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Distrazione spese legali: come correggere l’errore

La Corte di Cassazione corregge un proprio precedente provvedimento per un errore materiale. Inizialmente, pur condannando l’Amministrazione Finanziaria al pagamento delle spese legali, aveva omesso di disporre la distrazione delle spese legali in favore dell’avvocato della società vincitrice, che si era dichiarato antistatario. A seguito dell’istanza del legale, la Corte ha riconosciuto la svista e ha integrato la precedente ordinanza, stabilendo che le somme dovute per le spese legali vengano versate direttamente al difensore.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Distrazione Spese Legali: La Cassazione e la Correzione dell’Errore Materiale

L’istituto della distrazione spese legali rappresenta una tutela fondamentale per l’avvocato che anticipa i costi del giudizio per il proprio cliente. Ma cosa accade se il giudice, pur riconoscendo la vittoria della parte, dimentica di inserire questa clausola nel provvedimento finale? Un’ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce come sia possibile rimediare a tale omissione attraverso la procedura di correzione dell’errore materiale, confermando la centralità di questo strumento a garanzia della professione forense.

I Fatti del Caso: Un’Omissione nel Dispositivo

Una società, difesa dal proprio legale, otteneva una vittoria in Cassazione contro l’Agenzia delle Entrate. La Corte, nel condannare l’amministrazione soccombente al pagamento delle spese di lite, ometteva però un dettaglio cruciale. Nonostante l’avvocato della società avesse formalmente richiesto la distrazione delle spese a proprio favore, dichiarandosi antistatario, il dispositivo dell’ordinanza non ne faceva menzione. Di conseguenza, le somme liquidate sarebbero state versate alla società cliente e non direttamente al legale che ne aveva diritto.

La Procedura di Correzione per la Distrazione Spese Legali

Resosi conto della svista, il difensore ha presentato un’istanza alla stessa Corte di Cassazione, chiedendo la correzione dell’errore materiale contenuto nella precedente ordinanza. Questo tipo di procedura è pensata proprio per sanare sviste, errori di calcolo o omissioni palesi che non intaccano la sostanza della decisione, evitando così i più complessi e lunghi percorsi dell’impugnazione.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto l’istanza, riconoscendo che la mancata disposizione sulla distrazione delle spese costituiva un mero errore materiale. I giudici hanno verificato che la dichiarazione di antistatarietà era stata correttamente formulata negli atti di causa e che la sua omissione nel dispositivo era frutto di una semplice svista. Richiamando un proprio precedente a Sezioni Unite (Cass. SS. UU. n. 16037/2010), la Corte ha ribadito che in casi come questo si può procedere con la correzione, integrando il provvedimento originario. Pertanto, ha disposto che nel dispositivo dell’ordinanza precedente, dopo l’indicazione degli accessori di legge, venisse aggiunta la dicitura che disponeva la distrazione delle somme in favore del difensore.

Le Conclusioni: Tutela del Credito Professionale dell’Avvocato

La decisione in esame riafferma un principio di grande importanza pratica: l’istituto della distrazione delle spese non è una mera formalità, ma una garanzia sostanziale per il credito professionale dell’avvocato. La possibilità di correggere un’omissione tramite la procedura snella dell’errore materiale assicura che una semplice svista non possa pregiudicare il diritto del legale a ricevere direttamente dalla parte soccombente quanto gli spetta per l’attività svolta. Questa ordinanza serve da monito sulla necessità di una redazione attenta dei provvedimenti giudiziari e, al contempo, offre uno strumento efficace per porre rimedio a eventuali errori.

Cosa si intende per ‘distrazione delle spese legali’?
È il meccanismo attraverso cui il giudice ordina alla parte che ha perso la causa di pagare le spese legali direttamente all’avvocato della parte vincitrice, anziché alla parte stessa. Ciò avviene quando l’avvocato dichiara di aver anticipato i costi e di non aver ancora ricevuto il suo compenso.

Cosa può fare un avvocato se il giudice dimentica di ordinare la distrazione delle spese a suo favore?
Come chiarito da questa ordinanza, l’avvocato può presentare un’istanza per la correzione dell’errore materiale. Se la richiesta di distrazione era stata ritualmente formulata negli atti, la Corte può integrare il provvedimento originario per correggere l’omissione.

La procedura di correzione di errore materiale comporta ulteriori spese legali?
Nel caso specifico analizzato, la Corte di Cassazione ha stabilito che non vi era luogo a provvedere sulle spese giudiziali del procedimento di correzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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