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Detraibilità IVA leasing: sì anche se il bene è distrutto

Una società ha continuato a pagare i canoni di leasing per un macchinario distrutto in un incendio. L’Agenzia Fiscale ha negato la detrazione dell’IVA. La Corte di Cassazione ha stabilito che la detraibilità IVA leasing è legittima, poiché la distruzione involontaria e provata del bene non obbliga alla rettifica della detrazione secondo la normativa europea. L’indennizzo assicurativo è stato ritenuto irrilevante ai fini IVA.

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Pubblicato il 8 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Detraibilità IVA Leasing: la Cassazione conferma il diritto anche se il bene è distrutto

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha chiarito un punto fondamentale in materia fiscale: la detraibilità IVA leasing sui canoni pagati per un bene strumentale non viene meno neppure se tale bene viene distrutto accidentalmente prima della fine del contratto. Questa decisione si allinea ai principi del diritto europeo e offre una tutela importante per le imprese che si trovano ad affrontare imprevisti come incendi o altri eventi di forza maggiore.

I Fatti del Caso: Un Bene Strumentale Distrutto dal Fuoco

Una società operante nel settore ambientale aveva stipulato un contratto di locazione finanziaria per un trituratore, macchinario essenziale per la sua attività di compostaggio. Dopo alcuni anni di utilizzo, il bene è andato completamente distrutto a causa di un incendio. Nonostante la distruzione del macchinario, la società ha continuato a onorare il contratto, pagando regolarmente i canoni di leasing e, infine, riscattando il bene, seppur non più utilizzabile. Parallelamente, ha ricevuto un indennizzo dalla compagnia assicurativa per il danno subito.

L’Agenzia delle Entrate, a seguito di una verifica fiscale, ha contestato alla società la detrazione dell’IVA assolta sui canoni di leasing pagati successivamente all’incendio, emettendo un avviso di accertamento per recuperare l’imposta e irrogare le relative sanzioni.

La Controversia sulla Detraibilità IVA Leasing

La questione è giunta fino alla Corte di Cassazione dopo un lungo iter giudiziario. La Commissione Tributaria Regionale aveva dato ragione all’amministrazione finanziaria, sostenendo che l’IVA non fosse detraibile in quanto i canoni si riferivano a un bene ormai non più esistente e utilizzato nell’attività d’impresa. Secondo i giudici di merito, inoltre, la correlazione tra l’IVA in acquisto e i ricavi derivanti dal risarcimento assicurativo giustificava l’indetraibilità.

La società ha impugnato tale decisione, sostenendo che il diritto alla detrazione, sorto al momento della stipula del contratto in funzione dell’inerenza del bene all’attività aziendale, non potesse essere negato a causa di un evento imprevedibile e involontario come la distruzione per forza maggiore.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso dell’impresa, ribaltando la decisione precedente e fornendo un’interpretazione chiara e allineata ai principi comunitari. Il ragionamento dei giudici si fonda su alcuni pilastri fondamentali.

In primo luogo, il diritto alla detrazione dell’IVA sorge quando l’imposta diventa esigibile ed è strettamente legato all’acquisto di beni e servizi impiegati nell’esercizio dell’impresa. Un contratto di leasing con opzione di riscatto, secondo la giurisprudenza costante, è equiparato all’acquisto di un bene di investimento.

Il punto cruciale, tuttavia, risiede nell’applicazione della Direttiva IVA europea (2006/112/CE). L’articolo 185 della direttiva stabilisce che, di norma, la detrazione iniziale deve essere rettificata se cambiano gli elementi presi in considerazione per determinarne l’importo. Tuttavia, lo stesso articolo prevede un’eccezione fondamentale: la rettifica non è richiesta in caso di distruzione, perdita o furto del bene, a condizione che tali eventi siano debitamente provati o giustificati.

La Corte ha specificato che la distruzione del bene, pur interrompendo il legame diretto con le operazioni tassate a valle, non costituisce un “mutamento” che obbliga alla rettifica della detrazione. Si tratta di un evento che rientra nella normale alea dell’attività d’impresa. Negare la detrazione equivarrebbe ad aggiungere una perdita “fiscale” alla già subita perdita economica.

Infine, i giudici hanno chiarito che il rimborso assicurativo è del tutto irrilevante ai fini della detraibilità dell’IVA. Tale indennizzo deriva da un rapporto contrattuale separato, stipulato tra l’impresa e la compagnia di assicurazione, e non interferisce con il rapporto di leasing né con i principi che regolano l’Imposta sul Valore Aggiunto.

Conclusioni

La decisione della Cassazione stabilisce un principio di grande importanza pratica: il diritto alla detraibilità IVA leasing non cessa se il bene viene distrutto per un evento di forza maggiore, a patto che l’impresa continui a pagare i canoni. Questo orientamento protegge le aziende da conseguenze fiscali negative derivanti da eventi sfortunati e imprevedibili, garantendo la neutralità dell’IVA e la certezza del diritto. La distruzione provata del bene non obbliga l’impresa a restituire l’IVA detratta, consolidando una posizione di tutela per il contribuente in linea con il diritto dell’Unione Europea.

È possibile detrarre l’IVA sui canoni di leasing se il bene viene distrutto prima della fine del contratto?
Sì, secondo la Corte di Cassazione è possibile continuare a detrarre l’IVA sui canoni pagati anche dopo la distruzione involontaria del bene, a condizione che la distruzione sia debitamente provata e giustificata. L’evento non comporta l’obbligo di rettificare la detrazione iniziale.

L’indennizzo ricevuto dall’assicurazione per la distruzione del bene in leasing influisce sulla detraibilità dell’IVA?
No, il rimborso assicurativo è irrilevante ai fini della detraibilità dell’IVA. Esso deriva da un rapporto contrattuale distinto tra l’utilizzatore e l’assicuratore e non modifica il diritto alla detrazione legato al contratto di leasing e all’inerenza originaria del bene all’attività d’impresa.

La distruzione di un bene aziendale obbliga l’impresa a rettificare la detrazione IVA già operata?
No, in base all’art. 185 della Direttiva IVA europea, la distruzione debitamente provata o giustificata di un bene rientra tra le eccezioni all’obbligo di rettifica della detrazione. La perdita economica subita dall’impresa non deve essere aggravata da una perdita “fiscale”.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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