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Definizione agevolata liti: processo estinto

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’estinzione di un processo tributario relativo ad avvisi di accertamento IRES e IRAP. La decisione è seguita alla presentazione, da parte delle società contribuenti, di una domanda di definizione agevolata liti ai sensi della L. 197/2022, con relativo pagamento della prima rata. La Suprema Corte ha applicato la normativa che prevede l’estinzione del giudizio in questi casi, con spese a carico delle parti che le hanno anticipate.

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Pubblicato il 4 novembre 2025 in Diritto Tributario, Giurisprudenza Tributaria

Definizione Agevolata Liti: Quando il Processo Tributario si Estingue

La definizione agevolata liti rappresenta uno strumento cruciale per cittadini e imprese che desiderano porre fine a lunghi e costosi contenziosi con il Fisco. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha ribadito l’effetto automatico di questa procedura: l’estinzione del processo. Analizziamo insieme questo caso per comprendere il meccanismo e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso: Dagli Avvisi di Accertamento al Ricorso in Cassazione

La vicenda trae origine dall’impugnazione, da parte di due società in liquidazione, di alcuni avvisi di accertamento relativi a IRES e IRAP per l’anno d’imposta 2009. In primo grado, i giudici avevano dato ragione alle società, accogliendo i loro ricorsi.

Successivamente, l’Amministrazione Finanziaria ha proposto appello e la Commissione Tributaria Regionale ha ribaltato la decisione iniziale, respingendo le istanze delle contribuenti. Di fronte a questa sentenza sfavorevole, le due società hanno deciso di portare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, presentando un ricorso basato su due motivi.

La Svolta: L’Applicazione della Definizione Agevolata Liti

Durante il giudizio in Cassazione, è intervenuto un elemento decisivo. Le società ricorrenti hanno aderito alla procedura di definizione agevolata liti prevista dalla Legge n. 197 del 2022. Hanno quindi presentato all’Amministrazione Finanziaria la domanda di definizione e hanno provveduto al versamento della prima rata dell’importo dovuto, come richiesto dalla normativa.

Entrambe le parti, sia le società contribuenti sia l’Avvocatura dello Stato in rappresentanza dell’Agenzia Fiscale, hanno depositato in giudizio la documentazione attestante l’avvenuta richiesta di definizione e il relativo pagamento, chiedendo concordemente che il processo venisse dichiarato estinto.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte di Cassazione, prendendo atto della situazione, ha applicato direttamente il dettato normativo. L’articolo 1, comma 198, della Legge n. 197 del 2022 stabilisce in modo chiaro che, una volta depositata la domanda di definizione e la prova del pagamento degli importi dovuti (o della prima rata), il processo pendente deve essere dichiarato estinto.

Questa norma non lascia spazio a discrezionalità da parte del giudice. La volontà del legislatore è quella di deflazionare il contenzioso tributario, offrendo una via d’uscita rapida e conveniente per le liti pendenti. La Corte ha inoltre evidenziato che la normativa prevede espressamente che le spese legali del giudizio estinto rimangano a carico della parte che le ha anticipate. Non vi è, quindi, una condanna alle spese per la parte soccombente, ma ciascuna parte sostiene i propri costi.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Definizione Agevolata

Questa ordinanza conferma l’efficacia della definizione agevolata liti come strumento risolutivo. Per i contribuenti, essa offre la possibilità di chiudere una controversia in modo certo e definitivo, pagando un importo ridotto e risparmiando i costi e i tempi di ulteriori gradi di giudizio. Per l’Amministrazione Finanziaria, consente di incassare somme in tempi brevi e di ridurre il carico di lavoro degli uffici e dei tribunali. La decisione della Cassazione ribadisce che, una volta perfezionata la procedura con la domanda e il pagamento, l’effetto estintivo sul processo è automatico e inevitabile, fornendo una chiara indicazione operativa per tutti i casi analoghi.

Cosa succede a un processo tributario in corso se il contribuente aderisce alla definizione agevolata liti?
Secondo la Legge n. 197 del 2022, se il contribuente deposita presso il giudice copia della domanda di definizione e la prova del versamento degli importi dovuti (o della prima rata), il processo viene dichiarato estinto.

Chi paga le spese legali quando un giudizio si estingue per definizione agevolata?
La normativa (art. 1, comma 198, L. 197/2022) prevede che le spese del processo estinto restino a carico di ciascuna parte che le ha anticipate. Non c’è una condanna al pagamento delle spese della controparte.

Quali documenti sono necessari per ottenere l’estinzione del processo in caso di definizione agevolata?
È necessario depositare presso l’organo giurisdizionale innanzi al quale pende la causa una copia della domanda di definizione presentata all’Amministrazione Finanziaria e la prova del versamento degli importi dovuti o, se previsto, della prima rata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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