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Definizione agevolata: quando si perfeziona?

L’ordinanza interlocutoria in esame riguarda un ricorso per cassazione in materia tributaria. Gli eredi di una contribuente, a cui era stato notificato un avviso di accertamento, hanno aderito a una procedura di definizione agevolata (rottamazione quater) durante il giudizio. Poiché la questione sul momento esatto in cui tale procedura si considera perfezionata e sui suoi effetti è stata rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, la Sezione Tributaria ha deciso di rinviare la trattazione dell’affare, sospendendo il giudizio in attesa della decisione nomofilattica.

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Pubblicato il 2 settembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata: la Cassazione Attende le Sezioni Unite

L’adesione a una definizione agevolata, come la cosiddetta ‘rottamazione quater’, durante un processo tributario solleva complesse questioni giuridiche. Una recente ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione mette in luce un aspetto cruciale: quando si può considerare perfezionata tale procedura e quali sono le sue conseguenze sul giudizio in corso? In attesa di un chiarimento dalle Sezioni Unite, la Corte ha deciso di sospendere la decisione, creando un precedente significativo per molti casi simili.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da un avviso di accertamento fiscale emesso nei confronti di una contribuente per l’anno d’imposta 2004. L’accertamento si basava sulla sua quota di partecipazione in una società a responsabilità limitata operante nel settore dell’edilizia, alla quale erano stati contestati maggiori ricavi non dichiarati. Dopo due gradi di giudizio sfavorevoli, gli eredi della contribuente hanno proposto ricorso per cassazione.

Durante il giudizio dinanzi alla Suprema Corte, i ricorrenti hanno comunicato di aver aderito alla procedura di definizione agevolata delle pendenze tributarie, i cui pagamenti erano ancora in corso. Questo nuovo elemento ha introdotto nel processo una variabile determinante.

La Questione Giuridica Rimessa alle Sezioni Unite

Il punto nevralgico della questione non riguarda il merito dell’accertamento fiscale, ma gli effetti della procedura di rottamazione sul processo. In particolare, la giurisprudenza non è unanime nel definire il momento esatto in cui la definizione agevolata si perfeziona. È sufficiente la presentazione della domanda o è necessario il completo pagamento delle somme dovute?

La risposta a questa domanda ha conseguenze dirette sull’esito del giudizio: se la definizione si considera perfezionata, il processo potrebbe estinguersi per cessata materia del contendere. Proprio per la rilevanza e la delicatezza di tale questione, essa è stata rimessa al vaglio delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, l’organo incaricato di garantire l’uniforme interpretazione della legge.

Le Motivazioni della Decisione

La Quinta Sezione Civile (Tributaria) della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha agito con prudenza e coerenza procedurale. Riconoscendo che la risoluzione della controversia dipende in modo pregiudiziale dalla decisione delle Sezioni Unite, ha ritenuto necessario rinviare la trattazione dell’affare. In altre parole, la Corte ha sospeso il proprio giudizio per non emettere una pronuncia che potrebbe poi essere contraddetta dalla decisione delle Sezioni Unite. Questa scelta è finalizzata a garantire la certezza del diritto e ad evitare pronunce contrastanti su una materia di così ampia portata. La Corte ha quindi disposto che il caso venga nuovamente calendarizzato solo dopo la pubblicazione della sentenza delle Sezioni Unite sulla questione del perfezionamento della definizione agevolata.

Conclusioni

L’ordinanza interlocutoria evidenzia come l’introduzione di normative speciali, quali le sanatorie fiscali, possa intersecarsi con i procedimenti giudiziari in corso, generando complesse questioni interpretative. La decisione di rinviare il caso in attesa delle Sezioni Unite sottolinea l’importanza del ruolo nomofilattico della Corte di Cassazione. Per i contribuenti e i professionisti, ciò significa che l’esito di numerosi contenziosi in cui è stata invocata una definizione agevolata rimane sospeso, in attesa di un principio di diritto chiaro e definitivo che possa guidare le future decisioni dei giudici tributari.

Quando si considera perfezionata una procedura di definizione agevolata secondo questa ordinanza?
L’ordinanza non fornisce una risposta, ma evidenzia che proprio questa questione è stata rimessa alla cognizione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per una decisione definitiva.

Qual è l’effetto dell’adesione a una rottamazione sul ricorso in Cassazione?
In questo caso specifico, l’adesione alla definizione agevolata ha portato la Corte a sospendere il giudizio e a rinviare la trattazione a una data successiva alla pubblicazione della decisione delle Sezioni Unite sulla materia.

Perché la Corte ha emesso un’ordinanza interlocutoria e non una sentenza finale?
La Corte ha emesso un’ordinanza interlocutoria perché non ha deciso nel merito la controversia, ma si è limitata a gestire l’iter processuale, rinviando la causa a nuovo ruolo a causa della pendenza di una questione pregiudiziale e fondamentale per la decisione finale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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