Un contribuente ha ricevuto un accertamento fiscale basato sul cosiddetto 'redditometro' a causa dell'acquisto e mantenimento di un'auto di grossa cilindrata, ritenuti incompatibili con il reddito dichiarato. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 7861/2024, ha confermato le decisioni dei giudici di merito, rigettando il ricorso dell'Agenzia delle Entrate. Il punto centrale è la natura della prova contraria redditometro: la Corte ha stabilito che per annullare l'accertamento non è necessario dimostrare che specifici redditi esenti siano stati usati per coprire le spese contestate, ma è sufficiente provare, con idonea documentazione (come estratti conto), la disponibilità di tali somme nel periodo di riferimento. Nel caso di specie, il supporto economico dei familiari conviventi è stato ritenuto prova adeguata.
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