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Esenzione IMU immobili merce: dichiarazione decisiva

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di una società immobiliare contro un avviso di accertamento IMU. L’impresa aveva omesso di presentare la dichiarazione necessaria per ottenere l’esenzione IMU immobili merce, sostenendo che il Comune fosse già a conoscenza della destinazione degli immobili. La Corte ha stabilito che la dichiarazione è un onere formale inderogabile, a pena di decadenza dal beneficio, e che la conoscenza aliunde dell’ente non è sufficiente. È stata inoltre esclusa l’incertezza normativa come causa di non applicabilità delle sanzioni.

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Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU Immobili Merce: la Dichiarazione è Obbligatoria, lo Conferma la Cassazione

L’esenzione IMU immobili merce è un’agevolazione fondamentale per le imprese di costruzione, ma il suo ottenimento è subordinato a requisiti formali precisi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale: per beneficiare dell’esenzione, la presentazione di un’apposita dichiarazione è un adempimento non solo necessario, ma inderogabile. Vediamo insieme i dettagli del caso e le importanti conclusioni della Suprema Corte.

I Fatti del Caso: La Controversia sull’IMU

Una società immobiliare ha impugnato un avviso di accertamento IMU emesso da un Comune per l’annualità 2015. L’impresa sosteneva di avere diritto all’esenzione prevista per i cosiddetti “immobili merce”, ovvero i fabbricati costruiti e destinati alla vendita, fintanto che non vengano locati.

Tuttavia, la società non aveva presentato la specifica dichiarazione richiesta dalla normativa per attestare il possesso dei requisiti. Di fronte al Fisco, l’azienda ha articolato la propria difesa su tre punti principali:

1. Violazione del contraddittorio preventivo: l’atto di accertamento sarebbe stato illegittimo perché emesso senza un dialogo preliminare con l’azienda.
2. Irrilevanza della dichiarazione omessa: il Comune era già a conoscenza della natura degli immobili (destinati alla vendita) tramite altre vie, come i permessi di costruire.
3. Incertezza normativa: le sanzioni non dovevano essere applicate a causa della presunta poca chiarezza delle norme sull’esenzione, introdotte l’anno precedente.

La controversia, dopo i primi due gradi di giudizio sfavorevoli all’impresa, è giunta all’attenzione della Corte di Cassazione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha rigettato integralmente il ricorso della società, confermando la legittimità dell’avviso di accertamento e condannando l’impresa al pagamento delle spese legali. La decisione si basa su un’analisi rigorosa di ciascuno dei motivi di ricorso, fornendo chiarimenti essenziali per tutti gli operatori del settore.

Le Motivazioni: Analisi dei Punti Chiave

L’ordinanza della Corte si sofferma su tre aspetti fondamentali del diritto tributario, le cui implicazioni vanno oltre il singolo caso.

Il Contraddittorio Preventivo nei Tributi non Armonizzati

La Corte ha chiarito che l’obbligo generale di un contraddittorio preventivo, prima dell’emissione di un atto impositivo, vige principalmente per i cosiddetti “tributi armonizzati” (come l’IVA), per derivazione dal diritto europeo. Per i tributi “non armonizzati”, come l’IMU, tale obbligo sussiste solo nei casi specificamente previsti dalla legge nazionale, ad esempio a seguito di accessi, ispezioni o verifiche fiscali nei locali dell’impresa. Nel caso di specie, trattandosi di un accertamento basato su dati già in possesso dell’ente, non era richiesto alcun confronto preliminare.

L’Onere della Dichiarazione per l’Esenzione IMU Immobili Merce

Questo è il cuore della decisione. I giudici hanno affermato con forza che la normativa sull’esenzione IMU immobili merce subordina il beneficio alla presentazione di un’apposita dichiarazione, da effettuarsi “a pena di decadenza”. Ciò significa che l’omissione di questo adempimento formale comporta la perdita automatica e insanabile del diritto all’agevolazione.

È irrilevante che l’ente impositore potesse essere a conoscenza della situazione degli immobili attraverso altre fonti. Le norme che prevedono esenzioni e agevolazioni fiscali sono di stretta interpretazione e non ammettono deroghe o equipollenti. La dichiarazione non è una mera formalità, ma l’atto con cui il contribuente manifesta la volontà di avvalersi del beneficio e attesta ufficialmente la sussistenza dei requisiti.

L’Insussistenza dell’Incertezza Normativa

Infine, la Corte ha respinto la tesi dell’incertezza normativa. Sebbene tale condizione possa, in alcuni casi, giustificare l’annullamento delle sanzioni, essa deve essere “oggettiva”, cioè derivare da una reale e insuperabile ambiguità del testo di legge. Nel caso in esame, la normativa sull’esenzione IMU e sull’obbligo dichiarativo è stata ritenuta chiara e inequivocabile sin dalla sua entrata in vigore, avvenuta l’anno precedente a quello oggetto di accertamento. Non sussistevano quindi le condizioni per disapplicare le sanzioni.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche per le Imprese

La pronuncia della Cassazione è un monito per tutte le imprese, in particolare quelle del settore immobiliare e delle costruzioni. Emerge con chiarezza che nel diritto tributario la forma è sostanza. Per beneficiare di agevolazioni ed esenzioni, è indispensabile adempiere scrupolosamente a tutti gli oneri formali previsti dalla legge, come la presentazione di specifiche dichiarazioni. Confidare sulla presunta conoscenza dei fatti da parte dell’amministrazione finanziaria è un errore che può costare caro, determinando la perdita del beneficio fiscale e l’applicazione di sanzioni.

È possibile ottenere l’esenzione IMU per gli ‘immobili merce’ senza presentare l’apposita dichiarazione fiscale?
No, la Corte di Cassazione ha stabilito che la presentazione della dichiarazione è un onere formale previsto a pena di decadenza. La sua omissione comporta la perdita del beneficio, anche se il Comune fosse a conoscenza della destinazione degli immobili tramite altre vie.

L’ente locale è sempre obbligato ad avviare un dialogo con il contribuente prima di emettere un avviso di accertamento IMU?
No. L’obbligo generalizzato di contraddittorio preventivo vale per i tributi armonizzati a livello europeo. Per tributi non armonizzati come l’IMU, tale obbligo sussiste solo in casi specifici previsti dalla legge, come dopo un’ispezione fisica, non per accertamenti basati su dati documentali.

Si possono evitare le sanzioni se una norma fiscale appare poco chiara?
Sì, ma solo in presenza di una ‘incertezza normativa oggettiva’, ovvero quando il testo di legge è realmente ambiguo o contraddittorio. Nel caso specifico dell’esenzione IMU per gli immobili merce, la Corte ha ritenuto che la normativa fosse sufficientemente chiara, escludendo quindi la possibilità di annullare le sanzioni per questo motivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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