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Definizione stragiudiziale lite: cosa succede al processo?

In una controversia relativa alla sospensione di un rimborso IVA, l’Amministrazione Finanziaria e una società di factoring hanno raggiunto una definizione stragiudiziale lite mentre il caso era pendente in Cassazione. La Suprema Corte, pur prendendo atto dell’accordo, ha rinviato la causa, richiedendo alle parti di fornire prova del perfezionamento dell’accordo entro 60 giorni prima di dichiarare l’estinzione del processo.

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Pubblicato il 2 dicembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Stragiudiziale Lite: Quando un Accordo Ferma il Processo in Cassazione

La definizione stragiudiziale lite rappresenta uno strumento fondamentale per risolvere le controversie tributarie in modo efficiente, evitando i lunghi e costosi iter processuali. Ma cosa accade quando un accordo di questo tipo viene raggiunto mentre la causa è già pendente di fronte alla Corte di Cassazione? Un’ordinanza interlocutoria recente chiarisce i passaggi procedurali che la Suprema Corte adotta per gestire queste situazioni, sottolineando che la firma di un accordo non comporta l’immediata estinzione del giudizio.

I Fatti: Dal Credito IVA alla Controversia in Cassazione

Il caso trae origine dalla richiesta di rimborso di un ingente credito IVA da parte di un’impresa di costruzioni. Tale credito era stato successivamente ceduto a una società di factoring, specializzata nell’acquisto di crediti commerciali. L’Amministrazione Finanziaria, tuttavia, procedeva solo a un’erogazione parziale del rimborso.

La ragione del pagamento incompleto risiedeva nel fatto che l’impresa cedente aveva altre pendenze tributarie non saldate, relative a ritenute operate ma non versate. L’Ente Fiscale, quindi, aveva sospeso il pagamento del saldo del rimborso in attesa della definizione di tali contestazioni. La società di factoring, in qualità di nuova titolare del credito, si opponeva a questa decisione, dando il via a un contenzioso che, dopo i primi due gradi di giudizio, giungeva fino alla Corte di Cassazione su ricorso dell’Amministrazione Finanziaria.

L’Accordo Transattivo e la Definizione Stragiudiziale Lite

Mentre il processo era in corso presso la Suprema Corte, le parti hanno trovato un punto d’incontro, raggiungendo un accordo transattivo per chiudere definitivamente la controversia. Questo accordo, formalizzato in un documento sottoscritto da entrambe, prevedeva la rinuncia reciproca agli atti del giudizio e alle spese legali, ponendo le basi per una definizione stragiudiziale lite.

La società contribuente ha quindi depositato in Cassazione la documentazione attestante l’avvenuto accordo, chiedendo alla Corte di dichiarare l’estinzione del processo per cessazione della materia del contendere. A prima vista, la strada sembrava spianata per una rapida conclusione della vicenda.

La Decisione della Corte di Cassazione: Un Rinvio Strategico

Contrariamente alle aspettative, la Corte di Cassazione non ha dichiarato immediatamente l’estinzione del giudizio. Con un’ordinanza interlocutoria, ha invece deciso di rinviare la causa a nuovo ruolo, fissando un termine di 60 giorni entro il quale l’Amministrazione Finanziaria dovrà fornire informazioni precise sul perfezionamento dell’accordo.

le motivazioni

La motivazione dietro questa decisione, apparentemente solo procedurale, è di fondamentale importanza. La Corte ha osservato che, sebbene esista un accordo scritto, la sua efficacia ai fini dell’estinzione del processo dipende dal compimento di specifici “adempimenti processuali” previsti dall’accordo stesso. L’accordo, infatti, stabiliva che l’Ente Fiscale avrebbe dovuto depositare una formale rinuncia al ricorso. Poiché tali adempimenti non erano ancora stati completati al momento dell’udienza, l’accordo non poteva considerarsi “perfezionato”. La Corte, pertanto, non può basarsi sulla mera esistenza di un patto transattivo, ma deve attendere la prova che tutte le condizioni in esso previste siano state adempiute. Il rinvio serve proprio a monitorare questo processo di completamento.

le conclusioni

Questa ordinanza interlocutoria offre un’importante lezione pratica: la definizione stragiudiziale lite, sebbene auspicabile, non produce effetti automatici sul processo in corso. La Corte di Cassazione esercita un ruolo di controllo per assicurarsi che l’accordo sia formalmente e sostanzialmente concluso prima di porre fine al giudizio. Per le parti, ciò significa che non è sufficiente firmare un accordo, ma è cruciale eseguire tempestivamente tutti gli adempimenti procedurali concordati (come la rinuncia formale al ricorso) e documentarli adeguatamente alla Corte. Solo a quel punto il processo potrà dirsi veramente concluso.

Cosa succede se le parti di un processo tributario raggiungono un accordo mentre la causa è in Cassazione?
La Corte di Cassazione prende atto dell’accordo, ma non estingue immediatamente il processo. Verifica che l’accordo sia stato completamente perfezionato attraverso tutti gli adempimenti procedurali necessari prima di dichiarare la cessazione della materia del contendere.

Perché la Corte ha rinviato la decisione invece di dichiarare subito estinto il processo?
La Corte ha rinviato la decisione perché, nonostante l’esistenza di un accordo scritto, gli adempimenti processuali previsti dall’accordo stesso (come la rinuncia formale al ricorso da parte dell’Agenzia) non erano ancora stati completati. Il rinvio serve a dare tempo alle parti di perfezionare l’accordo e di fornirne prova alla Corte.

Che cos’è un’ordinanza interlocutoria in questo contesto?
È un provvedimento con cui la Corte non decide il merito della controversia, ma gestisce una questione procedurale. In questo caso, l’ordinanza serve a sospendere temporaneamente la decisione finale per acquisire le informazioni necessarie sul completamento dell’accordo transattivo tra le parti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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