La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 5108/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di accertamento sintetico tramite redditometro. Un contribuente aveva impugnato un avviso di accertamento basato su una presunta maggiore capacità di spesa. La Corte ha chiarito che, per fornire la prova contraria, al contribuente è sufficiente dimostrare di avere avuto la disponibilità di redditi ulteriori (esenti o già tassati) nel periodo d'imposta, senza dover necessariamente provare che quelle specifiche somme siano state utilizzate per le spese contestate. Questa decisione cassa la sentenza precedente che richiedeva un nesso di causalità diretto, semplificando l'onere probatorio a carico del cittadino.
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