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Diritto Tributario

Tassazione Autorità Portuali: la Cassazione conferma
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'Amministrazione Finanziaria contro un'Autorità Portuale, confermando la non imponibilità ai fini IRES dei canoni derivanti da concessioni demaniali per l'anno d'imposta 2006. La Corte ha stabilito che, in base alla normativa e alla giurisprudenza vigenti all'epoca dei fatti (ratione temporis), l'attività dell'ente era di natura pubblicistica e non commerciale, escludendo la tassazione. Le successive modifiche normative, introdotte per conformarsi al diritto UE sugli aiuti di Stato, non hanno efficacia retroattiva e si applicano solo dal 2022. La decisione si fonda sulla consolidata interpretazione che qualifica tali enti come pubblici non economici che agiscono nell'esercizio di funzioni statali.
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Obblighi fiscali fallimento revocato: chi paga?
Un contribuente ha impugnato una cartella di pagamento per tardivo versamento IRPEF, sostenendo che la causa fosse un ritardo nella chiusura del suo fallimento, sebbene revocato. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, chiarendo che gli obblighi fiscali post fallimento revocato restano a carico del contribuente. Essendo tornato in possesso dei propri beni durante l'anno d'imposta, egli era tenuto a presentare la dichiarazione e versare le imposte nei termini previsti, rendendo il ritardo a lui imputabile.
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Conti estero non dichiarati: la Cassazione decide
Un contribuente è stato oggetto di accertamento fiscale per conti estero non dichiarati, emerso da liste ottenute tramite cooperazione internazionale. La Corte di Cassazione ha confermato che tali liste costituiscono una presunzione semplice, sufficiente a fondare l'accertamento, anche per periodi antecedenti a norme specifiche. Ha tuttavia accolto il ricorso del contribuente riguardo le sanzioni, stabilendo l'applicazione della legge successiva più favorevole (ius superveniens) e rinviando il caso alla corte di merito per la rideterminazione delle penalità.
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Credito d’imposta ricerca e sviluppo: no a migliorie
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7234/2024, ha negato il beneficio del credito d'imposta ricerca e sviluppo a un'impresa di servizi di sicurezza. La Corte ha stabilito che le semplici migliorie organizzative, realizzate con tecnologie già note sul mercato, non costituiscono attività di ricerca e sviluppo agevolabile. Per ottenere il beneficio fiscale, è necessaria un'innovatività che superi l'ambito della singola impresa, puntando all'acquisizione di nuove conoscenze attraverso sperimentazione e ricerca.
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Controllo formale 36-ter: quando è legittimo?
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7227/2024, ha chiarito la legittimità dell'uso del controllo formale 36-ter da parte dell'Amministrazione Finanziaria per disconoscere detrazioni fiscali. Il caso riguardava il diniego di una detrazione per risparmio energetico tramite una cartella di pagamento. La Corte ha stabilito che questa procedura, che prevede un esame documentale, è idonea e non richiede necessariamente l'emissione di un avviso di accertamento, a differenza del controllo automatizzato (art. 36-bis).
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Perdita fiscale: quando è utilizzabile? La Cassazione
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7246/2024, ha stabilito un principio fondamentale sull'utilizzo della perdita fiscale. Una società non può utilizzare una perdita maturata in un anno precedente per abbattere il reddito imponibile di un anno successivo se l'esistenza stessa di quella perdita è contestata in un altro procedimento giudiziario non ancora concluso. La perdita, per essere utilizzabile, deve essere certa e definitiva. La Corte ha invece ritenuto sufficiente, e non 'apparente', la motivazione con cui i giudici di merito avevano annullato parte dell'accertamento.
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Tassazione Autorità Portuali: No IRES per il passato
La Corte di Cassazione ha stabilito che i canoni percepiti da un'Autorità Portuale per le concessioni demaniali non erano soggetti a IRES per l'anno d'imposta 2005. La decisione si basa sulla natura di ente pubblico non economico dell'Autorità e sull'esercizio di funzioni pubbliche. La successiva normativa, che ha introdotto la tassazione a seguito di una decisione UE sugli aiuti di Stato, non è retroattiva e si applica solo dal 1° gennaio 2022, lasciando validi i comportamenti passati.
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Imposta unica scommesse: bookmaker estero paga
La Corte di Cassazione ha confermato la legittimità di un avviso di accertamento per l'imposta unica scommesse a carico di un bookmaker estero operante in Italia senza concessione. Il ricorso della società è stato rigettato, stabilendo che la responsabilità fiscale sussiste anche per gli operatori stranieri, in solido con i gestori delle ricevitorie, per l'attività di raccolta gioco sul territorio nazionale per l'anno di imposta 2012.
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Motivazione cartella pagamento: basta il richiamo?
Una società di trasporti ha impugnato una cartella di pagamento per maggiori imposte, lamentando la carenza di motivazione e adducendo cause di forza maggiore. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, chiarendo che per le cartelle derivanti da controllo automatizzato dei dati forniti dal contribuente, la motivazione può consistere nel mero richiamo alla dichiarazione dei redditi. Le presunte cause di forza maggiore, come un virus informatico, sono state ritenute non provate in giudizio.
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Decesso difensore Cassazione: rinvio per diritto difesa
A seguito della morte del legale di una società poco prima dell'udienza, la Corte di Cassazione ha concesso un rinvio. La Corte ha chiarito che, sebbene il decesso del difensore in Cassazione non interrompa automaticamente il processo, è necessario un rinvio per tutelare l'effettività del diritto di difesa e consentire al nuovo avvocato di prepararsi adeguatamente.
