Definizione Agevolata: la Cassazione Sospende il Processo Tributario
L’opportunità di chiudere le pendenze con il fisco attraverso la definizione agevolata delle controversie rappresenta una via d’uscita strategica per molti contribuenti. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha confermato che questa possibilità è accessibile anche quando il contenzioso è giunto al suo ultimo grado di giudizio, stabilendo la sospensione del procedimento per consentire al cittadino di definire la propria posizione. Analizziamo questa importante decisione e le sue implicazioni.
I Fatti di Causa: un Contenzioso Fiscale su più Gradi
La vicenda processuale trae origine dall’impugnazione da parte di un contribuente di cinque cartelle di pagamento relative a IRPEF, IVA e altri tributi. Inizialmente, la Commissione Tributaria Provinciale aveva dato ragione al cittadino, accogliendo il suo ricorso.
Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione proponeva appello e la Commissione Tributaria Regionale ribaltava la decisione di primo grado, accogliendo le ragioni dell’amministrazione finanziaria. A fronte di questa sentenza sfavorevole, il contribuente decideva di proseguire la battaglia legale presentando ricorso per cassazione, l’ultimo grado di giudizio previsto dal nostro ordinamento.
L’Istanza di Sospensione per la Definizione Agevolata delle Controversie
Durante la pendenza del giudizio dinanzi alla Suprema Corte, il legislatore ha introdotto una nuova opportunità per i contribuenti: la definizione agevolata delle controversie tributarie, prevista dalla Legge n. 197 del 2022. Cogliendo questa occasione, il legale del contribuente ha presentato un’istanza formale alla Corte di Cassazione chiedendo la sospensione del processo.
L’obiettivo era chiaro: interrompere temporaneamente il contenzioso per poter avviare e concludere la procedura di definizione agevolata, che permette di risolvere la lite con il fisco a condizioni vantaggiose, estinguendo il debito tributario.
La Decisione della Suprema Corte
La Corte di Cassazione, esaminata l’istanza, l’ha accolta. I giudici hanno preso atto della volontà del contribuente di avvalersi della normativa sulla tregua fiscale e hanno verificato la sussistenza dei presupposti di legge per concedere la sospensione. Di conseguenza, il giudizio è stato sospeso e la causa è stata rinviata a nuovo ruolo, in attesa degli sviluppi della procedura di definizione.
Le Motivazioni della Decisione
Le motivazioni alla base dell’ordinanza sono dirette e si fondano sull’applicazione della normativa speciale. La Corte non entra nel merito della controversia tributaria, ma si limita a un controllo procedurale. Evidenzia che la legge stessa (in particolare, l’art. 1, comma 197, della L. 197/2022) offre ai contribuenti la facoltà di chiedere la sospensione per aderire alla definizione agevolata. A fronte di una specifica istanza, e verificati i requisiti formali, il giudice è tenuto a concederla. La decisione, pertanto, non è discrezionale ma costituisce un atto dovuto per dare attuazione alla volontà del legislatore di favorire la risoluzione extragiudiziale delle liti fiscali.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza riveste una notevole importanza pratica. Essa chiarisce in modo inequivocabile che la possibilità di accedere alla definizione agevolata delle controversie non è preclusa dalla pendenza del giudizio in Cassazione. I contribuenti che si trovano in una situazione analoga hanno la certezza di poter richiedere la sospensione del processo per beneficiare delle misure di tregua fiscale.
Ciò offre un’alternativa concreta alla prosecuzione di un contenzioso lungo e dall’esito incerto, permettendo di chiudere definitivamente la partita con il fisco. È un chiaro segnale di come gli strumenti deflattivi del contenzioso siano efficaci e applicabili a tutti i livelli della giustizia tributaria, garantendo al contribuente la possibilità di scegliere la via più conveniente per regolarizzare la propria posizione.
È possibile chiedere la sospensione di un processo in Cassazione per aderire alla definizione agevolata?
Sì, questa ordinanza conferma che un contribuente può presentare un’istanza per sospendere il giudizio pendente dinanzi alla Corte di Cassazione al fine di avvalersi della procedura di definizione agevolata della controversia.
Qual è il fondamento normativo per la richiesta di sospensione?
La richiesta si basa su una specifica previsione di legge, in questo caso l’art. 1, comma 197, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197, che disciplina la definizione agevolata delle liti pendenti.
Cosa accade al processo dopo che la Corte ha concesso la sospensione?
La Corte dichiara la sospensione del giudizio e rinvia la causa a nuovo ruolo. Questo significa che il processo viene messo in pausa in attesa che il contribuente completi la procedura di definizione. L’esito di tale procedura determinerà se il giudizio si estinguerà o dovrà riprendere.
Testo del provvedimento
Ordinanza interlocutoria di Cassazione Civile Sez. 5 Num. 1543 Anno 2024
Civile Ord. Sez. 5 Num. 1543 Anno 2024
Presidente: NOME
Relatore: NOME
Data pubblicazione: 15/01/2024
ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 31228/2021 R.G. proposto da
COGNOME , elettivamente domiciliato in Roma, INDIRIZZO presso lo studio dell’avv. NOME COGNOME rappresentato e difeso dall’avv. NOME COGNOME ;
-ricorrente –
contro
Agenzia delle entrate – Riscossione , in persona del Direttore pro tempore , e Agenzia delle entrate , in persona del Direttore pro tempore , rappresentate e difese dall’Avvocatura generale dello Stato, presso la quale sono domiciliate in Roma, INDIRIZZO
-controricorrenti – avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale della Campania – Sezione staccata di Salerno n. 3602/04/21, depositata il 30 aprile 2021.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 4 luglio 2023 dal Consigliere NOME COGNOME
RILEVATO CHE
con sentenza n. 3602/04/21 del 30/04/2021, la Commissione tributaria regionale della Campania – Sezione staccata di Salerno (di seguito CTR) ha accolto l’appello principale proposto dall’Agenzia delle entrate – Riscossione (di seguito ADER) avverso la sentenza n. 297/01/18 della Commissione tributaria provinciale di Avellino (di seguito CTP), che aveva accolto il ricorso proposto da NOME COGNOME avverso cinque cartelle di pagamento relative ad IRPEF, IVA e altri tributi;
avverso la menzionata sentenza, NOME COGNOME proponeva ricorso per cassazione, affidato a quattro motivi e depositava memoria ex art. 380 bis .1 cod. proc. civ.;
RAGIONE_SOCIALE e Agenzia delle entrate (di seguito AE) resistevano in giudizio con controricorso.
CONSIDERATO CHE
va pregiudizialmente evidenziato che, con istanza ex art. 1, comma 197, della l. 29 dicembre 2022, n. 197, la società contribuente ha chiesto la sospensione del giudizio al fine di addivenire alla definizione agevolata della controversia;
preso atto della sussistenza dei presupposti di legge, la causa va sospesa e rinviata a nuovo ruolo.
P.Q.M.
La Corte dichiara la sospensione del presente giudizio ex art. 1, comma 197, della l. n. 197 del 2022 e rinvia la causa a nuovo ruolo. Così deciso in Roma il 4 luglio 2023.