La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7811/2024, ha stabilito che i finanziamenti soci fittizi possono essere riqualificati come ricavi non dichiarati quando l'Amministrazione Finanziaria fornisce un quadro probatorio grave, preciso e concordante. In tale scenario, l'onere della prova si inverte, e spetta al contribuente dimostrare l'effettiva natura ed esistenza dei finanziamenti. La Corte ha cassato la decisione di merito che aveva ignorato una pluralità di indizi, come l'assenza di documentazione bancaria e la mancata prova della capacità economica dei soci, rinviando il caso per una nuova valutazione.
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