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Esenzione IMU beni merce: la dichiarazione specifica

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di una società costruttrice che richiedeva l’esenzione IMU per i beni merce, ovvero gli immobili invenduti. La decisione si fonda sulla mancata presentazione di una specifica dichiarazione, richiesta dalla legge a pena di decadenza. La Corte ha chiarito che la semplice iscrizione degli immobili in bilancio come “beni merce” e la presentazione della dichiarazione IMU ordinaria non sono sufficienti per ottenere il beneficio fiscale, sottolineando l’importanza dell’adempimento formale per l’esenzione IMU beni merce.

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Pubblicato il 19 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU Beni Merce: Perché la Dichiarazione Specifica è Indispensabile

L’esenzione IMU beni merce rappresenta un’agevolazione fiscale cruciale per le imprese edili, ma il suo ottenimento è subordinato a requisiti formali precisi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito con forza un principio fondamentale: per beneficiare dell’esenzione, non basta che gli immobili siano destinati alla vendita, ma è necessario presentare un’apposita e specifica dichiarazione. Analizziamo insieme questa importante decisione per comprendere gli obblighi a carico delle imprese.

I Fatti del Caso: Una Richiesta di Esenzione Respinta

Una società di costruzioni si è vista recapitare un avviso di rettifica dal Comune per il pagamento dell’IMU relativa all’anno 2017 su alcuni immobili di sua proprietà. La società riteneva di avere diritto all’esenzione in quanto tali fabbricati erano “beni merce”, ovvero costruiti e destinati alla vendita, e non ancora locati.

Dopo aver perso in secondo grado presso la Commissione Tributaria Regionale, l’impresa ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che i giudici di merito avessero errato nel non riconoscere il suo diritto all’agevolazione.

Le Doglianze della Società e l’esenzione IMU beni merce

Il ricorso della società si basava principalmente su due motivi:

1. Carenza di motivazione dell’avviso di rettifica: L’impresa lamentava che l’atto del Comune non fosse adeguatamente motivato, non specificando le modalità di calcolo della pretesa tributaria né tenendo conto dei versamenti già effettuati.
2. Omesso esame di un fatto decisivo: Secondo la ricorrente, i giudici non avevano considerato prove decisive come l’indicazione degli immobili in bilancio quali beni merce, le dichiarazioni IMU ordinarie e i relativi pagamenti. Questi elementi, a suo dire, dimostravano il possesso di tutti i requisiti per ottenere l’esenzione.

L’Analisi della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha respinto integralmente il ricorso, fornendo chiarimenti essenziali sull’applicazione della normativa relativa all’esenzione IMU beni merce.

Il Rigetto del Primo Motivo: la Motivazione dell’Avviso

I giudici supremi hanno ritenuto infondato il primo motivo, affermando che la motivazione dell’atto impositivo era sufficiente. La Corte ha precisato che l’atto era stato correttamente sottoscritto dal funzionario responsabile e che non vi era alcun obbligo di allegare la delibera comunale a monte, trattandosi di un atto a carattere generale.

Il Cuore della Decisione: la Necessità della Dichiarazione Specifica

È sul secondo motivo che la Corte si è soffermata con maggiore attenzione, cogliendo l’occasione per ribadire un punto cardine della disciplina. La legge (in particolare l’art. 2 del D.L. 102/2013) stabilisce che per beneficiare dell’esenzione, il soggetto passivo deve presentare, a pena di decadenza, un’apposita dichiarazione utilizzando un modello ministeriale.

Con questa dichiarazione, l’impresa attesta il possesso dei requisiti (immobili costruiti dall’impresa, destinati alla vendita e non locati) e indica gli identificativi catastali degli immobili per i quali si chiede il beneficio.

le motivazioni

La motivazione della Corte è netta: l’iscrizione degli immobili in bilancio come “beni merce”, sebbene sia un presupposto necessario, non è di per sé sufficiente a garantire l’esenzione. Allo stesso modo, la presentazione della dichiarazione IMU ordinaria e dei relativi versamenti F24 non può sostituire l’obbligo di presentare la specifica dichiarazione prevista per i beni merce. La società ricorrente ha commesso l’errore di confondere questi adempimenti, che hanno finalità diverse. La dichiarazione specifica per i beni merce è un onere formale il cui mancato assolvimento comporta la perdita irrimediabile del beneficio fiscale per l’annualità di riferimento. Il motivo del ricorso è stato quindi giudicato non autosufficiente, poiché non dimostrava l’avvenuta presentazione di tale specifica dichiarazione, unico elemento che avrebbe potuto inficiare la decisione dei giudici di merito.

le conclusioni

Questa ordinanza conferma un orientamento consolidato e invia un messaggio chiaro alle imprese del settore edile: per ottenere l’esenzione IMU sui beni merce è indispensabile rispettare scrupolosamente gli adempimenti formali previsti dalla legge. La sola condizione sostanziale (la natura di “bene merce” dell’immobile) non basta. È fondamentale presentare la dichiarazione specifica entro i termini, utilizzando il modello ministeriale, per non vedersi precludere l’accesso a un’agevolazione di notevole importanza economica. La sentenza sottolinea l’importanza di una consulenza fiscale attenta e precisa per navigare correttamente gli obblighi dichiarativi e tutelare i propri diritti.

È sufficiente indicare un immobile come “bene merce” nel bilancio aziendale per ottenere l’esenzione IMU?
No. Secondo la Corte di Cassazione, l’iscrizione in bilancio è un presupposto necessario ma non sufficiente. È indispensabile presentare anche un’apposita dichiarazione formale.

Quale documento è obbligatorio presentare per beneficiare dell’esenzione IMU per i beni merce?
È obbligatorio presentare, a pena di decadenza, una specifica dichiarazione, utilizzando il modello ministeriale predisposto, con la quale si attesta il possesso dei requisiti e si indicano gli identificativi catastali degli immobili interessati.

La presentazione della dichiarazione IMU ordinaria e dei relativi pagamenti F24 sostituisce la dichiarazione specifica per l’esenzione?
No. La Corte ha chiarito che la società ricorrente ha erroneamente identificato la dichiarazione IMU ordinaria con la specifica dichiarazione richiesta per i beni merce. Si tratta di due adempimenti distinti e la presentazione della prima non sostituisce l’obbligo di presentare la seconda.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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