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Esenzione ICI società agricola: quando è negata?

Un comune ha negato l’esenzione ICI a una società agricola perché il suo statuto prevedeva, oltre all’agricoltura, anche attività di compravendita immobiliare. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14766/2024, ha confermato la decisione, stabilendo che per beneficiare dell’esenzione ICI società agricola, l’oggetto sociale deve essere dedicato esclusivamente all’attività agricola, requisito fondamentale che in questo caso non è stato rispettato.

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Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Esenzione ICI Società Agricola: La Cassazione Sottolinea il Requisito dell’Oggetto Sociale Esclusivo

L’esenzione ICI per una società agricola è un beneficio fiscale di grande importanza, ma è subordinato a requisiti stringenti. Con la recente ordinanza n. 14766 del 27 maggio 2024, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi su questo tema, chiarendo in modo definitivo che la presenza di attività non agricole nell’oggetto sociale, anche se solo potenziali, preclude l’accesso all’agevolazione. Analizziamo questa decisione per comprendere le sue implicazioni pratiche per le imprese del settore.

I Fatti del Caso: La Controversia tra Società Agricola e Comune

Una società agricola semplice si è vista recapitare un avviso di accertamento ICI per l’anno 2011, relativo a un terreno ritenuto edificabile dal Comune. L’ente impositore contestava il mancato versamento del tributo, liquidando un importo di oltre 14.000 euro. La società si opponeva, rivendicando il proprio diritto all’esenzione in qualità di soggetto operante nel settore agricolo.

Il caso, dopo un primo grado favorevole alla contribuente, giungeva dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale, che ribaltava la decisione. I giudici d’appello accoglievano le tesi del Comune, basando la loro decisione su tre punti principali:
1. Oggetto sociale non esclusivo: Lo statuto della società non prevedeva esclusivamente l’esercizio dell’agricoltura, ma includeva anche attività come “acquisto, compravendita, permuta di immobili in generale” e la “gestione di aziende commerciali”.
2. Denominazione sociale incompleta: La ragione sociale non conteneva la dicitura “società agricola”, come richiesto dalla normativa di settore.
3. Omessa dichiarazione ICI: La società non aveva presentato la dichiarazione ICI necessaria per far valere il diritto all’esenzione.

Di fronte a questa pronuncia sfavorevole, la società ha proposto ricorso per cassazione.

L’Analisi della Corte e i Requisiti per l’Esenzione ICI Società Agricola

La Corte di Cassazione ha esaminato i motivi di ricorso presentati dalla società, concentrandosi in particolare sulla questione centrale dell’oggetto sociale. La società ricorrente sosteneva che la Commissione Regionale avesse travisato la prova, interpretando erroneamente il contenuto del suo statuto. A suo avviso, le attività extra-agricole menzionate erano meramente strumentali o frutto di un errore materiale, e comunque non erano mai state esercitate.

L’Importanza dell’Esclusività dell’Attività

I giudici di legittimità hanno respinto questa linea difensiva, qualificandola come un tentativo inammissibile di ottenere un nuovo esame del merito della causa. La Corte ha ribadito un principio consolidato: per ottenere le agevolazioni fiscali previste per il settore agricolo, lo statuto societario deve prevedere l’esercizio esclusivo delle attività agricole definite dall’articolo 2135 del codice civile.

La semplice inclusione nello statuto di attività diverse, come la compravendita immobiliare generica, è sufficiente a far venir meno il requisito dell’esclusività. Non rileva che tali attività non siano state concretamente svolte; ciò che conta è la previsione statutaria, che delinea l’ambito potenziale di operatività della società.

La Decisione della Cassazione: L’Oggetto Sociale Esclusivo è Cruciale

La Corte ha rigettato il ricorso della società, confermando la legittimità dell’avviso di accertamento ICI. La decisione si fonda sulla constatazione che l’oggetto sociale della contribuente non era esclusivamente rivolto all’attività agricola. Questa carenza statutaria è stata considerata un ostacolo insormontabile per il riconoscimento dell’esenzione ICI società agricola.

Le altre questioni, come la mancata indicazione della dicitura “società agricola” nella ragione sociale e l’omessa dichiarazione, sono state ritenute assorbite. Il rigetto del motivo principale relativo all’oggetto sociale era di per sé sufficiente a negare l’esenzione richiesta.

Le Motivazioni

La motivazione della Suprema Corte si articola su principi consolidati. In primo luogo, ha chiarito che le argomentazioni del Comune in appello non costituivano “eccezioni nuove” vietate dalla legge, ma mere difese volte a contestare le ragioni della sentenza di primo grado, e quindi pienamente ammissibili.

Nel merito, la Corte ha sottolineato che la valutazione del contenuto dell’oggetto sociale è un accertamento di fatto riservato al giudice di merito e non censurabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici manifesti, che in questo caso non sono stati riscontrati. La Corte ha inoltre citato precedenti specifici, alcuni dei quali riguardavano le stesse parti per annualità diverse, in cui aveva già stabilito che un oggetto sociale che include la “compravendita, permuta di immobili in generale” difetta del requisito di esclusività richiesto dalla legge per le agevolazioni fiscali in agricoltura.

La decisione è coerente con l’orientamento secondo cui le agevolazioni fiscali, essendo norme di carattere eccezionale, devono essere interpretate restrittivamente. I requisiti formali, come la previsione di un oggetto sociale esclusivo, non sono mere formalità, ma elementi sostanziali che dimostrano la reale vocazione agricola dell’impresa e giustificano il trattamento fiscale di favore.

Le Conclusioni

L’ordinanza in commento rappresenta un importante monito per tutte le società agricole. Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali, inclusa l’esenzione ICI (ora IMU), è indispensabile che lo statuto societario sia redatto con la massima precisione, limitando l’oggetto sociale esclusivamente alle attività agricole di cui all’art. 2135 c.c. e a quelle connesse. Qualsiasi riferimento ad attività estranee, come il trading immobiliare generalizzato, può compromettere irrimediabilmente l’accesso ai benefici fiscali, con conseguenze economiche significative. Le imprese del settore sono quindi invitate a una revisione attenta dei propri statuti per assicurarsi la piena conformità ai requisiti di legge.

Una società agricola ha sempre diritto all’esenzione ICI per i suoi terreni?
No, il diritto all’esenzione non è automatico. La società deve soddisfare specifici requisiti previsti dalla legge, tra cui, come chiarito da questa ordinanza, avere uno statuto che preveda l’esercizio esclusivo delle attività agricole.

Qual è il requisito fondamentale per ottenere l’esenzione ICI per una società agricola?
Il requisito fondamentale, su cui si basa questa decisione, è che l’oggetto sociale previsto nello statuto sia dedicato in via esclusiva all’esercizio dell’attività agricola, come definita dall’articolo 2135 del codice civile, e delle attività connesse.

L’inserimento di attività immobiliari generiche nell’oggetto sociale compromette l’esenzione ICI per una società agricola?
Sì. Secondo la Corte di Cassazione, la previsione statutaria di attività come “acquisto, compravendita, permuta di immobili in generale” fa venir meno il carattere di esclusività dell’attività agricola, precludendo così il diritto a beneficiare dell’esenzione ICI, anche se tali attività non sono mai state concretamente esercitate.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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