma precedente (art. 2, comma 5-bis, D.L. 102/2013) che impone la presentazione della dichiarazione. Le due disposizioni non sono incompatibili e l’obbligo dichiarativo permane.
2. Natura della Dichiarazione: La dichiarazione non è una mera formalità. È la condizione che permette al Comune di verificare la sussistenza dei requisiti per l’esenzione. Il fatto che l’ente sia a conoscenza dell’edificazione degli immobili (avendo rilasciato il permesso di costruire) non è sufficiente a sostituire questo adempimento specifico.
3. Interpretazione Stretta delle Norme di Agevolazione: Le norme che prevedono esenzioni e agevolazioni fiscali sono di stretta interpretazione e non ammettono interpretazioni analogiche o estensive. Se la legge subordina un beneficio a un adempimento, quest’ultimo non può essere considerato superfluo.
4. Irrilevanza del Principio del ‘Favor Rei’: La Corte ha precisato che la nuova disciplina del 2019, anche se potenzialmente più favorevole, non può essere applicata retroattivamente al caso in esame (relativo all’anno 2015), poiché il principio del favor rei si applica solo alle sanzioni tributarie e non alle norme impositive.

Le Conclusioni: Nessuna Esenzione Senza Dichiarazione

In conclusione, la Corte di Cassazione ha cassato la sentenza della CTR e, decidendo nel merito, ha rigettato il ricorso originario della società contribuente. La pronuncia consolida l’orientamento secondo cui l’esenzione IMU immobili merce è indissolubilmente legata a un onere dichiarativo. Le imprese costruttrici devono quindi prestare la massima attenzione a questo adempimento, poiché la sua omissione comporta la perdita definitiva del beneficio fiscale, senza possibilità di sanatoria.

È possibile ottenere l’esenzione IMU per gli “immobili merce” senza presentare l’apposita dichiarazione?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che la presentazione della dichiarazione IMU è una condizione necessaria e un obbligo previsto a pena di decadenza per poter beneficiare dell’esenzione.

La legge n. 160 del 2019 ha eliminato l’obbligo di presentare la dichiarazione IMU per i beni merce?
No, secondo la Corte, la legge n. 160 del 2019 non ha abrogato, neanche tacitamente, l’art. 2, comma 5-bis del D.L. n. 102 del 2013, che prevede l’obbligo di presentazione della dichiarazione per l’esonero.

Il fatto che il Comune sia a conoscenza della costruzione degli immobili sostituisce la necessità di presentare la dichiarazione IMU?
No, la Corte ha chiarito che la conoscenza dei fatti da parte del Comune non può sostituire la presentazione della dichiarazione, che rimane un adempimento formale indispensabile per ottenere il beneficio fiscale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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