La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 8831/2024, ha definito un caso di abuso del diritto in materia fiscale. Una società immobiliare aveva venduto e, dopo soli venti giorni, riacquistato a un prezzo superiore un terreno da una società riconducibile allo stesso gruppo familiare. L'operazione, generando una perdita fittizia, mirava a ridurre l'imponibile fiscale. La Corte ha confermato la natura elusiva dell'operazione, sottolineando che l'assenza di valide ragioni economiche e lo scopo predominante di ottenere un risparmio d'imposta integrano la fattispecie di abuso del diritto, a prescindere dal fatto che l'operazione non fosse esplicitamente prevista dalle norme antielusive.
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