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Esenzione IMU e aiuti di Stato: la Cassazione rinvia

Una controversia sull’esenzione IMU per un istituto religioso arriva in Cassazione. Il Comune contesta l’esenzione concessa per gli anni 2010 e 2011. La Suprema Corte, riconoscendo la complessità della questione in relazione alle norme europee sugli aiuti di Stato e a una recente decisione della Commissione Europea, ha deciso di non emettere una sentenza definitiva. Invece, ha rinviato il caso a una pubblica udienza per approfondire il dibattito sull’esenzione IMU e le sue implicazioni, sottolineando l’importanza della questione per l’uniforme interpretazione della legge.

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Pubblicato il 13 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU per Enti Non Commerciali: La Cassazione Fa il Punto sugli Aiuti di Stato

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza interlocutoria in esame, ha messo in pausa una decisione cruciale riguardante l’esenzione IMU per gli enti non commerciali, evidenziando le complesse intersezioni tra la normativa fiscale nazionale e il diritto europeo sugli aiuti di Stato. La questione è stata ritenuta di tale importanza da richiedere un approfondimento in pubblica udienza, un segnale della portata che la futura sentenza avrà per innumerevoli enti in tutta Italia.

I Fatti di Causa

La vicenda nasce da avvisi di accertamento IMU per gli anni 2010 e 2011, notificati da un Comune a un istituto religioso per un immobile di sua proprietà. L’istituto ha impugnato tali avvisi, ottenendo ragione in secondo grado, dove la Commissione Tributaria Regionale ha annullato gli accertamenti e confermato il diritto all’esenzione.

Contro questa decisione, il Comune ha proposto ricorso per cassazione, basato su sette motivi. L’istituto religioso si è difeso con un controricorso e ha, a sua volta, presentato un ricorso incidentale contestando la compensazione delle spese legali decisa dai giudici d’appello.

La Decisione della Cassazione: Un Rinvio Strategico sull’esenzione IMU

La Suprema Corte non è entrata nel merito della controversia. Ha invece emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo per la fissazione di un’udienza pubblica. Questa scelta procedurale non è una semplice posticipazione, ma una decisione strategica per affrontare una questione giuridica di notevole rilevanza.

Il Collegio ha ritenuto indispensabile un dibattito più ampio e approfondito, che coinvolga anche la Procura Generale presso la Corte, per sviscerare tutti gli aspetti di una tematica che tocca interessi sociali ed economici di vasta portata.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione di rinvio risiede nella cosiddetta “rilevanza nomofilattica” della questione. La Corte ha riconosciuto che il tema dell’esenzione IMU per gli immobili degli enti non commerciali non può essere risolto senza considerare attentamente la disciplina europea sugli aiuti di Stato.

Un elemento di novità fondamentale è rappresentato dalla decisione della Commissione Europea del 3 marzo 2023, relativa agli aiuti di Stato concessi sotto forma di esenzione fiscale (regime ‘de minimis’). Questa decisione, insieme a una nuova normativa nazionale in fase di approvazione (il D.L. n. 131 del 2024), introduce nuovi parametri interpretativi che devono essere attentamente valutati.

La Corte ha quindi evidenziato la necessità di esaminare:

1. La compatibilità dell’esenzione fiscale nazionale con il divieto di aiuti di Stato sancito dal diritto dell’Unione Europea.
2. L’impatto della recente decisione della Commissione Europea sul caso specifico e su casi analoghi.
3. Le conseguenze delle nuove norme interne che recepiscono tali principi.

La complessità e le potenziali ricadute applicative su vasti ambiti sociali ed economici hanno spinto i giudici a optare per la massima ponderazione, demandando la discussione alla sede più solenne dell’udienza pubblica.

Conclusioni

L’ordinanza della Corte di Cassazione segna un momento di riflessione cruciale sul tema dell’esenzione IMU per gli enti non commerciali. Rinviando la decisione, la Corte non solo prende tempo, ma prepara il terreno per una sentenza che avrà un valore di precedente fondamentale. La decisione finale dovrà bilanciare il diritto nazionale con i principi inderogabili del diritto europeo, definendo con chiarezza i confini entro cui le agevolazioni fiscali per il terzo settore possono essere considerate legittime. Per gli enti interessati, si apre un periodo di attesa, nella consapevolezza che l’esito di questo giudizio potrebbe ridefinire in modo significativo il quadro normativo di riferimento.

Perché la Corte di Cassazione ha rinviato la decisione sul caso?
La Corte ha rinviato la causa a una nuova udienza pubblica a causa della rilevanza nomofilattica della questione, ovvero della sua importanza per garantire un’interpretazione uniforme della legge. Ha ritenuto necessario un approfondimento in considerazione delle nuove norme e delle questioni interpretative sorte in relazione alla disciplina europea sugli aiuti di Stato, che hanno ampie ricadute sociali ed economiche.

Qual è l’elemento nuovo che ha influenzato la decisione della Corte?
Un elemento cruciale è la decisione della Commissione Europea n. 2103 del 3 marzo 2023, relativa agli aiuti di Stato ‘de minimis’. Questa decisione, insieme a un decreto legge nazionale in fase di conversione, introduce nuovi profili giuridici che necessitano di un’attenta valutazione per determinare la compatibilità dell’esenzione IMU con il diritto dell’Unione Europea.

Cosa accadrà ora nel processo?
La causa verrà iscritta nuovamente a ruolo per fissare un’udienza pubblica. Durante questa udienza, le parti, con il contributo della Procura Generale, potranno discutere approfonditamente le complesse questioni giuridiche sollevate, permettendo alla Corte di giungere a una decisione ponderata che tenga conto di tutti gli elementi normativi e interpretativi, sia nazionali che europei.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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