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Stabile Organizzazione: Cassazione su sede secondaria
Una società multinazionale operante nel settore tecnologico è stata oggetto di accertamento fiscale, poiché l'Amministrazione Finanziaria riteneva che la sua sede secondaria in Italia costituisse una Stabile Organizzazione. La controversia verteva sull'autonomia negoziale della filiale. La Corte di Cassazione, confermando le decisioni dei giudici di merito, ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'Agenzia, stabilendo che il potere decisionale risiedeva presso la casa madre estera e non presso la sede italiana, escludendo così la presenza di una Stabile Organizzazione.
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Obbligo di motivazione: l’Agenzia deve rispondere?
La Corte di Cassazione chiarisce i limiti dell'obbligo di motivazione per l'Amministrazione Finanziaria. Con l'ordinanza n. 7237/2024, è stato stabilito che un avviso di accertamento è valido anche se non menziona esplicitamente le osservazioni presentate dal contribuente dopo il processo verbale di constatazione (PVC). L'ente impositore ha il dovere di valutare tali osservazioni, ma non di riportare tale valutazione nell'atto finale. La Corte ha quindi cassato la sentenza di merito che aveva annullato l'accertamento per questo motivo, rinviando il caso per un nuovo esame.
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Accertamento induttivo: la prova da contabilità in nero
La Corte di Cassazione ha validato un accertamento induttivo nei confronti di un'impresa, basato su registrazioni contabili non ufficiali (file informatici) scoperte presso un suo fornitore. La Corte ha stabilito che tale documentazione, se analizzata insieme ad altri indizi concordanti come rapporti commerciali preesistenti, costituisce una presunzione valida e sufficiente per rettificare il reddito, annullando la decisione di un giudice di merito che l'aveva ritenuta insufficiente.
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Tassazione Autorità Portuali: niente IRES sui canoni
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, confermando la non imponibilità ai fini IRES dei canoni demaniali percepiti da un'Autorità Portuale per l'anno d'imposta 2003. La decisione si fonda sulla distinzione tra la normativa nazionale vigente all'epoca, che escludeva tale tassazione, e le successive normative introdotte per conformarsi a una decisione della Commissione Europea. Quest'ultima, pur qualificando l'esenzione come aiuto di Stato, ne ha disposto la cessazione solo per il futuro, senza effetto retroattivo, salvaguardando così i periodi d'imposta precedenti.
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Definizione agevolata lite: estinzione del giudizio
L'ordinanza analizza un caso in cui un contenzioso fiscale tra l'Agenzia delle Entrate e un istituto bancario, giunto in Cassazione, è stato risolto tramite la definizione agevolata della lite. A seguito dell'adesione del contribuente alla procedura e del relativo pagamento, la Corte ha dichiarato l'estinzione del giudizio, senza pronunciarsi nel merito della questione tributaria. La decisione chiarisce che in tali circostanze le spese legali restano a carico di chi le ha anticipate e non è dovuto il doppio contributo unificato.
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Detrazione Riqualificazione Energetica con Ampliamento
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7221/2024, ha stabilito che la detrazione per riqualificazione energetica spetta anche in caso di lavori che comportano un ampliamento dell'immobile, a condizione che questo non alteri la sagoma esterna preesistente. L'Agenzia delle Entrate aveva negato il beneficio a un contribuente, sostenendo che l'ampliamento fosse un elemento ostativo. La Corte ha rigettato il ricorso dell'Agenzia, chiarendo che un intervento su un sottotetto rientra nella categoria di lavori su edifici esistenti e non costituisce una "nuova costruzione". Ha inoltre validato il criterio di ripartizione proporzionale dei costi tra la parte esistente e quella ampliata.
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Tassazione autorità portuali: esenzione IRES confermata
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'amministrazione finanziaria, confermando che i canoni demaniali percepiti da un'autorità portuale per l'anno d'imposta 2004 non sono soggetti a IRES. La decisione si basa sulla natura pubblicistica e non economica dell'ente per il periodo in esame, e sulla non retroattività della decisione della Commissione UE che ha qualificato tale esenzione come aiuto di Stato da eliminare solo per il futuro. Questa sentenza chiarisce la disciplina della tassazione autorità portuali per gli anni antecedenti al 2022.
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Notifica cartella: Cassazione rinvia la decisione
Una società contribuente ha impugnato un'intimazione di pagamento, sostenendo di non aver mai ricevuto la prodromica cartella esattoriale. La Commissione Tributaria Regionale ha accolto l'appello, annullando l'atto per vizio di notifica. L'Agente della Riscossione ha proposto ricorso in Cassazione, sollevando complesse questioni sulla validità della notifica e sulla possibile sanatoria del vizio. La Suprema Corte, con ordinanza interlocutoria, ha ritenuto opportuno rinviare la causa a pubblica udienza per un esame più approfondito alla luce della giurisprudenza successiva.
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Stabile organizzazione: la Cassazione chiarisce i limiti
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Agenzia Fiscale contro una società multinazionale di tecnologia, confermando che la sua sede secondaria in Italia non costituisce una stabile organizzazione. La sentenza chiarisce che le attività di marketing e supporto alle vendite, senza un autonomo potere negoziale per concludere contratti, sono considerate di natura ausiliaria e preparatoria, non generando quindi presupposti impositivi diretti in Italia per i ricavi della casa madre.
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Transfer pricing: la Cassazione e la comparabilità
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'Agenzia delle Entrate in una controversia sul transfer pricing. La Corte ha confermato la decisione di merito che negava la comparabilità tra le transazioni infragruppo e quelle con terzi a causa di diverse condizioni contrattuali e stadi di commercializzazione. La sentenza sottolinea che la valutazione della comparabilità è una questione di fatto riservata al giudice di merito e non può essere riesaminata in sede di legittimità.
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