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Detrazione IVA leasing: sì anche prima del riscatto

Una società si è vista negare il rimborso IVA relativo a beni in leasing non ancora riscattati. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 5218/2025, ha accolto il ricorso dell’azienda, stabilendo che la detrazione IVA leasing è legittima anche prima del trasferimento di proprietà. La decisione si fonda sul principio di neutralità dell’IVA, equiparando l’operazione di leasing all’acquisto di un bene d’investimento e ritenendo irrilevante il momento del riscatto finale ai fini della detrazione.

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Pubblicato il 13 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Detrazione IVA Leasing: La Cassazione Conferma il Diritto Anche Senza Riscatto

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio cruciale per le imprese che utilizzano beni in leasing: la detrazione IVA leasing è un diritto che sorge immediatamente e non è subordinato al futuro ed eventuale esercizio dell’opzione di riscatto. Questa pronuncia consolida un orientamento favorevole al contribuente, fondato sul principio cardine della neutralità dell’IVA.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla notifica di un atto di irrogazione di sanzioni a una società da parte dell’Amministrazione Finanziaria. L’Ufficio contestava l’indebita richiesta di rimborso dell’IVA relativa all’acquisto di beni ammortizzabili acquisiti tramite contratto di leasing. La tesi dell’Agenzia delle Entrate era che, non essendo ancora stato esercitato il diritto di riscatto, la società non poteva considerarsi proprietaria dei beni e, di conseguenza, non aveva diritto alla detrazione dell’imposta.

Il percorso giudiziario è stato altalenante: la Commissione Tributaria Provinciale (CTP) aveva inizialmente dato ragione alla società, ma la Commissione Tributaria Regionale (CTR), in sede di appello, aveva ribaltato la decisione, accogliendo le tesi dell’Amministrazione Finanziaria. La società ha quindi presentato ricorso per Cassazione.

La questione della detrazione IVA leasing prima del riscatto

Il nodo centrale della controversia era stabilire se, ai fini del diritto alla detrazione dell’IVA, l’operazione di leasing finanziario dovesse essere considerata un acquisto di bene d’investimento sin dall’inizio del contratto o solo al momento del trasferimento formale della proprietà con il riscatto. La CTR aveva erroneamente dato rilievo a quest’ultimo momento, escludendo il diritto al rimborso per il periodo antecedente.

Le Motivazioni: il Principio di Neutralità dell’IVA è Sovrano

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, cassando la sentenza della CTR e decidendo nel merito. La motivazione si basa su una giurisprudenza ormai consolidata e allineata ai principi del diritto unionale.

Il Supremo Collegio ha affermato che, in materia di IVA, l’utilizzatore di un bene in leasing ha diritto al rimborso dell’eccedenza detraibile relativa ai canoni pagati, anche prima dell’esercizio del diritto di riscatto. Questo perché il contratto di leasing, per l’utilizzatore, è un’operazione equiparabile all’acquisto di un ‘bene d’investimento’.

Il ragionamento della Corte poggia sul principio di neutralità dell’imposta. Negare la detrazione dell’IVA ‘a monte’ (pagata sui canoni) per un bene strumentale all’attività d’impresa, che a sua volta genera operazioni soggette a IVA ‘a valle’, creerebbe una distorsione e un onere fiscale improprio per l’azienda. Il diritto alla detrazione è legato all’inerenza del bene all’attività economica, non alla proprietà formale dello stesso.

La Corte ha inoltre richiamato una fondamentale sentenza delle Sezioni Unite (n. 13162/2024), la quale ha chiarito che il diritto al rimborso IVA spetta anche per lavori su immobili di cui non si è proprietari, a patto che esista un nesso di strumentalità tra i beni e l’attività svolta. Questo rafforza l’idea che la detrazione non dipende dal titolo di proprietà, ma dall’effettivo impiego del bene nel ciclo produttivo.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza offre importanti certezze alle imprese. Viene definitivamente chiarito che la detrazione IVA leasing non è sospesa in attesa del riscatto. Le aziende possono legittimamente portare in detrazione l’IVA assolta sui canoni di leasing per i beni ammortizzabili fin da subito, migliorando la propria posizione finanziaria e la gestione della liquidità.

La decisione ribadisce la supremazia del principio di neutralità e della sostanza economica sulla forma giuridica, allineando la normativa interna a quella europea. Per gli operatori del settore, si tratta di una conferma fondamentale che consente una pianificazione fiscale più sicura e coerente con la natura del leasing finanziario.

È possibile detrarre l’IVA su un bene in leasing prima di averlo riscattato?
Sì, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’utilizzatore ha diritto al rimborso dell’IVA assolta su beni ammortizzabili in leasing anche prima dell’esercizio del diritto di riscatto finale.

Perché il momento dell’acquisto della proprietà non è rilevante per la detrazione IVA?
Perché, ai fini IVA, il contratto di leasing è sostanzialmente equiparabile all’acquisto di un bene d’investimento. Il diritto alla detrazione è legato all’utilizzo del bene nell’attività d’impresa, non al titolo di proprietà formale, in ossequio al principio di neutralità dell’imposta.

Quale principio guida la decisione della Corte sulla detrazione IVA leasing?
Il principio guida è quello della neutralità dell’IVA. Negare la detrazione dell’IVA pagata ‘a monte’ (sui canoni) per un bene che produce operazioni tassate ‘a valle’ violerebbe questo principio fondamentale, che mira a far gravare l’imposta solo sul consumatore finale e non sulle imprese.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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