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Definizione agevolata: processo sospeso, non estinto

Una società, durante un contenzioso per una presunta detrazione IVA indebita, ha aderito alla definizione agevolata prevista dalla Legge 197/2022, pagando la prima rata. La Corte di Cassazione, con un’ordinanza interlocutoria, ha chiarito che la sola adesione e il pagamento parziale non estinguono il processo. Il giudizio viene quindi rinviato, in attesa del completamento del versamento di tutte le rate, unico requisito per la chiusura definitiva del contenzioso.

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Pubblicato il 11 ottobre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione agevolata: quando si estingue il processo tributario?

La definizione agevolata rappresenta un’importante opportunità per i contribuenti per chiudere i contenziosi con il Fisco. Tuttavia, quali sono gli effetti pratici dell’adesione a questa procedura su un processo già in corso? Un’ordinanza interlocutoria della Corte di Cassazione chiarisce un aspetto fondamentale: il pagamento della prima rata non basta a estinguere il giudizio, che viene invece sospeso in attesa del saldo completo.

I Fatti del Caso

Una società in liquidazione aveva impugnato un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle Entrate contestava un’indebita detrazione IVA per un importo considerevole, relativo all’anno d’imposta 2010. Il contenzioso era arrivato fino alla Corte di Cassazione.

Durante il giudizio, la società ha deciso di avvalersi della definizione agevolata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (L. n. 197/2022). Questa normativa offriva la possibilità di definire i carichi affidati all’agente della riscossione pagando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e le spese di procedura, con l’esclusione di sanzioni e interessi.

La società ha quindi presentato la domanda, manifestando la volontà di definire la lite e impegnandosi a rinunciare al ricorso. Inoltre, ha provveduto al versamento della prima delle diciotto rate previste dal piano di pagamento.

La Decisione della Corte: La Definizione Agevolata non Estingue Subito il Giudizio

Di fronte alla domanda di adesione alla sanatoria, la Corte di Cassazione non ha dichiarato l’estinzione del processo, come forse ci si poteva aspettare. Al contrario, ha emesso un’ordinanza interlocutoria con cui ha disposto il rinvio della causa a nuovo ruolo.

La decisione si basa su un principio chiaro: l’estinzione del giudizio è subordinata al perfezionamento della procedura di definizione agevolata. Tale perfezionamento non si realizza con la sola presentazione della domanda o con il pagamento della prima rata, ma richiede il versamento integrale di tutte le somme dovute.

Le Motivazioni

La Corte ha rilevato che, sebbene la contribuente avesse compiuto i primi passi necessari (domanda, impegno alla rinuncia e primo pagamento), la condizione per l’estinzione del giudizio, ovvero il saldo completo del debito agevolato, non si era ancora verificata. La legge prevede che l’estinzione della lite sia una conseguenza diretta del completamento della procedura di sanatoria. Fino a quel momento, il processo non può essere dichiarato chiuso. Rinviare la causa a nuovo ruolo è, quindi, una misura procedurale corretta, che consente di attendere l’esito del piano di rateizzazione senza chiudere prematuramente il contenzioso. Se il contribuente dovesse interrompere i pagamenti, il giudizio potrebbe riprendere il suo corso.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre un importante chiarimento pratico per contribuenti e professionisti. L’adesione a una definizione agevolata congela il processo in corso ma non lo estingue automaticamente. La fine del contenzioso è un traguardo che si raggiunge solo dopo aver onorato l’intero piano di pagamento. Per le aziende e i cittadini che scelgono questa via, è cruciale essere consapevoli che l’impegno preso deve essere mantenuto fino all’ultimo versamento per ottenere il beneficio definitivo della chiusura della lite pendente.

Aderire alla definizione agevolata estingue immediatamente il processo tributario in corso?
No, la sola presentazione della domanda e il pagamento della prima rata non sono sufficienti a estinguere il processo. Il giudizio viene rinviato in attesa del completamento dei pagamenti.

Cosa è necessario per ottenere l’estinzione del giudizio dopo aver aderito alla definizione agevolata?
Per l’estinzione del giudizio è necessario il versamento integrale di tutte le rate previste dal piano di definizione agevolata.

Qual è l’effetto della domanda di definizione agevolata su un processo pendente in Cassazione?
La Corte di Cassazione, preso atto della domanda e del primo pagamento, non estingue il giudizio ma rinvia la causa a nuovo ruolo, sospendendo di fatto il processo in attesa che il contribuente completi il versamento di tutte le somme dovute.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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