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Definizione Agevolata: Sospensione o stop al processo?

Un contribuente, durante un ricorso in Cassazione contro una cartella di pagamento, aderisce alla definizione agevolata dei debiti (c.d. “rottamazione quater”). Pur avendo iniziato regolarmente i pagamenti rateali, il debito non è estinto. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, non decide il caso ma lo rinvia a nuovo ruolo. La Corte attende la pronuncia delle Sezioni Unite su una questione fondamentale: la definizione agevolata con pagamento rateale comporta la sospensione del processo fino al saldo finale o la sua estinzione immediata?

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Pubblicato il 20 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata: il Processo Tributario si Sospende o si Estingue? La Cassazione Attende le Sezioni Unite

L’adesione alla definizione agevolata, nota ai più come “rottamazione”, rappresenta un’opportunità cruciale per molti contribuenti. Ma cosa accade ai processi tributari in corso quando si sceglie questa via? La causa si estingue immediatamente o viene semplicemente “congelata” in attesa del saldo completo del debito? Con una recente ordinanza interlocutoria, la Corte di Cassazione ha messo in pausa una decisione, evidenziando un dubbio interpretativo di massima importanza che ora dovrà essere sciolto dalle Sezioni Unite.

I Fatti del Caso: Il Contribuente e la Cartella di Pagamento

La vicenda nasce dall’impugnazione di un estratto di ruolo relativo a una cartella di pagamento da parte di un contribuente, legale rappresentante di una società ormai cessata. Il contribuente sosteneva di non aver mai ricevuto la notifica della cartella originaria e di esserne venuto a conoscenza solo tramite l’acquisizione autonoma dell’estratto.

La Commissione Tributaria Regionale, tuttavia, aveva dato torto al cittadino, ritenendo la notifica regolare e, di conseguenza, il ricorso inammissibile perché presentato fuori tempo massimo. Contro questa decisione, il contribuente ha proposto ricorso alla Corte di Cassazione.

L’Impatto della Definizione Agevolata sul Processo Pendente

Mentre il giudizio era pendente in Cassazione, è intervenuto un fatto nuovo e decisivo. Il ricorrente ha presentato domanda per la cosiddetta “rottamazione quater”, la definizione agevolata prevista dalla Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022), per il debito oggetto della controversia. L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha accolto la richiesta, comunicando il piano di rateizzazione in 18 rate.

Il contribuente ha iniziato a pagare regolarmente le rate scadute, come confermato dalla stessa Agenzia, e ha depositato in giudizio una dichiarazione di rinuncia agli atti, condizione prevista dalla normativa sulla rottamazione.

La Questione Giuridica: Sospensione o Estinzione Immediata?

Il cuore del problema è il seguente: l’adesione alla definizione agevolata, con l’accettazione di un piano rateale e l’inizio dei pagamenti, determina l’immediata estinzione del giudizio pendente oppure ne impone la sospensione fino al completo pagamento dell’ultima rata? Il debito, infatti, non è ancora integralmente estinto.

La legge (art. 1, comma 236, L. 197/2022) prevede che per le liti pendenti si applichi la sospensione, ma l’interpretazione non è univoca. La difesa del contribuente spinge per l’estinzione, mentre un’interpretazione più cautelativa suggerirebbe di attendere il saldo finale prima di chiudere definitivamente la causa.

Le Motivazioni dell’Ordinanza Interlocutoria

La Quinta Sezione della Corte di Cassazione, investita del caso, ha rilevato che la stessa identica questione è già stata sottoposta al vaglio delle Sezioni Unite Civili con una precedente ordinanza interlocutoria (la n. 5830 del 2025). Il quesito posto alle Sezioni Unite è proprio se, in caso di pagamento rateale del debito oggetto di definizione agevolata, la legge imponga la sospensione del processo fino al saldo integrale oppure consenta una definizione immediata del giudizio (per estinzione o per carenza sopravvenuta di interesse).

Poiché la questione è di fondamentale importanza per l’uniforme interpretazione del diritto e ha un impatto su innumerevoli casi simili, i giudici hanno ritenuto necessario non decidere. Hanno quindi disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo, mettendola in attesa della pronuncia delle Sezioni Unite.

Conclusioni

Questa ordinanza non risolve il merito della questione, ma la cristallizza, confermando l’esistenza di un importante vuoto interpretativo nella normativa sulla rottamazione quater. La decisione che verrà presa dalle Sezioni Unite avrà conseguenze pratiche rilevantissime per migliaia di contribuenti e per l’amministrazione della giustizia tributaria. Fino a quel momento, i processi in situazioni analoghe resteranno in un limbo, sospesi in attesa di una direttiva chiara dal più alto consesso della giurisprudenza civile. Per i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione, significa che la rinuncia al giudizio non porta necessariamente a una sua chiusura immediata, ma potrebbe comportare una lunga fase di sospensione, con tutte le incertezze che ne derivano.

Cosa succede a un processo tributario se il contribuente aderisce alla “rottamazione quater” pagando a rate?
La questione è attualmente incerta. L’ordinanza evidenzia che non è chiaro se il processo debba essere immediatamente estinto o se debba essere sospeso fino al completo pagamento di tutte le rate previste dalla definizione agevolata.

Perché la Corte di Cassazione non ha deciso subito il caso?
La Corte ha rinviato la decisione perché la stessa identica questione giuridica è già stata rimessa alle Sezioni Unite Civili, l’organo supremo della Cassazione che ha il compito di risolvere i dubbi interpretativi più importanti per assicurare un’applicazione uniforme della legge.

L’inizio dei pagamenti della definizione agevolata è sufficiente a chiudere la lite?
Secondo quanto emerge dall’ordinanza, il solo inizio dei pagamenti rateali non è considerato sufficiente per una decisione immediata. Il debito non è ancora integralmente estinto e, pertanto, la Corte attende che le Sezioni Unite chiariscano se ciò comporti la sospensione o l’estinzione del giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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